Ciao,
ti ricordi che cosa è lo swish pattern della PNL? E’ uno degli esercizi più famosi e semplici che hanno reso nota questa disciplina…chiaramente si possono trovare delle tracce di questa tecnica in metodi antichi come lo yoga e in alcune forme di meditazione. Noi psicologi oggi diremmo che si tratta di una metodologia cognitivo-comportamentale.Insomma nulla di nuovo sotto il sole…ma bisogna ammettere che Robert Dilts e Todd Epstein ne hanno creato uno molto versatile…eccolo:
Ehi…lo hai ascoltato? un vero casino 😉 oggi è d’obbligo approfondire e mostrarti tutti i passi necessari per farlo. Se mi segui avrai notato che l’esercizio ha la struttura di molti altri pattern della PNL… questa volta l’accento è posto sulla modificazione delle sottomodalità.
Le caratteristiche qualitative che hanno le rappresentazioni interiori quando”ripensi ad un evento” (è un film o una fotografia, bianco e nero o colori, da che parte arrivano i suoni ecc..)… Prima di fare l’esercizio ti consiglio di munirti, sia dei fogli da mettere per terra per ricordare i passi e sia di carta e penna per annotare le sottomodalità…
Ecco la struttura dell’esercizio (individua un comportamento che vuoi migliorare):
1) Crea una mappa fisica sul pavimento – cerca la posizione di 4 stati diversi…scrivile su 4 fogli e mettile nello spazio fisico a distanza di un “passo” l’uno dall’altro. Metti (A) il Dovere, (B) il desiderio e (C) stato attivatore o ancora e infine (D) “scelta creativa”.
2) Entra nella posizione del “dovere” , fisicamente cioè metti i piedi sul foglio con scritto “dovere”. Questo stato è quello quando ormai il comportamento è iniziato e non riesci a fermarti con la pura forza di volontà.
3) Fai un passo nella posizione del “desiderio”. Fai fisicamente un passo indietro ed entra nella posizione del “desiderio”. Questa posizione è quello “stato mentale” che hai poco prima che il “must” (il dovere) divenga cosciente..
4) Fai un passo nella posizione “attivatore”. Questo è il “grilletto” che fa scattare il desiderio…potresti non essere cosciente di questo “attivatore del comportamento compulsivo”… cerca fra le tue sensazioni, e fra i sistemi rappresentazionali che fanno scattare il comportamento. Attento il trigger potrebbe essere qualsiasi cosa, non solo all’interno della tua testa… Potrebbe essere una situazione, un luogo o una persona..insomma tutto quello che fa scattare il comportamento.
5) Esplora le sottomodalità dell’Attivatore: Nota le sottomodalità che fanno aumentare la forza del”grilletto”… e nota anche le sottomodalità che invece decrescono la sua “forza”.
6) Fai un passo nella “scelta creativa”: Pensa ad una volta in cui sei stato creativo ed estraine le sottomodalità. Nota che cosa hanno in comune queste ogni volta che hai una “nuova idea creativa”. Nota quali sono le sottomodalità che, una volta modificate hanno effetto sia sul “grilletto” e sia sulla “scelta creativa”.
7) Testa le sottomodalità dell’ “attivatore” ( se vuoi esci dai quattro stati mentre fai questo). Elicita le sottomodalità che hanno un maggiore impatto sullo “attivatore”…e che allo stesso tempo diminuiscono l’impatto della “scelta creativa”. Modifica gradualmente le sottomodalità della “scelta creativa”…e fai in modo che queste contemporaneamente diminuiscano la forza dell’attivatore. Continua a fare questo gioco di inversioni delle sottomodalità fino a quando le due azioni non sono invertite… cioè mentre pensi all’attivatore si attivala “scelta creativa”.
8) Torna nella posizione della “scelta creativa”:…e svolgi i passi del punto precedente il più velocemente possibile. Fallo per almeno 5 volte.
9) Testa il processo: torna nella posizione dell’attivatore e vedi se ti fa lo stesso effetto…ancora meglio se puoi testarlo dal vivo.
Come ti ho detto “a voce”, non è un esercizio magico (come tutti quelli che presento e in modo particolare quelli di PNL che sono basati su condizionamento ecc..) è utile ripetere più volte l’esercizio fino a quando “la scelta creativa” non è diventata automatica. Ti consiglio per tanto di usarlo su comportamenti facili da estinguere (eliminare) e di evitare quelli fortemente patologici. Se ad esempio vuoi eliminareuna ossessione, te lo sconsiglio alla grande 😉
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A presto
Genna