Ciao,

esiste una induzione ipnotica perfetta? la risposta è NO e aggiungerei fortunatamente.

Indurre la trance ipnotica è un’arte che va studiata e praticata. Tuttavia sai che a volte sono alla ricerca “della ricetta”, o meglio della via “più semplice” per mostrare alle persone come fare quello che ad altre viene naturale.

Così in questi annidi pratica ho maturato un’ipotesi. Per rendere una induzione ipnotica “facile” basta iniziarla a partire dal canale Kinestesico o propriocettivo.

Lo stile induttivo al quale si sposa è il famoso “yes set”.

Il concetto è che l’induzione migliore, cioè che ha meno strattoni all’interno della sequenza sensoriale da seguire, è a partire del Kinestesico o cinestesico (propriocezione).

Se conosci la PNL molto probabilmente stari storcendo il naso “ehi ma come, insisti sempre che siamo tutti diversi e che non può esistere una induzione universale”…è infatti non esiste. Ma credo che questa …ehm ehm… mia intuizione possa essere interessante.

Kinestesico per iniziare a creare truismi basati sulla posizione del corpo. Come ad esempio “sei li seduto e puoi sentire il contatto della sedia…”.

Se ci pensi bene, se usi il kinestesico non puoi sbagliare seguendo il noto dettame sii “abilmente vago” mentre se tu dicessi il più classico “ascolti la mia voce” mentre la persona in realtà sta ascoltando la sua voce (il dialogo interiore “ehi ma questo che diavolo sta dicendo”?:D)

oppure sta ascoltando il traffico nella strada. Cioè, anche “ascolti la mia voce” è un truismo e quindi va benissimo per la tecnica di ricalco guida del”campo affermativo” (yes set in italiano).

Qualche giorno fa ho pubblicato un articolo che dicevacome il canale kenestesico sia quello maggiormente collegato al nostro modo di “pensare”.

In pratica l’uso di metafore kinestesiche fa si che il cervello riviva”fisicamente”, cioè con l’accensione delle stesse aree del cervello, un determinato evento o stato emotivo.

Se dico “pesa come una roccia”, si accenderanno le aree pre-motorie adibite a preparare il corpo ad uno sforzo di sollevamento.

Questo studio non ha fatto altro che confermare lamia ipotesi, ma come sanno molti “chi cerca trova”per cui evita di credere che esista “un modo giusto”di fare le cose, soprattutto in questo campo.

Ma il semplice fatto di iniziare con la propriocezione, cioè con l’osservazione della posizione del corpo per poi slittare sugli altri canali mi sembra un buon compromesso.

Ah…quasi dimenticavo…non sai che cosa significa “yes set” o “campo affermativo”?

Si tratta di una tecnica induttiva basata sulla costruzione di frasi vere (o truismi) che implichino una risposta di tipo positivo. Ad esempio, stai leggendo queste parole mentre respiri, puoi sentire la temperatura della stanza in cui ti trovi e questo può farti sentire più o meno rilassato 😉

La parte in corsivo sono i truismi, cioè frasi che non si possono confutare… perché sono vere…mentre la parte finale “sei rilassato” è la guida. Infatti anche questa tecnica sfrutta il principio di “ricalco-guida”.

Più il passaggio da un canale sensoriale all’altro è lineare,morbido e plausibile e meno resistenze si incontrano. Ci tengo a sottolineare che “l’induzione ipnotica” è solo la punta dell’iceberg della ipnosi… e diventa ancora più di secondo piano quando parliamo di terapia ipnotica.

Perché non ci frega nulla se il paziente cade in trance profonda o esperisce fenomenologie da “palcoscenico”, anzi, queste nella clinica sono proprio da evitare.

Un altro modo affascinante per sfruttare il potere della cinestesia corporea è quello di far nascere da subito delle risposte inconsce, cioè iniziare a rendersi conto che esiste una mente inconscia e che può fin da subito “parlare conte”.

Ad esempio dicendo: “sei li seduto e puoi notare che alcune parti del tuo corpo possono essere più calde di altre… ora… potresti anche notare che più cerchi la parte più calda e più la tua mente inconscia modifica la temperatura di alcune zone…”…ecc…ecc..

Che cosa stai facendo? stai meta comunicando che il tuo inconscio decide quali risposte “di calore” far nascere. In questo modo prendi due piccioni con una fava, da una parte ricalchi (cioè crei truismi) e dall’altra ratifichi, cioè dai una conferma che qualcosa sta iniziando a cambiare.

Non solo durante la ratifica puoi già far nascere la nota dissociazione “conscio inconscio”…magari dicendo: “ed hai notato che il tuo inconscio può decidere quale mano è la più calda…o quale parte del corpo il più comodo”…

Insomma, giocare con il canale kinestesico è davvero molto facile. Fammi sapere che cosa ne pensi, lascia un commento qui sotto.

A presto
Genna