In un post delirante del passato ti ho parlato di quella che viene nominata SUD (Wolpe 1969), no tranquillo non è una nuova auto ma l’acronimo di  Subjective Unite of Discomfort, cioè una valutazione soggettiva del “disagio“. E’ molto utile se ti occupi di relazioni di aiuto per valutare quanto la persona senta soggettivamente una certa sensazione, ma nasconde un tremendo tranello cognitivo…conoscerlo potrebbe farti evitare truffe e grattacapi, se fai un lavoro simile al mio 😉

La SUD viene utilizzata da anni in diversi tipi di approccio, dalla psicoterapia cognitiva al coaching. E’ un elemento trasversale che può essere utile durante interventi mirati e specifici,orientati a valutare l’effetto di un certo intervento.

Ma non solo, infatti la SUD da al cliente l’idea di avere un qualche controllo su quello che sta accadendo e meglio di ogni altra cosa da una rappresentazione soggettiva metaforica del dolore, essendo rappresentato su di una scala monodimensionale. Quando è ovvio che nella maggior parte dei casi i problemi sono multi di-mensionali.

Questo unito ad un po’ di suggestione può fare miracoli… non mi credi? dai proviamo,hai un qualche dolore fisico o psicologico? Quando lo stai provando da 1 a 10? dai non farmi fare brutta figura, scegli qualcosa di facile, come un dolorino alla schiena.

Ora restando concentrato sul dolore, pensa alla tua canzone preferita e se non ce l’hai scegline una a caso. Puoi anche andare su YouTube ad ascoltarla mentre pensi al tuo dolore,meglio però se la immagini. Lo stai facendo vero?la senti la canzone? ascoltala mentre pensi anche alla brutta sensazione.

Bene, ora dimmi, cosa è cambiato? il dolore percaso è diminuito? se hai fatto bene l’esercizio èfacile che il dolore sia sceso di qualche punto, anchesolo un punto. Questo accade sia per un effetto che potremmo definire “suggestivo” e sia perché hai svolto quello che si chiama “doppio compito“, cioè ascoltare la musica e pensare al problema. Il doppio compito ha spesso la capacità, attraverso un sovraccarico, di abbassare l’intensità del dolore percepito.

Questo sovraccarico è simile a quando ti accarezzi una parte dolente e per qualche istante il dolore diminuisce. In realtà non è il dolore a sparirema avviene un fenomeno di agonismo fra le due vieneuronali che trasportano il dolore. Visto che quelle del dolore sono sottili e più lente vengono battute da quelle più larghe e veloci dei propriocettori, quei recettori che trasportano le sensazioni cinestesiche.

Quindi avviene un fenomeno di sovraccarico dovuta all’antagonismo dei due nervi, così mentre fai due compiti assieme succede qualcosa di simile. Andandoavanti di questo passo sai che cosa potrebbe accadere?che se una persona è molto suggestiva e sa usare benequesta “distrazione del doppio compito“, potrestisentire il dolore scendere sino a zero. Questa è più omeno la modalità che viene utilizzata da chi mette in pratica il SUD…spesso senza saperlo 😉

Molti si chiedono: “ma quindi sono arrivato a zero evuol dire che ho superato il problema?” la verità èno, nella maggior parte dei casi. Per caso hai mai provato un’esperienza simile applicando una tecnica di sviluppo personale?

Prima la applichi e per quel momento/periodo ti senti bene, e dopo un po’ perde il suo effetto? a me è capitato un mucchio di volte, soprattutto i primi tempi.Poi “ho scoperto l’acqua calda”, che l’abbassamento soggettivo sulla scala non equivale necessariamente ad un cambiamento permanente ne tanto meno (tante volte) stabile del problema.

Lo so che sembra assurdo ma la suggestione, intesa come la capacità di far credere qualcosa di irreale ad un’altra persona,gioca un ruolo fondamentale.In passato ti ho parlato delle demo (termine tecnico che nell’ambiente piennellistico significa dimostrazione dal vivo) di Richard Bandler e compagnia bella, non avviene un reale cambiamento permanente.

Questo lo sanno loro, lo sai tu che applichi le loro tecniche sui tuoi clienti e lo so io…ma chi si legge un libroe poi guarda un video di Bandler che fa miracoli non lo sa 🙂

E io sono qui a rompere le scatole e a dirti che nella stra grande maggioranza delle demo di Bandler, di certo fa degli ottimi interventi di cambiamento, ma non ottiene cambiamenti permanenti, proprioperché si basa si una valutazione soggettiva, che in quel momento è inficiata dalla “presenza del guru”, spesso dal pubblico e dalle telecamere.

Altro ambito dove si utilizza il SUD “come se piovesse” è nelle discipline energetiche, come EFT e  compagnia bella. Anche in questo caso valgono le stesse identiche indicazioni, una scala di auto-valutazione può diventare lo strumento di chepermette il cambiamento. Cioè è il fatto stesso di auto-valutarsi a creare quel cambiamento,che a volte può diventare permanente.

E’ quel sistema auto-riflessivo, meta-cognitivo che nella mindfulness viene definito processo di disidentificazione. In cui tu riesci ad osservare”come se fossi all’esterno” i tuoi pensieri e nelnostro esempio le tue sensazioni, semplicementeponendoti la domanda interna, quando sentoquesta sensazione da 1 a 10? …

Ma Genna vuoi dirci che questo SUD non ha alcun senso? serve solo per chi si suggestiona facilmente?

No, perché questi due aspetti, la suggestione ed il doppio-compito, sono parte integranti di protocolli che funzionano da anni. E sono anche parte integrante di quasi tutte le forme di aiuto, dal medico di base intelligente che con acute domande distrae tuo figlio per fargli la puntura, alle moderne tecniche didesensibilizzazione psicologica come l’EMDR.

Scopo di questo post è quello di farti aprire gli occhi verso determinati effetti che possono più che ingannarti. Quanti amici hai che qualche anno fa si sono comprati il famoso braccialetto dello equilibrio?

Ecco che cosa intendo per evitare di cadere come degli allocchi in questi meccanismi.Se qualcuno ti propone una dimostrazione in pubblico su un dolore fisico importante e lì per lì pensi di essere guarito…corri a fare gli accertamenti medici tradizionali. Qualche invasato della LOA potrebbe dire che questo genere di atteggiamento mentale è contro-producente, perché se so a priori che si tratta di un effetto suggestivo potrebbe NON funzionare. E in minima parte potrebbe avere ragione. NON voglio che diventi un super scettico che sabota qualsiasi tecnica, ma neanche un credulone che si fa ammaliare da qualsiasi cosa trovi in questo settore.

A presto
Genna

Ps. da qualche anno sono diventato “terapista EMDR” e devo ammettere che la scala SUD è l’ultimo dei suoi accorgimenti. Tuttavia resto dell’idea che la scala possa essere utilizzata “in modo furbo” per suggestionare le persone…occhio!