Ciao,
ricordi l’articolo sui chitarristi? anche oggi ti parlo dimusica ma da un punto di vista diverso… sapevi che èstato provato che la musica suscita le stesse reazioniin ogni cultura?
Esistono davvero poche cose che travalicano la nostracultura di appartenenza, te ne ho parlato molte voltefacendo riferimento alla comunicazione non verbale eai fraintendimenti che possono facilmente nascere.
fra le cose “universali” mi piace ricordare le 5 emozioni dibase, studiate con dovizia di particolari da personaggi delcalibro di Charles Darwin e dal più recente Paul Ekman…Oggi invece ti parlo della ricerca nelle neuroscienze,fra psicologia e musica.
Forse starai “legittimamente” pensando: “ma la musica èstrettamente legata alle emozioni, quindi se stai per dirmiche suscita le stesse reazioni non c’è nulla di cuimeravigliarsi”… Effettivamente è così 😉
ma è la nostra musica occidentale ad essere prettamenteorientata alla trasmissione di contenuti emotivi, mentre inaltre culture la musica ha funzioni più pratiche, come adesempio la coordinazione durante il lavoro, piuttosto chel’utilizzo durante le cerimonie religiose (questo accadeanche da noi)…
Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori tedeschicapitanati da Thomas Fritz dek Max-Planck-Istitut di Lipsia(dove è nata la psicologia sperimentale) su una tribù, i “mafa”che non ha mai avuto contatti con la civiltà occidentale.
I Mafa hanno riconosciuto tutte le emozioni di base trasmessedai brani accuratamente scelti. Esattamente come i gruppioccidentali. La stessa cose è stata fatta al contrario, cioè sonostati fatti ascoltare dei brani della tribù Mafa ai soggettioccidentali e, anche loro hanno riconosciuto tutte le emozioniche la tribù voleva comunicare con quella musica.
Secondo i ricercatori esisterebbero dei meccanismicomuni ed universali per interpretare la valenzaemotiva che trasmette la musica…
Ma quale potrebbe essere il lato applicativo diquesto studio?
per me una delle applicazioni maggiormente interessantiè legata alla comunicazione non verbale, perché nonostanteci siano molte differenze culturali è possibile che un tonoche veicola amore sia simile in ogni lingua e per ognicultura…
Ad esempio, utilizzare il tono e la cadenza di Milton Erickson(che ha interessato generazioni di ipnoterapeuti) funzionaanche in italiano 😉 Questo modellamento può essere fattocon tutte le persone che hanno, secondo te, un tono divoce affascinante (es. Bandler) ecc…
Concludendo è un enorme vantaggio per la discografiaoccidentale sapere che le emozioni che veicola la musicasono riconosciute universalmente, ma potrebbe essereanche un vantaggio per chi, come te, è interessato amigliorare la propria comunicazione.
Tu cosa ne pensi? Lasciami un commento qui sotto esegui quotidianamente il blog abbonandoti ai feed 🙂
A prestoGenna