Ciao,
hai letto il post di giovedì su Woody Allen e Tony Soprano? beh… si parlava di assertività, cioè della capacità di far esigere i propri bisogni rispettando i bisogni altrui. Una bella dote non credi?
Se lo hai letto partirai avvantaggiato main caso tu non l’abbia fatto, evita di preoccuparti perché tra poco potrai ascoltare l’audio-newsletter di questa settimana.
L’esercizio che stai per ascoltare è tratto dal modeling della PNL, cioè dalla capacità innata degli esseri umani (e non solo) di apprendere mediante l’osservazione di un modello.
Hai ascoltato? guarda, la cosa più importante è che tu ci abbia, per lo meno, provato… magari scegliendo le due figure che rappresentano le due anime della assertività.
Come avrai notato non è un “esercizietto facile facile”..ma ti assicuro che con un pizzico di pratica diverrà semplice.La cosa più importante non è tanto che tu ti senta e ti veda nitidamente ecc…ecc… ma che inizi a vedere quali sono i comportamenti (contestualmente migliori) che puoi iniziare ad agire nella tua quotidianità.
Ecco la struttura dell’esercizio in 7 passi
1) I modelli: trova due modelli che rappresentino la passività positiva… nel mio caso ho utilizzato Woody Allen… tu puoi scegliere chi vuoi……Mentre per quello “attivo/aggressivo” ho scelto Tony soprano… un mafioso più che assertivo.
2) Analizza: come ti comporti in un senso e nell’altro…cioè prendi un pezzo di carta e nota in quali casi e…sopratutto “come” ti comporti quando sei più passivo e quando sei più aggressivo/attivo… e per ogni profilo scrivi 5 parole che descrivano il tuo comportamento.
3) Passivo: ora prendi il tuo modello passivo, immaginalo davanti a te… guarda ciò che vedresti, seni ciò che senti e percepisci ciò che percepiresti. Immagina di entrare dentro quella persona… e immagina proprio di essere lui…se ti è utile puoi immaginare di indossarlo.
E quando sei li dentro vedi cosa vedresti, ascolta cosa ascolteresti e sentiti proprio come se fossi dentro di lui…e quando senti la sensazione come molto intensa ancora in una parte del corpo. Il meglio è ancorare in una mano specifica.
4) Attivo: ora prendi il tuo modello attivo e immaginalo davanti a te…vedi quello che vedresti ascolta quello che ascolteresti e vedilo davanti a te..
Quando pensi di averlo visualizzato e provato per bene immagina di entrare dentro di lui… e nota come risolve le questioni, come risponde e immagina di entrare dentro di lui…anche qui puoi immaginare di indossarlo…e quando senti di essere entrato “nei suoi panni” ancora la sensazione in una mano opposta.
5) Collasso: vedi davanti a te le due rappresentazioni dei due tipi differenti di personalità… e collassa le ancore…cioè attivale entrambe contemporaneamente.
6) Ricalco nel futuro: immagina una situazione nel futuro in cui ti sarà necessario questo nuovo modo di comportarti. Fallo con due scene diverse, una situazione dove dovrai ottenere le cose con la la passività e una al contrario dove impunterai i piedi…
7) Testa: immagina una persona con cui di solito non riuscivi a far valere i tuoi bisogni… e guarda come ti senti ad intereagirci… molto meglio se lo fai dal vivo.
Bene, come avrai intuito non è un esercizio da 2 minuti ma una vera e propria “esercitazione pratica” Voglio continuare a ricordarti che in realtà, non stai inserendo nulla dentro di te, ma solo attivando quelle risorse che sono dentro ognuno di noi.
Attualmente sono sempre più convinto che la pratica della meditazione mindfulness possa farci diventare più assertivi. Allenare la nostra attenzione ha molti vantaggi che possono davvero aiutarci nella gestione delle emozioni e quindi della nostra assertività.
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A presto
Genna