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Hai mai notato che quando “ti piace qualcosa” tendi a portarlo verso di te? è un classico del linguaggio non verbale. Alcuni ricercatori si sono chiesti: “essendo questi movimenti radicati dalla nascita, è possibile che avvicinare volontariamente un oggetto a se possa aumentare la piacevolezza verso quell’oggetto?”…nella classica circolarità fra psiche e soma? oppure che abbia addirittura effetti negativi?

In pratica secondo Friedeman e Forster (lo stesso autore che abbiamo visto qualche giorno fa) la connessione fra muovere un oggetti verso o lontano da se stessi con le sensazioni positive poteva influire sulla creatività dei soggetti… un po’ come se fosse un condizionamento…Per farlo hanno chiesto ad alcuni soggetti di svolgere alcuni compiti legati alla creatività, come: dare nuove funzionalità ad un oggetto (quante cose puoi fare con un mattone?) ecc…

A metà dei partecipanti veniva chiesto di avvicinare l’oggetto verso di sè mentre all’altra metà veniva chiesto di appoggiare la mano e spingere l’oggetto verso il basso,in un gesto di “repulsione”. Ovviamente i gesti non erano così foti da smuovere il gracile tavolino su cui erano appoggiati, ed è anche per questo che i ricercatori temevano che, un gesto così poco marcato potesse avere anche “un effetto poco marcato”…

Rislutati: i soggetti che avevano attirato l’oggetto versodi loro erano anche quelli che avevano avuto “più idee emaggiormente brillanti”. Questa è solo una delle tante scoperte che sta facendo la ormai nota (se mi leggi dovresti conoscerla) “embodied cognition” che mette in relazione la “psiche con il soma” e ci da dei consigli molto utili da applicare alla vita di tutti i giorni, per cui… particolarmente in linea con la vision di PsiNeL!

Fammi sapere cosa ne pensi e se ti piace il progetto di psinel.

A presto
Genna