Ciao,
sai che cosa è un lapsus? immagino di si…si tratta di unerrore linguistico reso famosissimo da Freud, il quale erafermamente convinto che ad ogni scivolone di questogenere soggiacesse un contenuto inconscio represso. Inpratica se invece di dire, “giochiamo a Fifa” (noto videogame) uno dicesse: “giochiamo a figa” :D… questa sarebbel’espressione linguistica di un desiderio censurato(cioè trattenuto) nell’inconscio.
E’ chiaro che per accettare questa definizione bisognaanche abbracciare la teoria freudiana di funzionamentodella psiche (ce ne sono altre;-)). La quale, per essere moltosemplici, dice che nell’inconscio sono presenti i contenuti chenoi non vogliamo rendere coscienti perché troppo carichiemotivamente. Ma ogni tanto, attraverso i lapsus, i sogni e imotti di spirito, questi contenuti possono sfuggire alla”censura” e verbalizzarsi.
Inidipendentemente dal fatto se questa teoria siaattendibile o meno, è interessante notare che i lapsussono stati trovati non solo fra le parole ma anche nellacomunicazione non verbale. Ed è stato proprio loormai famosissimo Paul Ekman a scoprirli. Ekman si èchiesto se esistesse una corrispondenza diretta fra illinguaggio non verbale e le emozioni. Cercava in praticadi vedere se alcuni gesti e comportamenti fosserocollegati con specifiche emozioni.
Purtroppo la ricerca non ha rilevato una reale e puracorrispondenza ma una forte correlazione si…e peressere precisi questa correlazione era spiccata in duesoli gesti. Nella comunicazione non verbale esistono3 tipologie di gesti che si possono osservare:
1) Gesti emblematici: sono gesti culturalmente decisi econdivisi e che hanno un significato univoco. Li si possonousare anche quando non è possibile parlare e variano dacultura a cultura. Ad esempio il segno di “ok” mettendoindice e pollice a cerchio (che in altre culture può ancheessere un offesa) il famoso “dito medio” o fotti-dito ;-)o il “pollice verso” (come quello nell’immagine) …ecc…
2) Gli illustratori: sono gesti che vengono utilizzati peraccompagnare e dare enfasi al discorso. Questi non hannoun significato univoco e sono utilizzati solo durante undiscorso. Si tratta del comune “gesticolare” che varia dacultura a cultura…
3) Manipolazioni: si tratta di tutti quei “toccamenti” delcorpo che non hanno come obiettivo diretto quello dicomunicare qualcosa (come nei due casi precedenti) maquello di “diminuire una tensione”..ad esempio grattarsi.Sono anche i gesti che più sono stati opera diinterpretazione…
Viene da se che gli unici gesti che vogliono davvero direquello che indicano sono i “gesti emblematici”. Se fai ungestaccio a qualcuno non significa “nient’altro che quello”.Paul Ekman, durante alcuni suoi studi (che magari timostrerò in altri post) ha notato che esistono due gestiche sono incredibilmente correlati con le emozioni…Il primo è quello del fotti-dito, mentre il secondo è unaleggera alzata di spalle…
Entrambi questi gesti sono emblematici perché univoci.E sono stati osservati con estrema frequenza in duecasi precisi, quando la persona è “arrabbiata” (nel casodel dito medio) o quando la persona è “scossa” nel casodell’alzata di spalle. Ekman ha nontato che la loroapparizione è identica a quella del “lapsus verbale” incui la persona non è cosciente di cosa sta facendo…
Altra caratteristica di questi “lapsus non verbali” è cheil gesto viene fatto in modo approssimativo. Infattiquesto non essendo volontario appare solo “a metà” e,soprattutto appare in zone e posizioni dove il nostrointerlocutore non può vederli. E’ chiaro che alzare ildito medio ad altezza viso non è così spontaneo e involontario 😉
Concludendo: nella comunicazione non verbale esistono3 tipologie di gesti …e fra questi ne esiste una categoria cheè risulta essere più attendibile, quando si cerca di collegareun significato a quello specifico gesto. Ekman ne haindividuati due “un mezzo dito medio” ed una “mezza alzatadi spalle”. Nel valutare questi gesti ricorda di evitare diincorrere nella famosa, equivalenza complessa 😉 Neiprossimi post approfondirò questo argomento…
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a prestoGenna