Ciao,

svelare le bugie è uno dei temi principali di questo blog, infatti sono diverse le richieste di aiuto che mi arrivano in questo senso: c’è chi vuole sapere se il proprio partner lo tradisce e chi vuole imparare a scoprire i segreti dei propri amici e parenti. In entrambi questi casi allenarsi a scoprire le loro menzogne NON è salutare! infatti il punto non è tanto se sia giusto o meno apprendere come si svelano le bugie ma il “perché” di questa scelta.

Se infatti vuoi scoprirlo per evitare di essere truffato, allora le cose sono diverse…nella ANL di oggi scoprirai un “trucco” per rivelare le bugie di chi vuole, nella vita di tutti i giorni, rifilarti delle sole…

 

Hai ascoltato l’audio? dopo aver studiato e scritto molto su questo argomento ritengo di poterti dire con sicurezza due aspetti sullo svelare le menzogne: non è sempre utile farlo (come nel caso della mancanza di base di fiducia in un rapporto stretto, che sia amicale, parentale o di amore) e che, non esiste un metodo infallibile!

Tutti quei libri dove leggi: “se ti gratti il naso significa che” non stanno solo dicendo una bugia scientifica ma stanno utilizzando una distorsione cognitiva nota in PNL come “equivalenza complessa“. Per cui, una volta che ti sei chiesto se questa abilità che vuoi possedere (che in realtà possiedi già ma in modo inconscio) a cosa ti serve…

ed hai compreso che non si tratta, come negli esempi di mancanza di fiducia, ma solo di una raccolta d’informazioni utili allora la tua “ricerca della verità può avere inizio senza erronee fondamenta”. La situazione migliore per usare queste tecniche è sicuramente quella della negoziazione, quando pensiamo ci possano in un qualche modo fregare…

…ok a questo punto ti starai chiedendo “ma anche qui c’è una mancanza di fiducia”, bhe è vero ma in alcuni contesti una piccola “mancanza di fiducia” è necessaria. E, ancor di più è necessaria quando nella tua testa, in questi contesti, scatta il campanello di allarme. Se sei un vero appassionato di questo tipo di argomenti sai che esistono molti metodi per allenare…

diciamo fra virgolette l’inconscio…ad essere più sensibile a quello che gli altri ci stanno comunicando. Ecco, quando si accende quel tipo d’istinto è il momento di usare questa tecnica. L’esercizio che sto per mostrarti non è preso dagli anni di studi in psicologia (anche se ne è confermato) ma da una branca dell’intrattenimento a Psinel molto cara “il Mentalismo“.

I mentalisti devono poter disporre di tecniche raffinatissime per poter fare una bella figura sul palco e, questa tecnica ti permetterà di farla, se la utilizzerai in modo intelligente, e nei contesti appropriati.

Ecco l’esercizio da fare in coppia:

 

1) Calibrare: A chiede a B di elencargli 5 elementi che sono sicuramente presenti in uno spazio privato (casa, stanze, valige, cassetti, ecc.). Mentre B elenca gli oggetti A deve osservare attentamente il comportamento non verbale di B. Osservare le ricorrenze, cioè quei piccoli gesti che si ripetono (movimento degli occhi e della bocca, inclinazione del viso e del corpo, movimenti delle mani e delle gambe) ecc.

2) Inganno: a questo punto A chiede a B di elencare altri 5 oggetti, che siano diversi (che potrebbero anche trovarsi in zone diverse) ma d’inserire, all’interno del quintetto un oggetto che in realtà non è in quel luogo. B deve in qualche modo cercare di ingannare A e di non dirgli quale sarà l’oggetto inventato.

3) Svelamento: se A ha osservato bene il non verbale di B, con molta probabilità noterà la differenza nel non verbale di B quando sta per dire l’oggetto inesistente. Se questo viene ben fatto, A sarà in grado di prevedere quale sarà l’oggetto inventato, ancora prima che venga menzionato. Perché il non verbale è più legato alla processazione della “menzogna” piuttosto che a dire la bugia stessa.

4) Generalizza: ora ti sarà chiaro che, per utilizzare e generalizzare questo “giochino alla realtà” è necessario sviluppare due tipi di abilità, quella di fare domande giuste, cioè che occupino realmente il pensiero dell’interlocutore e quella di saper osservare con attenzione le differenze fra quando dice cose “certamente vere” a quando dice le bugie. Se vuoi usarlo nella realtà fallo esattamente come ti ho mostrato nel mio esempio, utilizza i truismi dello yes set per avere risposte non verbali e metti a proprio agio chi ti sta di fronte, per poi metterlo un secondo dopo in leggera agitazione con la tua domanda rivelatrice.

Come avrai intuito smascherare le bugie non è cosa facile! se lo fosse avremmo forse meno false testimonianze e più “veri criminali in carcere”… invece, nonostante vi siano dei sistemi ultra complessi da utilizzare raramente questi vengono presi seriamente dalle giurie. Chi mente per professione è in grado di fregare anche il più scaltro degli “indagatori della cavolata”… soprattutto se si entra nel loro campo.

Tuttavia se ci si basa su di una ricerca per “differenze” e si agisce in modo soft e non accusatorio – ripeto con una giusta causa alle spalle – la cosa diventa più facile da attuare. Per cui, allenati e poi fammi sapere quali truffe hai sventato;)

A presto
Genna