Ciao,

oggi non è un lunedì come gli altri, perché è appenaterminato il Natale e tra poco ci sarà il capodanno. Quindile cose sono un po’ diverse, sia per me che scrivo e sia perte che leggi. Ora sono a casa dei miei in Liguria, magari nonte ne frega un …zo… ma…per questo non posso registrare il mio solito audio esercizio ed è per questo che ho deciso didarti una delle strategie di comunicazione più efficaciche esistano. Ne abbiamo già parlato nel 2008, se comeme sei molto curioso, leggi anche questo articolo.

L’altro giorno ho mandato un post dedicato proprio alladifferenza di punti di vista su “che cosa sia il poterefra due grandi pensatori di questo secolo”: G. Batesone J. Haley…proprio con l’intento di proseguire quelloargomento in modo spontaneo 😉 E lo faccio partendoda una frase di Kornard Lorenz il famoso etologo cheha scoperto il noto fenomeno dell’imprinting…

hai presente le paperette che inseguono il padrone?ecco è proprio quello lì… ma prima di trascriverequeste preziosi aspetti devi per lo meno conoscerealcuni aspetti della “scuola di Palo Alto”..percui ti invito a leggere tutto il post ma poi andaread approfondire il tutto cliccando qui

Mi ha permesso di dare nuovo e più profondo significatoa un meraviglioso e spesso mal interpretato passo del vangelo, al quale finora mi ero opposto con veemenza. “A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra” (Lc 6,29). Il lupo mi ha illuminato; non porgere al tuonemico l’altra guancia perché possa colpirti ancora, maper renderlo incapace di farlo (K. Lorenz 1967).

Il contesto è chiaramente quello etologico, in praticaLorenz ha scoperto che i lupi per evitare di essere uccisiutilizzano la tecnica della resa, mostrando in bella vista illoro collo. Anche se apparentemente questa mossa segueuna logica comune, non uccidere chi sembra essere piùdebole ha in sé un potentissimo messaggio strategico.Ti ricordi il post sulle persone che litigano?

Il più grande di tutti ad utilizzare questa strategia è statosicuramente Gesù di Nazaret e dopo di lui grandipersonaggi come Gandhi e Martin Luter King. Se ci pensibene “porgere l’altra guancia” è davvero una mossaavventata…ma se usata adeguatamente è una delle piùpotenti tecniche comunicazinali che raramente puòessere smantellata.

Magari stai pensando: “ma a me cosa diavolo me ne fregadi applicare questa cosa? non ci vedo nulla di pratico”…einvece le cose stanno molto diversamente. Se conosci lapragmatica della comunicazione sai che cosa significamettersi in una posizione “one-down”…cioè mettersi aldi sotto…

Lo abbiamo visto in modo esemplare quando ti horaccontato i modi per evitare le multe…ricordi? ;-)Ecco altri contesti ed esempi per usarla:

1) Quando vuoi comunicare con qualcuno per ottenerequalcosa da lui…e lui non ha nessuna intenzione dimettersi in complementarità con te….

2) Con il partner…spesso le più grandi diatribefamiliari sono proprio dettate da micro lotte di poterea cui le persone non fanno caso.

3) Sul lavoro, sia con il tuo capo che con i tuoi colleghi.Ricorda di non tirare troppo la corda…

4) Nelle relazioni interpersonali: saper cambiareposizione relazionale nelle relazioni è di vitale importanza.Infatti ci saranno occasioni in cui servono dei consigli equesti non possono essere dati a chi non riesce a porsi inuna tale posizione.

Pensaci, se tu ti metti volontariamente one-down è comese tu fossi one-up…non so se mi spiego? 😉 farlo non èfacile come sembra ma serve esercizio, soprattutto perchi come me ha la tendenza a mettersi one-up. Questo nonsignifica che esistano persone con una tendenza piuttostoche un altra…ma che alcune persone in alcune situazionitendono ad assumere una certa posizione per negoziareil loro potere. (mamma quante generalizzazioni;-))

Esiste solo una tipologia di persone a cui sconsiglio diapplicare questa tecnica…chi già naturalmente si pone inuna posizione one-down 😉 al contrario questi, devonoallenarsi a fare l’opposto, ricordando che la resa èrisultata, comunque, essere la strategia di potere maggiormente efficace.

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A prestoGenna