Ciao, se sei su questo blog probabilmente sai perché è bene rilassarsi e utilizzare tecniche di rilassamento nella vita di tutti i giorni.
La nostra società ricca di stimoli ci porta ad un accumulo di stress cronico che non si era mai visto nella storia e questo, come dimostrano migliaia di studi porta alla maggior parte delle malattie, sia organiche (lo stress è la causa principale di disturbi cardiovascolari) e sia inorganiche o mentali (lo stress porta verso i disturbi dell’umore, ansia, depressione e fobie).
Aggiungere alla propria vita una routine di rilassamento non solo previene questi disturbi ma sviluppa abilità mentali che vanno oltre il nostro “comune percepire”. Se hai letto Rilassamento Dinamico conoscerai la maggior parte delle tecniche che ti possono aiutare a raggiungere questi obiettivi.
Dentro ci avrai trovato un bel po’ di materiale che spazia dalla Dinamica Mentale alla autoipnosi per passare alla ingegneria degli stati di coscienza modificati. Insomma, per qualcuno, un po’ troppa roba!
Ed effettivamente sul lato pratico ha davvero ragione, perché raggiungere quello che chiamo nel libro “il Tuo Stato” è una questione di pratica intensa.
Allora sorge il dubbio: “ma se io leggo il tuo ebook e lo metto in pratica solo a pezzettini allora non funziona?”
Nonostante sia evidente che un “buon rilassamento” possa fare la differenza, indipendentemente dal metodo che utilizzi per raggiungerlo, la risposta migliore a questo quesito ci arriva dritta dritta da uno studio sperimentale. E questo studio è tutto italiano 😉
Gian Mauro Manzoni ed altri collaboratori italiani hanno svolto una meta analisi (cioè hanno preso dati derivati da altri studi scientifici) su quanto diversi metodi di rilassamento abbiano avuto effetto su persona ansiose.
I ricercatori si sono chiesti se “i metodi di rilassamento fossero realmente efficaci per ridurre l’ansia“… la risposta è stata positiva. Ma il risultato più interessante per te, che magari ti stai addentrando in questo mondo e sei nel pieno della “giungla dello sviluppo personale” a chiederti se sia meglio una tecnica dell’altra.
I ricercatori italiani hanno analizzato: il rilassamento progressivo di Jakobson (una tecnica che t’insegna a contrarre determinati gruppi muscolari per poi rilasciarli) – il Training Auotogeno – il rilassamento semplice ed infine la meditazione.
Su tutte queste discipline nessuna è dimostrata essere migliore dell’altra in modo significativo. Funzionano tutte!
Ormai nel web trovi un sacco di rilassamenti, da quello più noto che t’invito a scaricare dello Zio Hack (dal quale ho appreso la metodologia centrale del mio e-book) a quelli che puoi trovare sul mio blog, come “rilassarsi in 3 secondi e il metodo del rilassamento” (ecc. fai pure una ricerca qui sul blog per trovarne alltri… è zeppo ;))
Ognuno di questi tipi di rilassamento funzionano per stare meglio! Non si tratta di fare tutti i tipo “possibili” di rilassamento o di meditazione.
La cosa più importante è la tua esperienza soggettiva, e l’unico vero modo per sfruttarla è quello di prendere un metodo e di applicarlo, con costanza per almeno 2 mesi tutti i giorni.
Dopodiché avrai la visione chiara se quel certo metodo di rilassamento fa per te o meno. Quindi un approccio empirico e sperimentalista è utilissimo per scoprire cose è meglio per te, tuttavia solo questo non basta, è necessario – ma tranquillo solo ad un certo livello avanzato di sperimentazione – lo apprendere a riconoscere gli stati di coscienza attraverso i quali passi durante i tuoi esercizi.
Per cui, per essere davvero sintetici si può riassumere in questi punti un buon metodo di rilassamento: scegliere il metodo ed iniziare a sperimentarlo, se questo funziona farlo con costanza, questo ti porterà ad associarti a stati più rilassati (in pratica ti condizioni al rilassamento) ed infine sviluppare la capacità di riconoscere questi stati sia durante gli esercizi che durante la vita quotidiana.
Per cui, ora non hai più scuse, se senti che una buona pratica di rilassamento possa servirti è inutile stare lì a cercare “la migliore”. Scegline una e sperimentala seguendo i passi che ti ho appena detto… ti assicuro che la costanza in questa pratica, nel lungo periodo, ti darà risultati straordinari e ti darà “le chiavi per quell’aggeggio che hai fra le orecchie ma che raramente utilizziamo al meglio”.
A presto
Genna