Ciao,

hai un account su facebook? e per caso lo ha anche il tuo partner? allora questo post è per te… a parte gli scherzi oggi voglio parlarti di una questione molto importante, del rapporto fra l’utilizzo dei social media e le relazioni di coppia. Non si tratta di uno studio ma della mia esperienza personale, che scommetto in un qualche modo rispecchierà anche la tua.

 

 

Allora il tuo partner ha un account su uno dei tanti social media. Se siete “amici” (cioè in contatto) di certo tu puoi vedere tutti i suoi movimenti online. Così, da quando esistono questi mezzi di comunicazione, ho sempre più persone che nel mio studio mi dicono cose del genere: “insomma lui è uno str… perché ogni volta che lei (la mia morosa) mette una foto, ci mette subito mi piace”.

Così nel tempo “dei rapporti 2.0” sembrache basti un semplice “mi piace” a farscattare gelosie e pensieri strani sullerelazioni. Ed effettivamente chi non alzerebbe le antenne se un giorno trovasse il profilo del proprio partner “zeppo di mi piace” da parte di un “bel tipo/a” che noi non conosciamo?

Questi fenomeni di “gelosia” esistono da sempre, solo che un tempo erano relegati all’ambito degli sguardi, degli sfioramenti,ecc. Ora potresti pensare che solo chi è molto geloso può mettersi li e rovinarsi la giornata (se non l’esistenza) guardando il profilo del proprio partner…chiaramente i “gelosi” sono in prima linea ma non sono gli unici.

Scrivo infatti questo post per puntare il dito sul fatto che, sempre più persone, che non sono affatto definibili come “gelose” iniziano a soffrire a causa dei social. Il momento più brutto è quando si viene lasciati o quando ci sono delle storie poco “sicure”, dove uno magari si “prende bene” e l’altro no. Insomma roba di tutti i giorni, che però nei social può acquisire una brutta “tinta”.

Infatti sono sempre più convinto che usare facebook, durante quei momenti di debolezza aumenti il nostro “eventuale dolore”. Non è come mettersi li e guadare un album di foto vecchie, dove magari ci sono i momenti belli passati con il partner. Ma è come diventare una mosca ed iniziare a seguire il partner…e come sanno da anni i lettori di psinel,”il controllo ti controlla”.

Questa è una frase che ogni gelosone dovrebbe stamparsi in mente (“io l’ho  fatto e mi ha fatto molto bene, oltre la meditazione che poi ha disattivato quasi del tutto la mia gelosia). Più inizi a controllare “le mosse di una persona”e più rischi di entrare in un circolo di “seghe mentali” o tecnicamente: di interpretazioni soggettive della situazione…

…ed il nostro cervello è un vero maestro nel torturarci. “Chissà se quello li che mette imi piace le ha scritto in privato…mah e chissà se non si sono già conosciuti”… insomma l’enorme opportunità di contatto che ci viene offerta dai social media è (come tutte le cose molto potenti) pericolosa. Per questo va usata con grano salis, evitando di usarlo per fare gli “stalkers virtuali”.

Lo so, queste sono considerazioni banali per chi come me non ci passa troppo tempo oppure li utilizza per lavoro. Però per tutte le altre persone, che magari pensano di tutelarsi controllando il proprio partner attraverso questi mezzi informatici…arrendetevi! Se il vostro partner vuole tradirvi potrà farlo in 100 modi diversi, controllarlo non serve, anzi…

…come sanno i gelosi (come me) si tratta della classica profezia che si auto avvera. Dove più cerchi un amante e più induci il tuo partner a volerne uno…perché le hai rotto talmente tanto le palle “con sta storia dei mi piace” che ad un certo punto inizia a crederci anche lei. Ti assicuro che non esagero affatto;)

Rimedio? Evita di controllare l’account difacebook del tuo partner, soprattutto se lecose fra di voi non vanno bene. Anzi potreiinventare una regoletta su due piedi cheperò spiega bene le cose: “Meno le cosevanno bene fra te ed il tuo partner e menodevi guardare i suoi vari social”…

…ovviamente questo non conta sei sposato e vuoi separarti e cerchi “indizi di infedeltà”. Forse però, per evitarti l’enorme stress che può causare il “controllo che controlla sul web”…chiama un investigatore privato che fai molto prima e lascia stare i social. Ci sono troppe poche informazioni che abbiano a che fare con “le persone”

…non puoi vedere lo sguardo del tuo partner quando vede “quel mi piace” che è, se ci pensi, la cosa più importante. Non puoi basarti sui semplici “indizi”, altrimenti arriva la stessa”patologia” che investe gli appassionati di linguaggio non verbale. Insomma lascia perdere i social, il che non significa non usarli. Puoi continuare ad usare facebook tenendo a basa la curiosità…

…abbandonarli completamente per qualcuno è impossibile (come me che “ci lavoro”) per cui in questo caso, usalo solo come strumento di lavoro o come un bel modo per organizzare le serate con gli amici (anche se ormai il caro whatsapp lo ha quasi sostituito, che è guarda caso sempre di Zuckerberg). Insomma siamo alle solite, le nuove tecnologie sono una vera manna dal cielo!

Oggi in pochi secondi invii email, mandi foto,condividi momenti della vita, leggi psienl ;-)Però allo stesso tempo dobbiamo fare le cose per gradi, siamo stati investiti da questo mondo. E’ probabilmente la rivoluzione piùgrande che ci sia mai stata nella storiadell’umanità. “Quindi Genna come maneggiarla, una cosa così potente?”

Sapendo che è potente! Vedilo come unasorta di “amplificatore”. Tutto quello che faisopra viene amplificato, la tua personalità siespande e con essa (purtroppo) anche tutti isuoi difetti. Inizia a prendere consapevolezzadi questo fenomeni di “amplificazione” ognivolta che sei sul web. Anche mentre leggi lemie parole, che sembrano aver fatto benead un sacco di persone…

…proprio perché il web le ha amplificate :)E’ un argomento molto interessante e so chemolti “ci stanno pensando”…e tu cosa ne pensi? lascia un commento qui sotto eclicca su mi piace, aiutami a far crescere il blog.

A presto
Genna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.