Ciao,

ti sei mai chiesto se è vero che “lontano dagli occhi è lontano dal cuore?”.

E’ noto che nelle relazioni la distanza influisce parecchio… ma sugli oggetti che ci circondano ha qualche effetto?

Pare proprio che sul cibo abbia un grande effetto,come dimostrano una serie di interessanti esperimenti fatti posizionando “qua e la” in un ufficio dei cioccolatini.

In pratica chi li aveva a portata di mano ne mangiava molti di più… anche se la questione era di pochi metri.

In una serie di ingegnosi studi Painter J.E, Wanisk B.e Higgelke hanno testato la correlazione fra appetito e distanza dal cibo …o meglio “visibilità del cibo”.

Vi erano due posizioni per i cioccolatini, o sulle scrivanie degli impiegati o su un tavolino a soli 2 metri di distanza.

Chi aveva i cioccolatini a portata di mano ne mangiava 6 in più al giorno, rispetto a chi li aveva a pochi metri. (poveri impiegati senza cioccolatini sulla scrivania, spero glielo abbiano riferito o si saranno sentiti esclusi).

Non solo, ecco perché “lontano dagli occhi”, perché vi erano altre due condizioni. I cioccolatini potevano infatti essere o dentro un recipiente opaco o dentro uno trasparente.

Chi aveva sotto gli occhi il “vaso trasparente” ha consumato il 46% in più di cioccolatini… statistica davvero impressionante. Uno studio simile dimostra che anche la disponibilità del bene è deleteria per tenere il regime alimentare sotto controllo.

Chandon P. e Wansink B. hanno rifornito alcune case di pasti pronti. Ad un gruppo ne hanno dati però di più ed hanno notato che, questi…cioè quelli che ne avevano in abbondanza tendevano a consumarli molto più velocemente. E di conseguenza mangiavano quasi il doppio di chi, invece ne aveva molti meno.

Con questo citato nel nuovo libro di Richard Wiseman il ricercatore ci da una dritta interessante su come sia possibile, modificando leggermente le nostre abitudini mangiare di meno. Ricordi gli studi sul cibo e sulle quantità?

I fattori psicologici che ci portano a mangiare di più sono spesso più incisivi del regime alimentare che ci viene “imposto” dal nutrizionista. Lo so che ho”scoperto l’acqua calda” ma molti non si rendono conto di quanto la mente possa influire su questi risultati.

Qualche anno fa una simpatica signora ha richiesto lamia consulenza per migliorare la sua motivazione in vista di una dieta. La signora ne aveva provate di tutti i colori, ma alla fine, su consiglio di un’amica si era rivolta a me.

Durante la primo incontro viene fuori che è il pane il suo tallone d’Achille… e allora le chiedo di raccontarmi per filo e per segno come funzionava l’approvviginamento del pane. Lei mi racconta che passava un addetto del forno a portarle il pane fresco direttamente in casa e che lo appoggiava sul tavolo in cucina…

…”capisce…dalle 9e30 in poi ho un profumo irresistibile di pane fresco in casa”, mi racconta con laquolina alla bocca. Allora, prima di darle qualche consiglio praticole faccio fare qualche “piccolo esercizio” e poi le dico:”provi semplicemente a spostare il pane o ad andarselo a prendere da sola”.

Torna la settimana successiva e mi racconta che lo “stratagemma” stava funzionando. Mi dice che erano anni che non mangiava così poco pane… è chiaro che poi i nostri incontri non si sono fermati li e che il”trucco del pane SOLO aiutato”…ma che aiuto? enorme!

Concludendo: “lontano dagli occhi e lontano dal cuore”sembra essere un proverbio valido non solo in campo relazionale ma anche in quello “alimentare”.

Se sei un”golosone come me”, sposta il cibo lontano dalla tua scrivania ed evita di fare scorte di “schifezze”. Anche se detto proprio nel periodo natalizio mi sembra quasi di bestemmiare!

A presto
Genna