Hai mai sentito parlare di comunicazione assertiva? È un miscuglio di idee molto interessante che mette insieme due concetti fondamentali per la qualità delle nostre relazioni interpersonali. Qui su PsiNeL abbiamo parlato in lungo e in largo sia di quella che viene chiamata “assertività” e sia della più nota “comunicazione efficace”. In questo post scoprirai un semplice esercizio che ti permette di diventare più assertivo/a attraverso l’utilizzo della tua “voce”…
Sei riuscito ad ascoltarlo? Ti sei riconosciuto in uno dei due poli della comunicazione assertiva? Molto spesso facciamo fatica a notare se parliamo con un volume troppo basso o troppo alto, di solito è qualcun altro a farcela notare, come è successo anche a me (più e più volte;)) non mi rendevo affatto conto di parlare o con voce troppo bassa o con voce troppo alta.
Quando consiglio questo esercizio i clienti spesso mi dicono: “Ma come è possibile che parlare volontariamente con un tono diverso mi possa aiutare? Non è meglio scoprire le cause del perché lo faccio?”… La risposta varia in base ai casi, ma spesso le persone sottovalutano l’effetto trasformativo delle azioni.
Fortunatamente ci sono decine e decine di studi sul famoso “come se”…se ti comporti come se fossi “x” diventi un po’ più “x”. Questo non significa indossare una maschera e fare finta di essere ciò che non si è, ma prendere solo alcune azioni e ripeterli può essere utile per dare il via ad un cambiamento.
Questo avviene attraverso quella circolarità fra mente e corpo che i miei colleghi oggi chiamano “emboided cognition” (altri argomento chiave di PsiNeL) e che, detto in parole povere, ci dimostra come esista una circolarità sistemica fra mente e corpo ed anche fra le nostre azioni e come noi pensiamo, le nostre rappresentazioni interiori.
Come abbiamo visto in passato, se ad esempio assumi una certa posizione fisica questa comunicherà al tuo cervello come sentirsi. Se stai rannicchiato, con le spalle curve e lo sguardo rivolto al pavimento sarà più facile che tu ti senta triste…e viceversa… …così anche solo parlare con un volume più forte ti farà sentire via via più “forte” e viceversa.
Ecco su cosa si basa la ANL di oggi…ed ecco i passaggi dell’esercizio:
1) Ascoltati: questo è il passaggio più difficile, durante le tue interazioni sociali nota come usi il volume della tua voce. Potrebbe essere utile anche chiedere consiglio a qualche amico che ci conosce …nota se parli troppo forte oppure il contrario se parli con una voce dimessa e silenziosa ecc. Nota le differenze fra quando sei in compagnia di persone che conosci o di sconosciuti ecc.
In pratica nota quando la tua voce diventa o troppo bassa o troppo alta, in termini di volume soprattutto. Se come me fai un lavoro dove puoi registrare la tua voce la cosa ti verrà ancora più facile…ma l’importante è notare alcuni contesti dove questi cambi di volume sono più evidenti.
2) Seleziona: alcuni dei contesti dove il cambio è più evidente e, magari mettendo anche un promemoria sul cellulare, prova a modificare leggermente il tuo tono. In pratica se hai notato che quando sei in ufficio usi un volume molto basso con Caio e Semprogno, cerca di aumentare il volume della tua voce e nota che effetto fa sulle altre persone. Nota che hai bisogno di un po’ di pratica per evitare di alzare il tono invece del volume, due aspetti differenti della dinamica del suono.
3) Esercitati: insisti, se vuoi tenendo traccia dei tuoi progressi su un quaderno, sfidando ti ogni giorno con un compitino del genere. Evitando di fare troppe cose insieme, nota i contesti e le persone con cui modifichi il tuo volume e prova di volta in volta ad alzarlo o ad abbassarlo.
Lo so che la PNL ti dice che devi usare il volume del tuo interlocutore, cosa saggia ed utile, ma qui non vogliamo migliorare la tua capacità di entrare in rapport ma migliorare la tua assertività. Infatti ti consiglio di partire con contesti a cui non sei legato, come ad esempio sconosciuti o al bar con gli amici, dove puoi permetterti di essere un po’ strambo🙂
Facile no? La prima cosa da fare (come sempre) è comprendere davvero come ci comportiamo ed ammettere di dover modificare il nostro modo di comportarci.
Per il timido sarà difficile fare quel primo passo di alzare il volume mentre per lo “aggressivo” sarà difficile ammettere di avere un volume più alto o meglio, ancora una volta, sarà difficile la presa di coscienza di quel determinato comportamento.
A livello psicologico le cose avvengono in questo modo (più o meno;)): “azione come se” che attiva gli schemi corporei di riferimento che retro-agiscono (feedback) con il cervello che rinforza o inibisce i nostri schemi mentali (convinzioni).
Come dicono ormai da anni gli esperti di crescita personale la fisiologia è un tassello fondamentale del nostro stato mentale che a sua volta rinforza o de- potenzia le nostre credenze.
La storia del mio cliente (raccontata nell’audio) è solo una delle tante e belle testimonianze di come si possa cambiare una piccola cosa del comportamento (in questo caso il paraverbale) per avere un grande e a volte drastico cambiamento a cascata.
Un effetto conosciuto in psicologia come “legge del minimo stimolo” …evito di tediarti con questo…quindi ti invito semplicemente a provarlo…e a farmi sapere cosa ne pensi…
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A presto
Genna