Conosci il “new code della PNL”? Si tratta del progetto di uno dei tre co-creatori della PNL. Lo scorso weekend sono stato a Bologna a vedere Andrea Frausin, unico trainer italiano in possesso di entrambe le certificazioni sia di Bandler che di Grinder. Andrea mi ha molto colpito per la sua preparazione ed anche per la sua grande umanità…dote da non sottovalutare mai in questo campo.

Ecco l’intervista ad Andrea Frausin

 

 

L’hai ascoltata? Grande Andrea, penso che si capisca, da questi 20 minuti scarsi che siamo davanti ad un vero esperto con tanta umanità. Ma prima di parlare del contenuto dell’intervista voglio ringraziare Marcello Mancini per avermi invitato all’evento e salutare Manolo Macchetta blogger e conoscente virtuale da anni che finalmente ho conosciuto dal vivo, guarda il video :)))

Ok dopo questa condivisione tuffiamoci un po’ nel new code, del quale avevamo avuto una super mega testimonianza da parte di Francesco che ci ha scritto un bellissimo post (uno dei pochi guest post di PsiNeL) dove ci parla in modo più che approfondito delle differenze fra nuovo e vecchio codice della PNL. Per cui ho deciso di evitare di ripetere le differenze e puntare sulle somiglianze…

…ma non fra i due modelli di PNL ma fra ciò che ho scoperto funzionare in questi anni. Mi ha infatti più che colpito notare che le mie critiche al modello classico della PNL sono le stesse mosse dal new code. In altre parole si tratta dell’uscita dal  paradigma stimolo-risposta per entrare in un  mondo più vasto.

Il matra è il solito se mi segui da un po’ di tempo: “Il cambiamento personale non passa da un  graduale contro condizionamento ma si tratta  di un de condizionamento”. Per afferrare fino in fondo questo concetto ti rimando ai post che in questi ultimi due anni ho scritto sulla mindfulness e sullo stato “non concettuale” che si viene a creare.

Uno stato visto come un modo per “lenire la sofferenza”, “conoscere se stessi”, “gestire le emozioni” e secondo chi ti scrive, per avere una vera e costante crescita personale.

Torniamo al bravo e preparato Andrea Frausin che ci descrive la PNL come un metodo di apprendimento efficace. Ed infatti la PNL è arrivata in Italia proprio come una sorta di compendio ai famosi corsi di memoria e di apprendimento rapido. Ma il senso del newcode è quello di puntare il dito sul modellamento pietra angolare di tutta la PNL.

Come sicuramente saprai il modeling è da sempre stato il cavallo di battaglia della PNL che si è data come obiettivo principale quello di scovare cosa funzionasse nei geni del cambiamento e della comunicazione che giravano negli anni 70. L’idea è che esista una capacità implicita nelle persone che sanno fare bene qualcosa è che, con i dovuti strumenti si possa “catturare questa magia” per farla propria.

Così il primo modeling è stato compiuto proprio da Grinder su Bandeler e Pucelik (co-creatore occulto e riabilitato da Grinder – ex compagno di Leslie Cameron – ora si capisce perché è stato scartato dal trio – leggi the origins of nlp ;)) Grinder era stato invitato ai gruppi di terapia del gestalt che Bandeler e Pucelick tenevano insieme…

…volevano che Grinder vi scovasse i pattern linguistici che utilizzavano e lui ha voluto, prima apprendere la loro stessa magia. Ed il resto è storia, ma il punto è, come hanno fatto? Oltre alla parte razionale a passare queste conoscenze? Con il metodo più vecchio del mondo, l’imitazione.

Il noto modeling è un metodo naturale di apprendimento che usano i bambini… …anche noi usiamo lo stesso modello, ma le nostre mappe pre esistenti spesso ci sono di ostacolo. Così per apprendere in modo efficace è necessario entrare In uno stato di “non conoscenza – non concettuale” in cui, come dice Andrea: “apprendere con l’emisfero non dominante” intendendo con la parte inconscia della nostra mente.

Esattamente quello che da alcuni tempo dico su PsiNeL parlando di occhiali per guardarsi dentro… …si tratta di uno stato di presenza e di apertura sensoriale come direbbero i piennellisti in cui sei maggiormente in grado di assorbire le informazioni dall’esterno e sei maggiormente in contatto con quella parte saggia di te, quella parte che è realmente responsabile delle cose che apprendi.

Non per nulla il New code punta il dito sui processi inconsci che la PNL ha appreso da Milton Erickson. Detto in poche parole questi ragazzoni degli anni 70 avevano compreso che l’imitazione di un modello doveva partire da uno stato di completa apertura sensoriale, prima di essere descritto in modo che potremmo definire formale.

Tu per caso hai letto o sentito che il modellamento è frutto di una attenta analisi delle strategie dei nostri sistemi rappresentazionali …una vera noia 🙂

In altre parole per un certo periodo di tempo alcuni “ricercatori” erano convinti che si potesse trarre questa eccellenza modellando come una persona metteva in fila le proprie rappresentazioni di tipo sensoriale. Per cui se tu sei bravo a giocare a calcio, mi basta chiederti cosa vedi, sentì o ascolti mentre sei nello stato di eccellenza… provare a fare altrettanto fino ad ottenere risultati simili…

…ma come ti dicevo tempo fa, parlandoci del tentativo di modellamento piennellistico da parte di Stepehen Gilligan nei confronti di Erickson, questo tipo di descrizione non era adeguata o meglio era poco efficace nel dare risultati attendibili. Oltre che sminchiare ((perdona il termine tecnico) le menti dei giovani modellatori, compresa la mia per diversi anni :))

Lo stato che invece cerca di creare il New code attraverso giochi ed esercizi che hanno davvero poco a che fare con il “codice classico” è proprio quello stesso stato di flusso che sperimentiamo nella mindfulness. Uno stato di apertura in cui sei aperto a tutte le possibilità o come diremmo noi meditanti “uno stato dove sei in grado di osservare tutto ciò che accade momento per momento”…

il comune denominatore è che è possibile apprendere da uno stato “non concettuale” cioè non fatto di contenuti mentali ma in grado di osservare i processi. Ti ricordi la metafora del fiume?

Sei seduto lungo il fiume (posizione di presenza) e da quel punto sei in grado di vedere come si presentano processualmente i tuoi pensieri e le tue emozioni senza giudicarle.

Quindi il consiglio più pratico di tutta questa ANL è uno solo: allenati ad ottenere stati non concettuali in modo da poter non solo gestire le tue emozioni in modo efficace (come abbiamo visto più volte) ma anche per apristi all’esperienza del modeling e quindi dell’apprendimento. Se come me hai molti video, audio di persone che stimi nel tuo campo riguardali con questi “occhiali speciali”…

…rivedi i video di Erickson e di Bandler che trovi ormai ovunque, rivedi i vedo di Grinder (questi sono un po’ di meno) o di chiunque tu voglia prendere ad esempio come modello nella tua professione. Puoi anche e soprattutto farlo dal vivo, quando parli con un tuo collaboratore che stimi, osservalo con quel tipo di atteggiamento. Non devi fare altro che osservarlo, imitarlo e dopo un po’ di pratica fare tuo il modello…

…proprio come descrivo nell’intervista: prima vengo catturato da un musicista, poi iniziò spudoratamente ad imitarlo, via via che “uso il modello” iniziò a trovare il mio stile all’interno di quella forma specifica fino a farlo diventare completamente mio. Sono sicuro che fare tutto questo processo, che naturalmente metti in pratica, può essere facilitato da quello stato speciale che in questi anni sto promuovendo, uno stato “non concettuale di presenza”.

Ringrazio ancora Andrea per la sua disponibilità e le chicche che ci ha dato fra le righe. Nella ANL della prossima settimana ti mostrerò il “gioco della lingua” di cui discutiamo nell’intervista. Adesso ti lascio alla bella intervista fatta da Manolo ad Andrea dove puoi integrare le diverse informazioni che abbiamo visto fino ad ora:

 

Come vedi in questa intervista di Manolo, Andrea ci da una visione ancora più ampia del nuovo codice simile alla filosofia di PsiNeL. Se hai domande scrivile  fra i commenti, proverò a risponderti o in caso proveremo a chiedere direttamente ad Andrea o magari a Manolo.

Concludo con una delle frasi che ripeto più spesso: “Non c’è nulla di nuovo sotto il sole“… Sembra che tutta la conoscenza psicologica dei nostri tempi moderni stia tornando a quello che molti saggi dell’antichità sapevano da sempre… ovviamente con i dovuti e ingegnosi accorgimenti di chi si occupa di questo affascinante campo…meditate gente meditate:)

A presto
Genna
Eddai…clicca su Mi piace!