Ciao,

sei una persona coraggiosa? nella ANL di questa settimana parliamo proprio di coraggio, e lo spunto me lo hai dato proprio tu, anzi me lo ha dato Luigi un lettore del blog. Tempo fa ti avevo mostrato gli esercizi che la terapia cognitivo comportamentale prescrive per eliminare la vergogna, i noti “Shame Attack”.

Questi non sono altro che dei piccoli compiti “assurdi” da dover compiere per diventare più coraggiosi. Ad esempio si può chiedere ad una persona di emettere versi strani o di chiedere sconti assurdi… personalmente vedo il coraggio in un modo molto particolare…

Sei riuscito ad ascoltarlo? per quanto se ne dica vedo la curiosità come l’opposto del timore. Se immagini un bimbo di fronte al più feroce dei cani, sai bene che per sua innata curiosità cercherà di giocarci. A meno che i genitori apprensivi (in alcuni casi è giusto che sia così) non gli abbiano già inculcato il timore.

In caso contrario il bambino è per sua natura curioso per cui coraggioso. Il messaggio principale di questo articolo è che il coraggio non è semplice assenza di paura, ma un’atteggiamento mentale rivolto verso il nuovo e l’inaspettato, per cui “semplice curiosità”!

Ecco la struttura dell’esercizio per “neo coraggiosi”!

1) Il quaderno: non smetterò mai di ricordarti di tenere un quadernino per i tuoi esercizi. Se sei realmente intenzionato a migliorare tenerne nota ha molteplici effetti positivi, sia per il tuo ordine mentale e sia per monitorare i tuoi cambiamenti. Spesso noi siamo gli ultimi a notare quando e quanto stiamo migliorando, tenere un piccolo “diario del miglioramento” è un’ottima strategia per vedere “dove sei arrivato” e dove “vuoi arrivare”.

2) Esperienze: scrivi almeno 5 esperienze o occasioni dove desideri essere più coraggioso. Cerca di essere specifico e di trovare situazioni reali che magari, in passato ti hanno fatto sentire un “codardo”. Trova cose alla portata di essere umano, decidere di scalare un grattacielo a mani nude non mi sembra una buona esperienza da fare…e come dice in modo scherzoso Bandler ” il tuo cervello, dovrebbe dirti stai alla larga da certe esperienze…e poi la gente, quando uno cade dal grattacielo dice – che disgrazia – non è una disgrazia quel tizio se l’è proprio cercata”.

3) Seleziona: prendi una di quelle esperienze/situazioni, magari quella più semplice e valutala si di una scala da 1 a 10. Questo ti servirà, non solo per fare una gerarchia delle cose che ti mettono timore o vergogna, ma anche di valutare i tuoi passi successivi. Fallo per tutte le esperienze di modo che tu sappia, ad un solo sguardo, quali sono le prime azioni da compiere…che ti ripetono devono essere quelle più facili.

4) Spezza in passi: spezzettala in piccoli azioni che siano contestuali ma che non implichino il gesto completo. Se ad esempio non hai il coraggio di parlare con le donne (cosa molto comune fra i maschietti) inizia a chiedere loro l’ora, o qualcosa del genere. Potresti decidere, dopo aver chiesto l’ora di aumentare il numero di secondi in cui sostieni il loro sguardo ecc. Prenditi tutto il tempo per selezionare e spezzettare, cerca di trovare azioni che, se generalizzate possono realmente farti diventare più coraggioso in quel determinato campo.

5) Costanza e azione: costanza e azione sono due sorelle che devono andare a braccetto per avere dei reali risultati.Metti in pratica ciò che hai scritto e fallo con costanza, almeno sino a quando, quella “esperienza principale” non è arrivata nella tua scala soggettiva a zero. Se sarai sufficientemente preciso nei passi precedenti e agirai con costanza, queste abilità si generalizzeranno ad altri campi e allora avrai davvero trasformato la tua “ex paura” in “coraggio” allargando quella che chiamiamo “zona di comfort” (la qualità della tua vita è direttamente proporzionale alla grandezza della tua zona di comfort).

Hai riconosciuto l’ultima frase? è di Tony Robbins 😉 ma il mio consiglio non è “puoi cambiare la tua vita in un istante” ma fallo con calma e per piccoli passi. Sono decisamente convinto che esistano “piccole azioni che danno enormi risultati”.

Aggiornamento: tieni presente che il coraggio non è la curiosità…si tratta di due cose diverse,per coraggio oggi intendo la capacità di sopportare il disagio insito in una specifica situazione. Enon il vedere l’evento come più “interessante“cosa assolutamente utile però non facilissimada applicare da soli su se stessi. Dai un’occhiata alla “seconda parte di questo post”.

A presto
Genna