Ciao,
ti ho parlato molte volte di comunicazione non verbale, eper questo motivo ho anche creato un post apposta. Ieri, Matteo, mi ha scritto “Genna, quali sono le cose piùimportanti che devo conoscere per imparare a leggereil linguaggio non verbale?”…
Caro Matteo, come ti ho già scritto in parte, tu già leggi inmodo inconsapevole in linguaggio non verbale. Ma questa abilità può essere incrementata, soprattutto negli uomini,perché le donne sono giù brave in modo spontaneo…(hanno proprio tutte le fortune ;-))
Esistono 3 regole importanti per “leggere illinguaggio non verbale”:
1) Guardare tutto insieme: quando si apprendono irudimenti del linguaggio del corpo si tende a classificaretutto in modo categorico. Ma spesso osservando il contestosi scopre che non è così. L’esempio potrebbe essere unapersona con braccia e gambe incrociate per il freddo. Operché magari ha un buco nei pantaloni 😉
I PNListi non amano le classificazioni del linguaggio nonverbale perché non sono sensorialmente basate. E dire cheil gesto X corrisponde allo stato Y è una malformazionesemantica detta equivalenza complessa. Guardare tuttoinsieme consiste nel vedere il contesto e affidarsi ai proprisensi calibrando.
2) Osserva la congruenza: una persona è congruentequando il suo linguaggio non verbale e il suo linguaggioverbale “dicono la stessa cosa“. Uno studio ha provato cheil il non verbale è circa 5 volte più informativo di quelloverbale, per cui se il corpo dice una cosa e la voce un’altral’interlocutore sentirà “puzza di bruciato”.
Osserva con attenzione le differenze che ci sono fra questidue modi di comunicare. Fra le zone più di grandeinteresse guarda: il viso, le mani, le braccia e i piedi…Ognuna di queste zone potrebbe essere incongruente con il linguaggio…ma ance incongruenti fra loro stessi.(es. la testa che indica si, la voce che dice si, ed il corpoche si ritrae mentre le braccia si incrociano)…
3) Allenati: sbagliarsi è facile per cui è utile allenarsi. Esistono numerosi studi che provano il fatto che è utilee possibile diventare più abili nello scovare i segnali cheinvia il nostro corpo. Esistono due modi principali perallenarsi, uno conscio e l’altro inconscio.
Allenarsi consciamente significa apprendere i rudimentidel linguaggio non verbale (che trovi sia nei miei articoli chein molti libri) e osservarli dal vivo. I luoghi di ritrovo sonofra le migliori palestre… osserva le interazioni fra le personee fai le tue ipotesi.. Anche la Tv può essere un utile mezzo,spegni il volume e prova ad indovinare quali sono leintereazioni che avvengono fra le persone (pare cheallenarsi a leggere le labbra sia un utilissimo esercizio).
Allenarsi inconsciamente significa rilassarsi e meditare. So che può sembrare assurdo, ma gli studi sugli statimodificati di coscienza ha provato che, abbassare la propria”frequenza cerebrale” rilassandosi inspessisce (fisicamente)le aree del cervello adibite al riconoscimento del linguaggioextra-verbale, cioè non verbale.
Matteo, sono certo che questo articolo possa esserti diaiuto per “partire bene” con lo studio della comunicazionenon verbale…e sono certo che sia utile anche a te. Fammi sapere che cosa ne pensi, lascia un commento qui sotto.
A presto
Genna