Ciao,
stai partendo per le vacanze? ti piacerebbe farle durare di più? e a chi non piacerebbe.
Magari sei già tornato oppure non ci andrai tranquillo il tema delle vacanze è un pretesto per mostrarti una delle abilità psicologiche che più mi stanno a cuore, la presenza… e attraverso lo stare nel momento presente godersi di più le vacanze ed anche i giorni che le precedono…anzi questi diventano fondamentali per gli esercizi della 31° puntata del podcast…
Sei riuscito ad ascoltarlo? bene, tutto inizia con un dato interessante, i nostri centri del piacere si caricano quando stiamo per fare qualcosa di piacevole (anche solo immaginandola) e non appena hanno a disposizione “l’oggetto del piacere”, iniziano subito a scaricarsi. Ecco perché più programmi qualcosa e meno ti diverti, non è solo questione di novità o di imprevisti…
…è un meccanismo evolutivo del cervello. Sedevi pensare a soddisfare i tuoi bisogni primari ti serve un meccanismo motivazionale che ti aiuti a raggiungerli… in altre parole, una volta che hai catturato la preda, la cucini e la mangi l’istinto della caccia lentamente si spegne. Con l’esaudirsi del bisogno pressante, mangiare, si assopisce lentamente anche l’appetito e prima di questo, il piacere legato al cercare cibo.
La stessa cosa capita con le vacanze, ne senti il bisogno e non vedi l’ora che arrivino e poi non appena iniziano… inizia lentamente a sparire quella “carica dei centri del piacere“! Lo so che sembra assurdo ma funzioniamo davvero in questo modo. Attenzione non sto dicendo che tutte le vacanze desiderate fanno schifo,ma solo che esiste questo meccanismo e scommetto che l’hai provato anche tu.
Se a questo meccanismo fisiologico uniamo la percezione soggettiva dello scorre del tempo allora la “frittata è fatta”. Più si avvicinano l’oggetto del desiderio e più il tempo sembra scorrere lentamente, perché entra in gioco un meccanismo agrodolce. Dove da un lato ti stai caricando di piacere e dall’altro devi ancora aspettare qualche tempo prima di soddisfare il tuo bisogno…
…ed il tempo si ferma, come quando da bambini aspettavamo il suono della campanella dell’ultima ora di scuola, prima dell’estate infinita che si poteva trascorrere quando ero bambino. Se hai più di 30 anni sai a cosa mi riferisco 🙂 Così la”gestalt” (la forma completa) delle ferie in alcuni casi inizia a sembrare una roba del genere:
Carica perché le ferie devono ancora arrivare (l’oggetto del piacere non è ancora a portata di mano) “dolore” = tempo rallentato… inizio delle ferie,massimo piacere psicologico ma caduta di quello fisiologico (il nucleo di accumbens si scarica). Questo porta alla ricerca di un piacere extra che può diventare ancora più stancante del semplice godersi il fatto di essere in vacanza.
Ed è proprio questo il succo di questo podcast imparare a godersi la vacanza, semplicemente il fatto di poter avere tempo libero. Il modo che ti consiglio ovviamente è quello della presenza,perché in questo modo puoi scattare come delle”fotografie mentali” delle tue vacanze. Non nel senso che devi ricordarti i dettagli di ciò che vedi e percepisci, ma nel senso di entrare così tanto nel presente da goderti più pienamente i momenti piacevoli.
Torniamo un attimo alla fame. Se hai appetito ed inizi a mangiare, e magari lo fai guardando la tv in modo distratto, cosa succede? si a volte non ci si accorge nemmeno di aver mangiato. E’ la stessa cosa che capita con le vacanze e con tutte le cose piacevoli che ci accadono. Se invece ti fermi ed inizi a mangiare in modo consapevole come sarà la tua percezione del tempo? come ricorderai quella situazione? è questo ciò che intendo con “fotografia delle tue vacanze”.
Se mi segui da un po’ sai che quella che ho appena descritto si chiama anche “meditazione del cibo” (la trovi qui). E forse sai anche che fa parte di un tipo particolare di meditazione che ti aiuta a portare lo”stato di presenza” in ogni attività del quotidiano,le meditazioni informali. Ecco cosa puoi fare per ovviare l’effetto scarica di piacere e godendoti il momento presente… se hai ascoltato il podcast sai che devi farlo per tutto l’arco dell’evento…
…da quando “tutto deve ancora iniziare“, mentre magari sei a lavoro come faccio io, sino al termine dell’esperienza. Ti assicuro che questo può fare una grande differenza, soprattutto se ti sei riconosciuto molto nella descrizione che ho fatto prima. Mentre ti scrivo mi mancano ancora 2 giorni di lavoro e cercherò di essere il più presente possibile e di allontanare l’idea delle vacanze. Se hai sentito l’audio sai anche il perché…
…ma quando tu leggerai queste parole io sarò in viaggio verso la Liguria (Alassio:)) per cui sono certo mi perdonerai se non rispondo subito ai tuoi gentilissimi commenti 🙂 Fammi sapere che cosa ne pensi e prova a fare gli esercizi in vacanza se puoi…e facci sapere come è andata.
A presto
Genna