Ciao,
sai cosa sono le “posizioni percettive” della PNL? Se mi seguiprobabilmente si:) E’ il modo con cui percepisci la realtà?Fortina come affermazione no? È in pratica quale punto divista assumi durante un’interazione o durante la suarappresentazione mentale. Ad esempio in questo momentostai leggendo queste parole, per farlo devi necessariamente”guardare attraverso i tuoi occhi”…immagina per un’istantedi avermi di fronte a te…e di assumere il mio punto di vista,guardando te che “ascolti le mie parole”. Ora sei in quellache viene definita seconda posizione…se adesso immaginidi guardare noi due mentre chiacchieriamo sei nella terza.L’esercizio di oggi è una vera bomba che ti permetterà dieffettuare quella che Roberto Dilts ha definito triplaposizione….ma con un soggetto più che interessantel’arte 🙂
Sei riuscito ad ascoltarlo? ho preso questo eserciziodall’ultimo libro di Robert Dilts e colleghi “L’Evoluzionedella PNL“, un libro che in teoria sarebbe dovuto uscirequalche anno fa, come proseguzione del pesantissimo”programmazione neurolinguistica” di alcuni degli stessiautori di questo volume. Ma purtroppo, come ammetteDilts, non c’è più stato quello spirito pionieristico diquando è nata la PNL, per cui ogni formatore ha poideciso di andare “per la propria strada”. La velocità concui questo testo è stato tradotto mi ha sbalordito, tieniconto che credo di averlo letto non più di 1 anno fa edi averlo acquistato in formato digitale.
Davvero un bel libro in cui sono condensati anni ed annidi PNL e per la prima volta delinea marcatamente e inmodo preciso le sue varie evoluzioni negli anni,sino a parlare, come probabilmente sai già, di Pnl 1, 2e 3. Argomento che voglio approfondire, per portarela tua attenzione su alcuni concetti chiave su cui storiflettendo in questo periodo, ma non adesso. Torniamoall’oggetto di questo post, è bellissimo riuscire a trovarenuovi modi di osservare le cose, ed allenarsi nel farlo.Esistono rituali e modalità simili in diverse culture.
Oltretutto la dissociazione creata dallo spostarsi da unaposizione percettiva all’altra crea uno stato modificatodi coscienza. Se avevi letto “la tecnica che usava Dalì“,così come molti altri artisti moderni, si basavano tuttesull’alterare il modo “di vedere le cose” al fine di esserepiù creativi…di essere in altre parole guidati dal proprioinconscio. Per cui, sia che tu sia un artista o una personache vuole migliorare se stessa, questo esercizio è unabomba 😉
Ecco la struttura dell’esercizio:
1) Quaderno e opera: procurati il solito quaderno degliesercizi ed un’opera d’arte che ti abbia profondamente toccato… Non deve necessariament essere un quadro o qualcosa divisivo. Potrebbe essere una musica, un libro o una poesia.Potresti anche farlo con il cibo…ma non credo gioverebbealla tua linea 😉
2) Prima posizione: osserva con attenzione l’opera, standonella tua prima posizione..quella di fruitore classico dell’operad’arte. E descrivi ad alta voce, con tutti i tuoi sensi come vedi,ascolti e percepisci quest’opera normalmente…in primapersona. Se vuoi, scrivi tutto sul quaderno prima di proseguire.
3) Seconda posizione: fai un passo indietro e chiediti “comemi sentirei se fossi io il creatore dell’opera”…e immagina comesarebbe se fossi tu a suonare quel brano o a dipingere quelquadro. Potresti addirittura sentire che i tuoi muscoli stannofacendo quegli stessi gesti, anche se non li conosci, tipici dellacreazione. Ora vedi senti e ascolta come saresti se fossi tu l’autore.E se pensi che ti possa aiutare, descrivi tutto per iscritto sultuo quaderno.
4) Terza posizione: la più inusuale, la terza, quella dell’opera d’arte. Immagina di essere l’opera d’arte stessa. Che èammirata da te stesso e contemporaneamente creata dal suoautore. Dilts dice che chi ha provato a “sentirsi opera d’arte”ha provato un senso di “essere semplicemente”. Anche qui fai lastessa cosa, chiedendoti “come mi sentirei se fossi io stessoquest’opera d’arte???” e in qualsiasi modo ti venga naturalesentirti opera d’arte…fallo.
Facendolo avrai notato che non è facilissimo inizialmente starein una sola posizione percettiva, può infatti capitare che lanostra attenzioni migri da una percezione all’altra. Ilvero segreto, come in tutti questi esercizi è fregarsene e praticaresino a quando non si ottengono dei risultati. E in questospecifico compito i risultati sono le tue impressioni estetichesull’opera d’arte, su come la vedi e su come la percepisci.Ripetilo più volte aggiornando il tuo quadernino e, se comeme ti piace “produrre arte” potrai notare che c’è una sorta dimodellamento inconscio in questo esercizio…
Come avrai intuito puoi utilizzare la “tripla descrizione”su qualsiasi interazione fra te, le persone, ed il mondo che ticirconda. Questo è un esercizio “relazionale” che può essertid’aiuto ogni volta che desideri osservare le relazioni cheintercorrono fra te, altre persone ed altri eventi. Se questoesercizio ti è piaciuto, lasciami un commento, cosìsaprò se posso approfondire l’argomento con un’altra ANL o lasciar perdere… dopo tutto solo tu puoi indicarmi qualiargomenti t’interessano davvero 🙂
A prestoGenna