Per anni su questo blog di ho parlato ti PNL perché è stata la prima psico-tecnologia che sono stato in grado di “padroneggiare”. Nel post di oggi voglio mostrati qualcosa che potrebbe farti strabuzzare gli occhi, cioè che le basi della PNL (cioè i terapeuti che sono stati modellati) sono molto più interessanti e spesso più utili della PNL stessa 😉
Quando si parla di “basi di una teoria” si fa riferimento alla sua epistemologia, cioè delle sue origini e delle sue fondamenta teoriche. La PNL non ha un terreno solido perché la sua epistemologia è confusa, tuttavia il gruppo Meta (il primo gruppo di piennellisti) ha da sempre dichiarato apertamente di aver tratto i loro esercizi dai “terapeuti più efficaci” di quel periodo…
…in questi anni ho studiato in modo approfondito Milton Erickson, del quale ti ho già parlato fin troppo ed anche il lavoro di Fritz Perls, di cui invece ti ho parlato poco. Di Virginia Satir ho visto qualche video e letto solo un libro, per cui non ne so molto. Ma ti basta prendere anche solo uno di questi geni per scoprire quasi da subito da dove arriva il magico modo d’interagire della PNL.
Basta guardare come parlava e rispondeva Fritz Perls per rivedere l’atteggiamento con cui sia Bandler che Grinder conducevano i loro primi seminari. Allo stesso modo ti “basta studiare:”Teoria e pratica della Gestalt” per renderti conto della differenza fra: quelle che vengono comunemente chiamate “basi della PNL” e quelle che sono realmente le sue premesse teoriche…
…in altre parole, leggendo quel libro ti rendi più che conto della genialità degli autori e di come sono giunti ai loro “esperimenti” e a quel tipo di atteggimento. Non lo hanno fatto perché era il”modo giusto di comunicare” come potrebbero pensare gli appassionati della PNL ma perché dietro c’è un profondo studio psicologico e soprattutto filosofico. Lo so che può sembrare strano ma così è…almeno per Perls…
…infatti Perls è un europeo emigrato negli USA e con se porta tutta la cultura europea. Infatti il libro che ho citato è pesante, soprattutto nella sua versione moderna dove Goodman (colui che ha preso i frammenti di Perls) ha voluto invertire le due parti originali. Che iniziavano con una serie di tecniche identiche a quelle della PNL ma per motivi “epistemologici” l’autore ha voluto iniziare dalla teoria…rendendo il libro davvero ermetico.
Comunque sia in quel libro ci trovi moltissimedi quelle idee che più tardi veranno chiamate“PNL”. Lo stesso puoi farlo studiando Erickson ma qui ci trovi molto più sensazionalismo, un po’ perché Erickson, pur facendo parte di una famiglia di immigrati, è nato e cresciuto in America. Quindi meno teorico e molto più pragmatico, come forse saprai Erickson ci ha lasciato un sacco di aneddoti e di casi clinici.
Se hai studiato un po’ di materiale di Erickson non ti sarà sfuggito che gli autori della PNL (soprattutto Bandler) non hanno solo preso la tecnica ma anche gli aneddoti di Erickson. Elo hanno descritto un po’ come un mago, che viste le sue sfortune e le sue doti riesce a fare cose al limite del paranormale. Ed in parte è un po’ vero; le capacità cliniche di Erickson non sono aneddoti ma puoi vederle nei video e leggerle fra gli scritti dei testimoni.
Tuttavia se si studiano le Opere di Erickson,altri super mattonazzi anche molto noiosi ;-)si capisce chiaramente che Milton non è “nato imparato” ma ci è arrivato con una miriade di ore di pratica e di studio. E ciò che la PNL ha preso da lui è soltanto una parte di tutto ciò che faceva…e tornando alla gestalt, da “una sola parte difficilmente si evince il tutto”…
…”Si basta assaggiare il pezzo di un melone per capire se il melone è buono” ma prima di raggiungere questa capacità devi averne mangiati di meloni 😉 Non solo, se sei un vero esperto devi riconoscere che da quei sapori si percepisce la qualità del terreno, se hanno preso più o meno pioggia ecc. Tutta una serie di qualità che si apprendono solo con pratica ma anche studio!
Così, restando in metafora “chi s’imbatte nella PNL scopre un pezzo di melone molto buono e saporito. Questo a volte, ancora prima di aver assaggiato davvero altri pezzi di melone”. Ciò che è successo a me è proprio questo, ho per così dire assaggiato la PNL e mi è piaciuta a tal punto da iniziare a cercare altri “pezzi di questo melone” per scoprire che questi erano molto più gustosi e saporiti dei primi…
…ed anzi, che questi “bocconi approfonditi” mi hanno portato a scoprire tutte le sfumature degli assaggi precedenti. E assaggia oggi ed assaggia domani ho iniziato a distinguere per bene questi sapori e a comprendere che alcuni di questi,senza il giusto accompagnamento, sanno davvero di poco. Se come me hai iniziato il tuo viaggio nella crescita personale con la PNL…
… e come me hai constato i loro limiti evita discoraggiarti e dai un’occhiata alle vere fonti diquel sapere. Le fonti ufficiali come i lavori di Erickson, Perls e Satir, ed anche quelle meno ufficiali come gli studi del MRI di Palo Alto e tutte le sue derivazioni. Facendolo ti renderai facilmente conto che le “basi della PNL” sono molto più interessanti della PNL stessa o in altre parole…scopri quanto è profonda la tana del bian coniglio 😉
Non mi credi? vuoi le prove? mmm difficile, però posso tentare…torna a trovarmi presto!
Sei appassionato di PNL? l’hai conosciuta solo qualche mese fa? allora mi dispiace mostrarti quanta strada hai ancora da fare, se invece sei uno che ne ha masticata tanta o addirittura troppa,allora magari storcerai il naso a leggere questo post delirante. Se così fosse, lasciami un commento e fammi sapere le tue opinioni…
Piccolo aggiornamento:
Attualmente sono convinto che la PNL abbia raccolto molte teorie interessanti ma che, basandosi sul primo modello cognitivista, si sia completamente persa “la terza generazione cognitiva”.
Ad oggi penso che la PNL potrebbe essere definita come uno strumento di defusione cognitiva, più che come una “modifica degli schemi mentali”.
…a presto
Genna