Buon Natale, il caso ha voluto che la ANL di questa settimana capitasse proprio a Natale:)

Quello che scoprirai in questa ANL non é il classico esercizio ma due semplici osservazioni che sono un po’ la somma di quello che ho capito in questi anni sul “potere personale”…qualcosa che forse sottovaluti ma che può davvero “spostare le montagne”…

Ascolta l’audio cliccando qui:

Guarda il video di Buon Natale:

Sei riuscito ad ascoltarla? Forse nell’entusiasmo del Natale non sono stato troppo chiaro, per cui lascia che mi spieghi meglio.

I due consigli chiave di questa ANL sono: il fare mente locale comprendendo che nel 2012 hai appeso molte più cose di quelle che pensi di sapere; é per farlo ti ho proposto un piccolo esercizio di richiamo di questi apprendimenti.

Quando parlo di apprendimenti non intendo tutte le capacità tecniche e procedurali che hai imparato, ma le risorse psicologiche che hai dovuto apprendere o espandere per crescere durante questo anno. “Ma Genna io non sono affatto cresciuto“… questo è quello che pensi tu 😉

In realtà dentro di te hai dovuto fare  diverse cosette per resistere a questo anno pieno di  imprevisti, soprattutto dal punto di vista economico, ma  non solo.

Hai dovuto anche fare i conti con l’influenza negativa dei media, con i disastri naturali che hanno colpito mezza Italia e con questa favoletta della fine del mondo, che ti assicuro  ha “suggestionato” più di una persona.

Per farlo ti ho parlato di un semplice esercizio, cioè il metterti li e pensare a queste risorse, cercando di richiamare alla mente tre momenti in cui hai avuto accesso a quella specifica risorsa.

Solo tre eventi perché la ricerca in psicologia ha provato che bastano e avanzano, e a volte andare alla ricerca di più esempi può scoraggiarti e farti sentire impotente.

Questo concetto di impotenza ci porta dritti dritti al secondo consiglio, quello della responsabilità. Uno dei concetti più famosi, utili e sputtanati della crescita personale:) la ricerca ma soprattutto la esperienza ci mostra che ogni cambiamento avviene quando  l’individuo si assume le proprie responsabilità.

Da quel momento in poi abbiamo la capacità di agire, di porci la domanda “cosa posso fare io per cambiare  questa situazione?“. Una domanda ultra potenziante ma che nasconde delle insidieConosci il paradigma della impotenza appresa di  Seligman?

Probabilmente si, lascia che ti faccia un rapido esempio: immagina di avere un acquario con dentro dei simpatici pesci rossi. Giusto perché sei un po’ sadico decidi di dividere in due parti la vasca con una paratia di vetro trasparente, lasciando i pesci rossi da un lato.

Poi prendi dei pesci predatori a cui piace molto mangiare i poveri pascetti rossi, che cosa succede? I pesci predatori iniziano a dare la caccia agli altri pesci, ma sbattono il muso contro la partita di vetro.

Ci provano numerose volte, anche migliaia, fino a quando “capiscono” che non c’é più nulla da fare e si arrendono. A questo punto, sempre guidato dal tuo sadismo:)) decidi di togliere la paratia, e cosa succede? I pesci predatori non fanno nulla, non  provano più a mangiare i pesci rossi.

Questi pesci hanno “imparato l’impotenza“…è se ci pensi bene é qualcosa che capita spesso e a molte persone…provi e riprovi a fare una certa cosa e se non ci riesci sviluppi una sorta di incapacità che non é del tutto reale, é soprattutto psicologica.

L’esempio più classico é quello della scuola, magari qualcuno ti ha detto che non sei portato per la matematica o per le materie umanistiche… …e magari in parte é vero.

Ma tu, hai poi più provato a vedere se era vero? Cioè hai poi provato a studiare matematica o storia?

Probabilmente no, e anzi forse hai sviluppato una sorta di rifiuto verso quelle cose, proprio come i pesci predatori ora rifiutano i pesci rossi. C’é solo un modo per ritornare a fare quello che pensavi di non poter fare, e vedere che alcune tue azioni hanno un effetto diretto sulla realtà.

Per cui il pericolo insidioso della assunzione assoluta di responsabilità é proprio quello di non riuscire a  vedere l’effetto diretto delle nostre azioni.

Ed oggi é sempre più difficile farlo, per questo é necessario assumere uno sguardo di tipo sistemico, che vede cioè, non gli effetti diretti di causa ed effetto, ma sa che ogni azione ha effetto sul l’interno sistema. Potremmo anche definirla come sguardo ecologico citando Gregory Bateson.

Tornando “al pratico”, come si può assumere uno sguardo di questo tipo? Il primo passo é sapere che tu fai parte di questo sistema e che ogni tua azione ha un effetto concreto, anche se non lo vedi. Così come le risorse che hai richiamato prima hanno un effetto su di te, anche se non lo sai ancora;)) devi avere fiducia nelle tue risorse e azioni, anche se sono invisibili.

Quanto inizi ad assumerti le tue responsabilità é necessario questo sguardo, pena “l’incapacita  appresa“. E quando diventi responsabile con questo punto di vista, inizi a notare che hai molto più potere di ciò che pensi, anche se non lo vedi.

E non mi sto riferendo a poteri magici di qualche genere, ma alle tue reali capacità messe al servizio del sistema. Se applichi il principio di “responsabilità” attraverso la famosa frase “volere è potere“, sappi che stai andando contro il punto di vista sistemico.

Cioè da un lato è vero che se lo vuoi aumenti le probabilità di poter agire e avere qualcosa, ma dall’altro devi avere questo sguardo sistemico, per evitare di sentirti anche responsabile di cose che semplicemente “capitano”.

Questo non significa lasciare il mondo “al caso”, ma che assumere questo tipo di sguardo. Che, come ti dicevo nella ANL, “guarda caso” corrisponde nella pratica a qualcosa che è in grado di fare solo il tuo inconscio, o meglio, quella parte che la psicologia e le neruoscienze hanno identificato come “cervello destro”, “parte creativa”, ecc.

Quella parte di noi che non vede i singoli alberi ma tutta la foresta. Come fare per svilupparla? attraverso tutti i metodi di modificazione dello stato di coscienza: meditazione, ipnosi, rilassamento…e qualsiasi esperienza di vero apprendimento, che guarda caso richiede proprio uno stato modificato di coscienza.

Ma basta meditare?” si e no…la pratica della meditazione è uno degli esercizi che consiglio maggiormente per l’evoluzione personale, ma per avere questo sguardo sistemico non basta. Bisogna studiare!

Lo so che queste parole che richiamano la scuola fanno venire la pelle d’oca a molti, ma ciò che intendo è che per vivere bene oggi è necessario studiare, o meglio è necessario formarsi. Ed ogni formazione approfondita richiede studio oltre che pratica.

Questo non significa andare a pescare tutti i testi di filosofia delle superiori o leggere i testi di Bateson (anche se sarebbero caldamente consigliati) oppure leggere un manuale di PNL ma allenarti ad apprendere, studiando ed aggiornandoti nel tuo campo o in ciò che ti piace fare.

Tutta la nostra vista è un continuo apprendimento, tanto vale scegliere che cosa imparare no? L’altro giorno ho scritto un post (un po’ delirante) su come tutta la cultura possa essere utile per la crescita personale. Questo non significa ne sapere tutto e ne lasciarsi cullare dalle teorie senza praticare, ma significa aprire la mente a nuovi apprendimenti.

Prima di lasciarti ai tuoi festeggiamenti voglio fare una precisazione in stile PsiNeL. Ti ricordi cosa ti ho detto nella ANL sul richiamo delle risorse? cioè che la tua fluenza cognitiva nel richiamare troppi esemplari può farti sentire “meno bravo in quel contesto”?

In realtà questo funziona SOLO se non sai che esiste questo fenomeno. Swartz famoso psicologo sociale lo ha dimostrato in laboratorio: quando le persone sanno che esiste questo fenomeno non sono più prese dalla sorpresa di non riuscire a richiamare gli eventi

…tenendo a mente questo fenomeno puoi richiamare tutte le risorse che vuoi, anche più di tre, come ti ho chiesto nell’audio.

Questa può sembrarti una piccola differenza banale, ma la maggior parte della gente non la conosce ed insiste (io per primo in passate ANL) a far emergere risorse senza spiegare questo fenomeno e a volte ottenendo l’effetto contrario. Se anche tu ti occupi di crescita personale sai  quanto è preziosa questa informazione 😉

Mentre cazzeggiavo su facebook, perdona il lessico ma era esattamente ciò che stavo facendo, mi sono imbattuto in questo video di Francesco Tesei, che guarda caso, in un modo originale per il personaggio e l’artista, ci mostra in parte cosa intendo per sguardo sistemico…dura 20 minuti, spero sia un bel regalino 😉

 

“Ti assicuro che non avevo visto questo video prima di scrivere il post…anche se sembra il contrario. E’  bello vedere che altre persone la pensano come te,  non lo so forse è rassicurante ;))

Il mondo di oggi è troppo complesso per pensare ad essere responsabili e quindi avere pieno accesso al nostro potenziale senza uno sguardo sistemico.

Renderti conto del tuo potenziale, assumendoti la responsabilità attraverso uno sguardo consapevole e sistemico, che cioè riconosca l’effetto delle proprie azioni anche quando sono “invisibili”, aumentando la tua auto efficacia è uno dei regali più grandi che tu possa farti per questo e per tutti Natali che verranno.

Tanti auguri di buon natale da Psinel da Chiara e  dal gatto 🙂

 

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Genna

Ps. in questo momento sono in viaggio verso la Liguria dalla mia famiglia di origine. Per cui, magari fra un autogrill e l’altro, cercando di evitare le truffe  risponderò volentieri agli auguri fra i commenti.