Gli occhi sono lo specchio dell’anima? se facessi questa domanda ad un vasto campione scommetto che la maggior parte mi risponderebbe in modo affermativo.

Ti ho parlato a lungo di come si possa apprendere “ad usare meglio il nostro sguardo” ed anche quali sono i “segni” della nostra comunicazione non verbale attraverso gli occhi.

Nella ANL di questa settimana troverai un simpatico “giochetto” per migliorare la tua “calibrazione“… Buon ascolto (clicca qui sotto):

Sei riuscito ad ascoltarlo? tempo fa ti avevo raccontato la storia dei venditori cinesi e di come utilizzassero il diametro delle pupille come indizio di interesse verso le loro pietre preziose.

In realtà non so se la storia sia vera (se ne conosci le fonti potresti commentarle;)) ma quello che so è che questo indizio è stato snobbato moltissimo dai diversi esperti di comunicazione non verbale.

Ti sembra assurdo anche a te? per questo ho fatto una serie di piccoli video da farti vedere e farti valutare se sia possibile o meno una risposta non verbale dagli occhi. Una cosa è certa, il cambiamento avviene ed è visibile e come vedi in  questo post, si tratta di una vera e propria risposta del “cervello antico”:

Sei riuscito a notare i cambiamenti? Ok la vicinanza permette di notare per bene quando avvengono anche i piccoli cambiamenti.

Ed è ciò che vedremo tra poco con l’esercizio che può esserti utile in diversi contesti, tenendo a mente le parole che “ci siamo detti” su come vanno trattati questi indizi non verbali.

Come hai visto gli occhi chiari di Chiara 🙂 ci permettono di vedere bene il cambiamento. E proprio nel momento in cui dico… “parlarci di qualcosa che le è piaciuto moltole pupille iniziano ad allargarsi.

In realtà Chiara sapeva che le avrei scrutato gli occhi ma non di preciso che cosa ed anche perché poco prima avevamo fatto una prova in cui lei era totalmente inconsapevole:

Come hai notato in questo video i cambiamenti sono più vistosi sin dall’inizio, perché Chiara non sa che cosa stiamo facendo. Appena le dico “qui davanti c’è Chiara che vi saluta” puoi subito vedere un cambiamento.

E’ ovvio che questo tipo di osservazione è possibile farla solo ad una distanza ravvicinata, ed è proprio ciò che ti chiedo nell’esercizio.

Per cui l’indizio pur essendo riconoscibile resta solo un “segno”, che necessitando di così tante accortezze (soprattutto legate alle condizioni ambientali) da scoraggiare nella vita quotidiana.

Per questo ho deciso di inserirci un gioco…ecco la struttura:

1) Condizioni Ambientali: per prima cosa devi tenere sott’occhio le condizioni ambientali in cui ti trovi.

Tenere a mente che meno luce è presente e più grandi saranno le pupille, non solo, basta un vestito nero ad allargare un po’ di più. Nota la base line, cioè il normale cambio di dilatazione delle pupille.

Se sei davanti a uno che ha dei grandi sbalzi nella dilatazione è più difficile capire se sono le tue  parole o i suoi pensieri a far allargare le pupille, per cui, la prima cosa da fare e notare come già naturalmente cambiano le sue pupille.

Come hai visto nel video le pupille di Chiara si muovono abbastanza, ma ho provato anche con altri ed il risultato è stato molto peggiore.

2) Argomento noioso: una volta individuata la base line puoi fare il primo test, inizia a parlare di qualcosa di davvero noioso.

Sentiti annoiato mentre lo fai;) e nota la dilatazione delle pupille, quando pensi di aver annoiato a sufficienza il tuo interlocutore, passa al terzo punto …

3) Argomento interessante: inizia a parla di qualcosa che tu sai interessa il tuo interlocutore, o in caso non lo sapessi puoi semplicemente chiedergli “c’è qualcosa che ti appassiona davvero? si?

Allora parlamene…lascialo parlare delle sue passioni e guarda la dilatazione della pupilla. Con molta probabilità dovresti notare la differenza.

4) Variante da spettacolo: puoi anche fare il mentalista e dire ad un tuo amico di pensare a qualcosa di noioso e poi a qualcosa di avvincente…digli che si tratta di un esperimento di lettura del pensiero e che tutto quello che deve fare è tenere gli occhi aperti senza parlare.

L’avvertimento più importante, come fa ogni bravo mentalista è quello di presentare la cosa come un esperimento, che tu non sai se verrà o meno e che quindi serve la totale collaborazione del soggetto.

Ora puoi, calibrando attentamente, cercare di capire se sta pensando a qualcosa di noioso o interessante. Evita di osservare altri indizi, guarda solo le sue pupille.

Sembra di difficile? esercitati per un po’ di tempo e vedrai… è meno complesso di ciò che sembra, anche se utilmente discutibile per diversi disagi legati al contesto.

Tutto quello che devi fare è allenare il tuo sguardo a notare quei cambiamenti, una cosa che fai da sempre ma senza rendertene conto. In PNL la chiamiamo calibrazione ed è una abilità eccezionale da sviluppare.

Non solo, pare anche nel momento in cui le pupille del tuo interlocutore si aprono anche le tue si allarghino.

Come dimostra lo studio citato in questo articolo, anche il semplice guardare una foto a cui siano state “allargate digitalmente” le pupille al computer, ci fa allargare le pupille… e ci fa apprezzare maggiormente il soggetto della foto.

Un “fenomeno a specchio” che dimostra quanto possa essere fondato il detto con cui abbiamo iniziato il post (gli occhi specchio dell’anima). Nell’applicazione pratica è importante ricordare quindi, che puoi essere tu a favorire l’allargamento della pupilla.

E’ quindi da tenere a mente questo effetto sistemico presente in ogni aspetto non verbale…

…lascia che mi spieghi meglio. Se stiamo passeggiando insieme e chicchierando in modo appassionato avremmo entrambi una velocità simile. E’ un fenomeno che conosci molto bene con il rapport e con lo strumento del ricalco-guida per influenzarlo.

La gente tende ad imitarsi naturalmente mentre sta comunicando (anche quando non lo sa).   Così se stai valutando un segnale non verbale così sottile come la dilatazione delle pupille devi stare molto attento ad evitare di essere tu, quello emozionato.

E in pratica di essere l’autore inconsapevole di ciò che tenderesti ad attribuire alla persona che stai osservando.

Il solito “sguardo sistemico” necessario per studiare i sistemi biologici.  Infine ricorda di giocare con queste abilità, per questo ti ho proposto il giochino come fatto già in passato con i “3 bigliettini”.

Se hai la fortuna di poterlo sperimentare con più persone ti renderai conto che si diventa bravi velocemente. Semplicemente perché la gente non è abituata a notare certe cose e si stupisce facilmente di quanto siano sotto il loro naso 😉

Il gioco “della pupilla” come hai visto non è poi così facile quando cerchi di scoprire a cosa sta pensando chi ti sta di fronte. Per questo ho pensato di rispolverare un vecchio gioco che pensavo di aver postato in una ANL, ma a quanto pare non è così 😉

Questo gioco punta sulla calibrazione dei movimenti oculari della PNL:

Prendi tre pezzi di carta e sul primo scrivi “un quadro”, sul secondo “una canzone” e sul terzo “una sensazione dolorosa”. Poi chiedi ad un amico di sceglierne uno ma senza dirti quale. A questo punto chiedigli di “immaginare” che cosa ha scelto in modo che tu possa “leggergli nel pensiero”.

Se gli occhi vanno in alto sta pensando al quadro, se si muovono in modo orizzontale, sta pensando alla canzone, infine se si muovono in basso alla tua sinistra sta pensando alla sensazione dolorosa.

Non è matematico che funzioni così, alcune persone sono poco “leggibili” soprattutto se sanno che stai per “leggerle”.

Per questo ti consiglio di agire “in modo coperto” quando ci giochi per poi svelare il trucco. Se lo fai prima, come ho fatto molte volte, funziona molto meno.

Giocaci e poi dimenticatene, soprattutto con la dimensione delle pupille, è un’indizio troppo sottile da tenere a mente durante una conversazione importante.

Tienilo a mente, giocaci e poi…lascia che sia la qualità della relazione ad informarti sullo stato emotivo del tuo interlocutore.

E tu sei riuscito a notarlo? provai anche allo specchio, sperimentalo con una amico o con chi desideri…e fammi sapere cosa ne pensi lasciando un commento qui sotto.

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A presto
Genna

Ps. errata corrige…mentre descrivo come puoi giocare con questi concetti mi confondo ed inizio a dirti che “puoi utilizzarlo per capire se è un’esperienza positiva oppure una negativa”… ma in realtà lo scopo di questo esercizio è quello di notare se c’è una corrispondenza fra l’allargamento delle pupille e l’interesse. Quindi interessante oppure non interessante.