Sai che cosa è il rapport? è una parola ingse Rlese che non significa altro che “rapporto” e che, in un qualche modo descrive quella situazione nella quale tu e altre persone siete in “sintonia”.

Il termine nasce con l’ipnosi (dal Francese raport) per poi essere modellato dalla PNL che ne ha fatto una vera e propria tecnica. Se conosci un po’ come funziona sai che questo è la parte fondamentale di ogni psicoterapia e di ogni “buona interazione”…

 

 

Hai ascoltato l’audio? il problema di chi si avvicina a queste tematiche è il credere che il rapport si possa generare in modo artificiale… e in parte è vero ma la vera arte non sta nel “forzare il processo” ma nel semplice “saper osservare” quando questo accade ed il saperlo gestire in quei frangenti, nel caso in cui questo venga a mancare.

Un po’ come farebbe un macchinista che controlla che il treno stia andando nella direzione giusta e alla velocità giusta…

La tecnica per creare rapport è chiamata “ricalco”, che significa “il sapersi mettere nei panni altrui” prendendo pezzi dell’esperienza del nostro interlocutore e”rimandandoglieli come se fossimo degli specchi”.

Come hai ascoltato il semplice esercizio è quello di notare quando questo accade spontaneamente … e ti assicuro che questo succede sempre, in ogni interazione umana anche solo per pochi secondi… come se si stesse danzando con il proprio interlocutore

Notare questa danza non è questione di tecnica ma di consapevolezza… di “sentire” quello che sta accadendo.

L’errore fondamentale che fanno tutti gli studenti di PNL è quello di credere che la semplice tecnica del “ricalco-guida” (poi parliamo anche di questa) sia qualcosa di meccanico per il quale… il ricalco causa il rapport… mentre è esattamente il contrario è il rapport a causare il fenomeno del ricalco.

 

Ma la relazione fra questi è circolare: imitare “pezzi della realtà altrui” ti porta a stabilire più rapport

 

Bandler dice, soprattutto nei suoi ultimi libri, “perchè perdere tanto tempo a ricalcare quando puoi ricalcare e subito dopo guidare”… e in effetti se quello che tu vuoi è influenzare l’altro per qualche minuto devi fare così.

Ma non puoi farlo con tutti, con i tuoi parenti con i tuoi amici e con le relazioni importanti della tua vita. Non puoi sempre guidare… altrimenti diventi un despota o un “pessimo leader”.

Bandler parla di questo nei contesti di persuasione ma non nelle relazioni importanti.

Questo non significa che gli esercizi di ricalco-guida siano inutili, anzi, servono proprio ad esercitarsi a sperimentare la sensazione di essere in rapport.

Oltre chiaramente a sviluppare la calibrazione e la capacità di guidare l’interlocutore. La “tecnica”deve essere vista come una sorta di impalcatura, ci sono impalcature stabili e meno stabili, penso che l’aggiunta al classico esercizio del ricalco- guida sia proprio questo.

La consapevolezza di quando sei in rapport…proprio quello che accade nella vita di tutti i giorni. Ma questa volta, invece di esserne in un qualche modo “vittima”, diventi un osservatore attivo.

In grado anche, magari attraverso la tecnica del ricalco-guida, di recuperare il rapport in caso si noti di averlo perso.

Esercizio principale di questa settimana è: prendi un diario o un quaderno e, quando arrivi a casa, annota ogni volta che “hai notato di essere, spontaneamente in rapport durante le interazioni quotidiane”.

Scoprendo come “tu entri in rapport” apprenderai meglio come sfruttare questo “stato di coscienza”.

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A presto
Genna