Ciao,

se sei stai leggendo queste parole è perché probabilmente sai di cosa si parla…quando si nomina il termine rapport. Si tratta della sintonia e del legame emotivo che si viene a creare fra due persone che entrano in relazione. La qualità di questo rapport determina l’efficacia di ogni aspetto delle relazioni umane, chi entra facilmente in sintonia con le altre persone ha molto più successo nella vita, nel lavoro e gode di una salute migliore.Perché, anche se molti non lo sanno, le relazioni

“fanno bene” e non solo.

Da ormai 40 anni formatori di stampo piennellistico hanno spinto sulla creazione “artificiale” di questo aspetto,insegnando il famoso “ricalco-guida“. Una tecnica molto

potente ma che può risultare inutile per diversi motivi, tutti legati alle intenzioni che hai e a come riesci a comunicarle.E, come ogni “tecnica” può essere usata bene oppure male. Guarda questo video:

Quello che hai appena visto è Owrn Fitzpatrick uno dei più giovani e preparati master trainer di PNL nominato da Bandler (con cui ha scritto diversi libri). Insomma una vera “rock star dello sviluppo personale”. In questo video, tra l’altro girato a Rimini in un suo seminario qui in Italia racconta questo concetto in modo semplice e applicativo.

Owen dice in sintesi, che tutti sappiamo che il rapport è una questione di “ricalco-guida”, nel trovare degli elementi da ricalcare che ci permettano di creare un legame inconscio con il nostro interlocutore. E fa diversi esempi, come il ricalco del respiro e del para-verbale, cioè delle inflessioni della voce. Ma dice che il modo migliore per ottenerlo è quello di avere un atteggiamento specifico “quello di aiutare in modo genuino la persona ad ottenere ciò che vuole”.

Quando hai la giusta attitudine, cioè non quella di”ricalcare e guidare per manipolare” ma per usare quella connessione per un bene comune, allora si diventa automaticamente attenti ai bisogni, ai valori e ai desideri del nostro interlocutore. Come ti dicevo in un altro post “una buona relazione è la causa diun buon rapport e non il contrario“. Owen parla di notare qualcosa che davvero ci piaccia nell’altra persona per facilitare questo “atteggiamento”.

Poi continua con gli aspetti tecnici, dicendo che una volta che hai davvero intenzione di ascoltare una persona sei attento a ciò che dice letteralmente e diventa facile così trovare le sue “parole chiave” e i suoi valori. Evitando di inserire la persona dentro a delle categorie… lui fa l’esempio dei metaprogrammi per i piennellisti, ma lo stesso capita agli psicologi con i loro “tratti” o alla gente comune con le proprie categorie e stereotipi.

Questo piccolo video ti mostra davvero una ottima chiave di lettura del rapport…che potremmo, in un modo un po’ semplicistico riassumere in...”se sei davvero interessato a ciò che sta dicendo l’altra persona non devi usare nessuna tecnica”..e aggiungo,a meno che tu non debba in seguito lavorare per il cambiamento di questa persona, un semplice e sano interesse, insieme alla consapevolezza allenata (per cui inconscia;)) di ciò a cui potresti prestare maggiore attenzione ti permettono di stabilire un rapport profondo e genuino.

Chiaramente, se il tuo scopo è utilizzare il rapport per cambiare le persone allora, devi aggiungere a questa sana attitudine di “attenzione proattiva” (così l’ha definita Owen) una serie di conoscenze tecniche e operative per “utilizzare” ciò che la persona ti sta dicendo e programmare nella tua mente la strada verso il cambiamento. Ma, prima di agire un qualsiasi cambiamento l’attitudine pro-attiva all’ascolto è la prima vera condizione, soprattutto se, come dice al termine del suo video, riusciamo a tenere lontane dal nostro “ascolto” tutte le categorie che abbiamo in testa...e questa è la sfida più ardua 😉

Fammi sapere cosa ne pensi.

A presto
Genna