Ciao, quanto ci influenzano le altre persone? Dai nostri amici ai gruppi di cui facciamo parte, sembra che le persone intorno a noi abbiano un potere davvero grande sulle nostre azioni e sui nostri pensieri.
Questo fenomeno è sotto gli occhi del genere umano da quando si è formato, dalle popolazioni tribali alla Polis greca.
Da sempre sappiamo che gli altri possono avere un forte ascendente su di noi. In questa ANL parliamo di questi sottili meccanismi di influenza sociale…
Sei riuscito ad ascoltarlo? Come hai sentitoci sono numerosi studi che mostrano come ci facciamo influenzare dagli altri. Da quello più datato ed incredibile di Asch, di cui ti ho parlato molto tempo fa su Psinel, agli studi di Lewin su come aiutare gli Stati Uniti a risparmiare durante la II guerra mondiale.Nonostante siano trascorsi 60 anni da quegli studi, restano più che attuali.
Questi studi, e molti altri, ci hanno mostrato quanto l’essere umano tenda ad uniformarsi alle opinioni altrui, anche quando queste sono assurde. Molti chiamano questo tipo di interazione “pressione di gruppo” e non a torto, visto che è proprio questa a far si che i soggetti di Asch distorgano la realtà in un modo più che incredibile pur di non essere visti come “diversi”.
Questo prende in causa molti fenomeni chela psicologia ha studiato negli anni, come il fenomeno dei “gruppi minimi di Hari Tajfel“.Questo studioso, anche lui datato, prendeva le persone e le suddivideva in gruppetti che si differenziavano per una piccola “inezia”,come ad esempio l’iniziale del nome. Poi li coinvolgeva in giochi di squadra dove contrapponeva di diversi gruppi.
Tajfel si rese conto che questi “gruppi minimi”(perché distinti da una minima variabile) tendevano a creare uno spirito di gruppo che andava oltre la conoscenza informale e asettica del laboratorio. Per la durata dello studio questi gruppi si fronteggiavano come se fossero davvero appartenenti a gruppi diversi, fino a perdere dei soldi per favorire il proprio gruppo e sfavorire l’altro gruppo.
Questo fenomeno è conosciuto in psicologia come “in-group ed out-group” cioè “noi e loro”.Ci dimostra in pratica quanto una semplice distinzione possa avere una influenza sociale.Con questi meccanismi gli psicologi sociali hanno cercato di spiegare il razzismo ed il pregiudizio. Meccanismi che da sempre hanno influenzato la nostra società e non solo la nostra.
Oggi gli psicologi, assodati quest processi, si sono lanciati su la domanda seguente: “ok, ora che sappiamo quanto ci influenziamo è possibile estinguere questa influenza?” e da anni si studiano cose nobili come trovare il modo di livellare il pregiudizio e cose di questo tipo. Recentemente un gruppo di ricercatori cinesi si è soffermato sulla durata di questa influenza…
…chiedendo ai partecipanti al loro studio di valutare l’attrattività di alcune persone ritratte in foto. Ad alcuni soggetti venivano forniti dei dati su come valutare questa”attrattività” (condizione di influenza) e ad altre non veniva mostrato nulla. Come era da aspettarsi, le valutazioni dei primi erano notevolmente influenzate dalle “linee guida”per valutare l’attrattività delle immagini.
Lo studio durava diversi giorni con follow-up(controlli) dopo una settimana e dopo 3 mesi.Nelle ore successive all’esperimento i soggetti che erano stati influenzati continuavano ad avere un giudizio viziato, ma questo non aveva vita lunga, perché dopo solo 3 giorni i soggetti dimenticavano (estinguevano) l’effetto della influenza ricevuta. Questi studi sono stati approfonditi anche fuori dai laboratori…
…ed in pratica sembra che dopo solo 3 giorni siamo in grado di “scrollarci di dosso” un po’di influenza sociale. Ecco come farlo ancora meglio:
1) Medita: e che te lo dico a fare…ormai dovresti sapere quali sono i meccanismi della meditazionee quando possano influire anche su come ti rapporti con gli altri. Meditando diventi in grado di disidentificarti dalle idee delle altre persone, oltre che dalle tue, e questo ti permette di avere una visione più nitida delle cose.
Ma non solo, meditare migliora la tua capacità di gestire le emozioni, altro aspetto che gli altri usano per influenzarci ed infine ti permette anche di conoscerti meglio e quindi di sapere con maggiore chiarezza che cosa vuoi…
2) Che cosa vuoi?: Infatti questo secondo punto è molto importante. Chi sa che cosa vuole difficilmente si farà influenzare dagli altri. Questo non significa che sia impossibile farlo o che sapendo cosa si vuole si possa diventare immuni a tutto, ma significa che chi ha ben chiaro dove sta andando si non si farà fuorviare troppo facilmente.
3) Fai una vacanza: come dimostra quello studio, se senti una forte influenza sociale stacca per almeno 3 giorni, questo ti aiuterà a liberarti un po’ da questo effetto. Forse non a caso molti ritiri di meditazione durano un minimo di 3 giorni…ed è qualcosa che tu puoi fare da solo, magari con gli amici o con il tuo partner…prenditi qualche giorno per staccare.
4) Conosci te stesso: il primo ed il secondo punto non sono altro che abbreviazioni tecniche del famoso detto “conosci te stesso”. Ne abbiamo parlato più volte di come fare…ed è evidente che chi si conosce bene sarà più in grado di “essere fedele a se stesso”piuttosto che farsi trascinare qui e la come una banderuola dal vento dell’influenza dei pari. Questo ti aiuta a diventare, come si dice oggi…
5) Più assertivo: cioè maggiormente in grado di far valere i tuoi diritti senza calpestare quelli degli altri. Una cosa che puoi fare è notare quali sono gli ambiti in cui ti senti maggiormente influenzato socialmente ed iniziare a sfidarli, magari dicendo di NO ad un tuo parente al quale tendi a dire sempre di si o ad un tuo collega.
Come sempre clicca sui link che vedi e verrai diretto a risorse utili pubblicate tempo fa. Come ti raccontavo nel podcast, eliminare del tutto l’influenza sociale è praticamente impossibile. Anzi, un modo c’è, fare “una vita ascetica” mala cosa mi sembra un tantino estrema…no? 🙂
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A presto
Genna