Ciao,
ti piacerebbe migliorare impegnando solo 59 secondi del tuo tempo? E’ quello che si è chiesto Richard Wiseman in un suo recente lavoro. Te ne ho già parlato perché il mitico professore inglese ha scritto un libro in perfetta armonia con la “mission di PsiNeL” (questo blog). Smascherare le”cavolate pseudo-psicologiche” della crescita personale,da un lato e dall’altro confermare sperimentalmente quelle che funzionano davvero! all’inizio del testo Wiseman racconta di aver iniziato questa “raccolta di ricerche” per rispondere alla domanda di una sua amica:”esistono tecniche veloci di sviluppo personale?”…
Sei riuscito ad ascoltarlo? se hai il libro di Wiseman ti sarai accorto che ho approfondito maggiormente le singole risposte date dal professore. E tra poco, ti guiderò verso quegli articoli (che saranno linkati nel testo) e cheti mostrano la maggior parte delle ricerche che sostengono questi “sei piccoli trucchi per vivere meglio”.
Come faccio ad avere tutte queste risorse? perché, ti ripeto, è lo scopo principale del blog… prendere le ricerche in psicologia ed estrapolarne il “distillato pratico” per sfruttare al meglio la “portentosa macchina” che madre natura ha posto fra le nostre orecchie 😉
1) La gratitudine: scrivere, una volta a settimana per circa un mese 3 avvenimenti di cui si è grati aumenta significativamente la felicita. Lo stesso vale per 3 eventipositivi che ti sono accaduti. Per cui il massimo del risultatolo si dovrebbe ottenere elencando 3 cose positive che ci sono accadute e 3 cose di cui siamo grati a settimana. Qui trovi lo studio e come creare un diario di bordo dellafelicità 🙂
2) Uno specchio: appendere uno specchio in cucina ci aiuta a scegliere cibi più sani, sia mentre cuciniamo e sia mentre mangiamo. La presenza dello specchio durante la scelta degli alimenti riduce del 32% la scelta di alimenti iper-calorici perché porta consapevolezza sul nostro corpo.Secondo le ricerche un altro utile aiuto è quello di tenerelontani i cibi… infatti pare che più sono a portata di mano e più ne mangiamo.
3) Una pianta: avere una pianta nel proprio studio e/o ufficio aumenta del 15% le idee… ma non solo aiuta a trovare nuove soluzioni, riduce lo stress, aumenta l’attenzione e lamemoria. Ancora meglio se insieme alla pianta si mettono poster e foto di scene della natura e se, magari durante la pausa si fa un giro in un luogo in cui ci sono molti alberi e fiori…come un parco.
4) Scrivere le bugie: se sospetti che qualcuno possa mentirti, invece di dirgli vediamoci faccia a faccia davanti ad un caffè sarebbe meglio chiedergli di scriverci una mail.Questi studi dimostrano che scrivendo è molto più difficilementire, perché il messaggio non è coperto da tutti gli altri elementi della comunicazione. Sarebbe meglio tapparsi gli occhi evitando di cercare indizi strani nel comportamento ed invece affidarsi alle parole, alle pause, alle esitazioni, alle ripetizioni, al linguaggi impersonale, alle tirate oratorie.
5) Visualizzare: se conosci “questo mondo” sai quanto questa pratica sia diffusa, ma c’è una piccola grande differenza. Mentre in molti corsi t’insegnano a usare la visualizzazione vedendoti ad “obiettivo raggiunto” la ricerca ha provato che è molto meglio visualizzarsi mentre si sta compiendo l’azione…cioè visualizzare i passaggi che dovrai fare per ottenere quel risultato. La percentuale di possibilitàaumenta fino al 20% se ci si visualizza in 3 persona o, comesi direbbe in PNL in modo dissociato. Se vuoi raggiungere un obiettivo, guardati come in un film mentre fai le azioni necessarie per raggiungerlo e segui questo studio.
6) La morte: considerare la propria eredità, cioè che cosa si vuole lasciare agli altri come se ci si trovasse al proprio funerale aiuta a rivalutare i propri obiettivi a lungo termine e a farci avere una visione di ciò che vogliamo fare, essere ed ottenere nella nostra vita.
Questi sono i 6 consigli che puoi applicare in pochi secondi nella tua vita ma che, possono davvero cambiarla in meglio.Non costa nulla tenere un diario della gratitudine oppure andare a comprarsi una “pianta da ufficio”. Queste piccole azioni possono avere enormi risultati, e credo con molta fermezza che anche questo sia il destino della psicologia,cioè quello di “uscire dai laboratori”, dagli “studi clinici”e dalle Università per diventare qualcosa di pratico che si possa applicare per stare meglio. Esattamente quello che fanno (o dovrebbero fare) tutte le scienze 🙂
A presto
Genna