Ti è mai capitato di renderti conto che stavi “cercando approvazione”? Magari ti sei scoperto a leccare i piedi al tuo capo per sentirti dire “bravo”? In una misura o nell’altra è qualcosa che facciamo tutti!
Anche se sei “l’uomo che non deve chiedere mai”, ricerchi approvazione da qualcuno.
È qualcosa di sano che ti permette di valutarti, ma quando questo meccanismo diventa “un circolo vizioso” può diventare l’ostacolo numero uno per la tua autostima.
Sei riuscito ad ascoltarlo? All’Autostima abbiamo dedicato una serie di post qualche tempo fa… dopo tutto si tratta di una nominalizzazione che contiene un processo basilare per la qualità della vita dell’uomo moderno.
E’ il suo primo mattone è la conoscenza di noi stessi, immagina di dover scegliere il tuo pilota personale nel prossimo volo che prenderai, preferiresti sapere che conosce molto bene l’aereo? in tutti i suoi pregi e difetti? probabilmente si!
Lo stesso vale per la tua crescita personale ed anche professionale, infatti può a volte capitare di dover lavorare con persone che “non si conoscono” ed è davvero molto difficile. E’ impegnativo perché chi non si conosce fa molta fatica ad accettare i propri errori e, molte volte, a causa della famosa “dissonanza cognitiva” tenderà a dimenticare, sminuire o a non vedere i suoi errori.
Il processo di conoscenza di se stessi è qualcosa che dura per tutta la vita, ma alcune persone hanno la fortuna di dover necessariamente mettersi in gioco, sia per lavoro e sia per le “facciate provate nella vita”. Chi non riesce ad addentrarsi in questo circolo positivo di auto conoscenza rischia grosso, e in modo particolare rischia la sua autostima.
Infatti elemosinare approvazione nel modo sbagliato può mettere a repentaglio la tua immagine, come tu ti vedi, e questo influenza come gli altri ti vedono.
Ecco la struttura dell’esercizio:
1) Quaderno e Modelli: prendi il tuo quaderno degli esercizi di PsiNeL… non lo hai ancora preso? allora ti basta un semplice quaderno su cui scrivere. Pensa a 5 persone (modelli) che stimi a ammiri e scrivi i loro nomi sul quaderno.
2) Approvazione: ora pensa come, per ogni persona, cerchi di ingraziarti la loro approvazione. Magari ti sottometti, oppure tendi ad essere esageratamente rispettoso o ancora mostri un affetto esagerato attraverso complimenti e regali?
3) In Comune: ora avrai davanti agli occhi 5 nomi con a lato le rispettive strategie che pensi di utilizzare per ognuno…giusto? bene, ora cerca quali sono le strategie che metti in atto che sono in comune fra le 5 persone, ad esempio potresti essere esageratamente accondiscendente con tutti, e annotale come “fattori comuni”.
4) Vanno bene: chiediti se queste strategie vanno bene, se in alcuni casi vanno invece male. Pensa in quali contesti possono essere funzionali e in quali contesti possano essere disfunzionali.
5) Esagera: adesso prendi le “strategie comuni” e durante questa settimana esagerale. Cioè vai in giro dalle persone ed esagera quel certo comportamento, se ad esempio ti sembra di chiedere troppe volte “scusa”, fallo più volte volontariamente. Non è importante con chi li metterai in atto…fallo e basta! 😉
6) Appunti: appena puoi prendi appunti su come ti ha fatto sentire l’esagerazione della strategia. Potresti iniziare a notare alcuni aspetti importanti di te stesso, e questo ti aiuterà a regolarli. Sembra facile vero? e in effetti lo è… ma sono necessari due atteggiamenti mentali:
l’onestà assoluta verso te stesso mentre stili le tue strategie e il coraggio di metterti in gioco quando esageri i comportamenti. Pratica questo esercizio per un po’ di tempo, inseriscilo nelle tue “pratiche quotidiane” ed inizierai a notare un innalzamento naturale della tua autostima.
A presto
Genna