Ciao,

ricordi la tecnica del ricalco frazionato? questa è presa dallatecnica della induzione frazionata, in cui per aiutare uncliente ad apprendere come raggiungere un buono stato ditrance, lo si aiuta facendo le cose in più riprese, appunto frazionando.

Lo stesso veniva fatto da Erickson su quei pazienti che sipotrebbero definire “resistenti”. Lo faceva soprattuttonelle dimostrazioni fenomenologiche. Cioè quando doveva farvedere un determinato comportamento in trance. In praticafrustrava le risposte del paziente.

Se ad esempio chiedeva ad un arto di sollevarsi, aspettavaun minimo movimento per poi bloccarlo (magari cambiandodiscorso) … e quando “ripeteva il comando” questo avevaun effetto molto più forte. In caso non lo avesse ancora,continuava ” a frustrare la risposta” sino a quando nonavesse la responsività necessaria.

Molti pensano che i movimenti ideomotori sianodifficili da ottenere, mentre in realtà è facilissimo…non mi credi? fai questo esperimento con untuo amico:

1) chiedigli di distendere le braccia e allargare le dita dellemani. Chiedi di tenere le mani rilassate. Se possonoappoggiare i gomiti su braccioli o cose simili è meglio.

2) Poi “dissocia” digli che dovrà restare fermo, e che tuparlerai al suo inconscio…per cui non importa che lui tiascolti con attenzione.

3) Digli che l’inconscio può rispondere facendo muoverein modo “onestamente involontario” una delle due mani,o entrambe, oppure un solo dito…con piccoli movimenti.Copri tutte le possibilità: la mano potrebbe andareverso l’alto, verso il basso, forse un piccolo movimento oforse uno più vistoso…ecc…ecc…

4) Aspetta con pazienza e vedrai dei piccoli movimentie appena compaiono, rinforzali (ratificali) facendoli notare.Sii ambiguo all’inizio dicendo cose come “molto bene” evia via che il movimento diventa più evidente puoi esserepiù specifico “molto bene, il tuo dito risponde, no?”…

Dopo pochi minuti, in base alla predisposizione del soggettovedrai dei vistosi movimenti delle mani. E questo sempliceesercizio può essere usato come ottimo convincer… e seunito alla “frustrazione” può dare degli effetti sorprendentianche sul cliente più “resistente” 😉

Ti è piaciuto l’esercizio? lasciami un commento qui sottoe se vuoi segui il mio blog quotidianamente iscrivendotiai miei feed rss e/o seguimi dal tuo account di facebook.

A prestoGenna