Ciao,

se mi segui da un po’ di tempo sai che “mi sono dato alla meditazione” e che da circa tre anni ti rompo le scatole affinché anche tu, appassionato di crescita personale e di psicologia ti cimenti insieme a me in questa fruttuosa disciplina.

Molti vedono la meditazione di consapevolezza o mindfulness come una via per vedere ciò che c’è realmente e distinguerlo dal nostro modo normale di pensare…

…nel post delirio di oggi voglio parlarti di questi livelli differenti di percezione durante la pratica di meditazione.

Tranquillo anche se non mediti sono certo che questo delirio potrà chiarirti un bel po’ di “quesiti psicologici”. Come ti ho già raccontato in uno scorso delirio quando parlodi realtà di primo ordine non mi riferisco alla“realtà tout court” cioè alla realtà oggettiva dei fatti, anche se il concetto è molto simile…

…ma mi riferisco al primo canale in entrata da cui percepisci quella realtà, in altre parole alla tua percezione sensoriale della realtà. Quella che per noi è oggettiva ma che per un qualche altro essere vivente, che magari vede meno o vede di più non può essere considerata diciamo così “oggettivamente” visto che i nostri stessi organi di senso sono limitati ad una sola porzione del mondo.

In ogni pratica di consapevolezza portare la tua attenzione alla realtà 1 invece che ai tuoi pensieri ed opinioni, realtà 2…è la base.

In altre parole tutta la meditazione potrebbe essere riassunta in questo concetto: poni attenzione alla realtà 1 e poni sempre meno attenzione alla “realtà 2”. Ed ogni volta che ti distrai torna nella realtà di primo livello senza giudicarti e restando nel qui e ora…

…si perché esistono realtà di primo livello che possono riferirsi anche al passato, per questo è necessario ricordare di tornare nel presente.

In questo delirio voglio sostituire il termine di realtà 1 con “realtà sensoriale” cioè quel tipo di percezione che arriva per prima. Lo so lo so che a livello neuroscientifico le cose non stanno proprio così ma prendila coma una utile metafora.

Se come me ti cimenti nella meditazione di certo ti sarà capitato un fenomeno particolare, mentre fai (ad esempio) un bodyscan e magari stai esplorando le tue mani, inizi a visualizzarle. Ti è mai capitato? In altre parole invece di sentire la sensazione delle mani (realtà sensoriale)vedi la rappresentazione visiva della tua mano.Oppure ancora più facile da notare, mentre conti i tuoi respiri, vedi i numeri.

Questo livello di percezione è secondo me di livello superiore e potremmo chiamarla realtà rappresentazionale. È una specie di feedback che il cervello ci manda mentre esploriamo una parte del nostro corpo. Si tratta di qualcosa che si trova nel presente, che a volte non ha nessun giudizio e quindi ci sembra di fare le cose per bene, ma ci troviamo ad un livello più alto di astrazione…

…per cui per quanto mi riguarda a meno che ciò che stai facendo non richieda di visualizzare non stai facendo la pratica di consapevolezza.Cioè non stai più meditando o meglio lo stai facendo ma ad un livello diverso. Infine c’è il terzo livello che viene guarda caso subito dopo quello rappresentazionale, cioè il livello del pensiero, le parole che ti dici dentro, il famoso dialogo interiore.

Anche questo chiaramente può avere natura rappresentazionale, quando di limita a commentare ciò che stiamo facendo. “Bene, adesso porto lamia attenzione sul pollice e…” Oppure può avere un carattere di “sega mentale”. Cioè descriverci un nostro giudizio o una convinzione ecc. In realtà lo stesso può accadere per gli altri sistemi rappresentazionali ma la ricerca…

…la ricerca in psicologia ci dice che il dialogo interno è forse fra i più fetenti di questi sistemi.Ovviamente non includo i flash visivi che possono avere alcune persone traumatizzate. Quindi parlando per far comprendere bene questa differenza l’unico vero modo è sperimentarla,anche se ti capita tutti i giorni. E per farlo mi è utile immaginare gli organi di senso con una entrata ed una uscita.

In altre parole sei nel primo livello e quindi stai meditando quando sei semplicemente nel canale di entrata dei sensi. Quando questo però manda il suo feedback (la rappresentazione) allora ti trovi ad un secondo livello di attenzione ed anche di astrazione mentale. Più “astrai” come ti dicevo in un post sui livelli di dissociazione e più ti perdi nei concetti ed abbandoni il contatto “con la realtà”.

Detto in altre parole più sei lontano dal primo di questi 3 livelli e più sei pronto a credere alle cose che ti racconti. Tu mi dirai: “e questo delirio a cosa mi serve?”… Lo scoprirai nella ANL della prossima settimana dove ti mostrerò come mettere in pratica questi concetti. Ti avvisò si tratta di mie osservazioni nate dalla clinica e dalla mia esperienza come meditante…per cui non le troverai da nessun altra parte.

Se hai qualche domanda scrivila qui sotto o mandamela in privato e ti risponderò nella ANL…mi raccomando clicca su mi piace ed aiutami a rendere visibile questo post.

A presto
Genna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.