Ciao,
ti piacerebbe scoprire come riconoscere quando una persona sta mentendo? diventare un vero e proprio “lie detector”? una vera macchina della verità? allora la 55° puntata del podcast è per te! Che tu sia un esperto del settore o un neofita appassionato, in questa puntata scoprirai alcuni consigli su come approcciare lo “studio delle bugie”…clicca qui sotto per ascoltare:
Sei riuscito ad ascoltarlo? Si tratta di consigli che ho preso dalla mia personale esperienza e che credo, senza falsa modestia, che possano davvero aiutare chi desidera padroneggiare questo genere di abilità psicologiche. Ho deciso di registrare questo podcast perché mi è stato recentemente chiesto di scrivere un decalogo per il Mattino di Padova.
NB (Nel post sul giornale leggerai “scoperta di un padovano” purtroppo non è vero, nel senso che ho semplicemente raccolto gli studi che altre persone hanno fatto, sulle menzogne e non ho inventato nulla… in quel campo…spero che cambino il titolo.
Così ho colto la palla al balzo ed ho pensato di condividere con te questi consigli proprio sulle “bugie”. E questa volta non per mostrarti come si “smascherano i bugiardi” ma come applicare saggiamente le abilità psicologiche per farlo. Perché cercare di applicare “a caso” gli studi sul comportamento non verbale a volte può realmente danneggiare le nostre relazioni…
…e non solo può ferire anche noi stessi. Nel podcast ti faccio subito la domanda chiave: “perché vuoi imparare a svelare le bugie? “Se la tua risposta implica aspetti legati a relazioni intime – es. voglio scoprire se mia moglie mi tradisce – allora devi sapere che utilizzare queste abilità in questo senso è molto pericoloso per la coppia!
In realtà cercare di capire se un tuo amico sta mentendo è il modo migliore per iniziare a distruggere la relazione. Insomma ci sono tanti altri fenomeni psicologici alla base che andrebbero conosciuti, come ad esempio la famosa “profezia che si auto-avvera“. Di cui non ti ho parlato nel podcast:
Hai mai sentito dire che “chi cerca trova“?
Si? E’ esattamente questo il meccanismo che si rischia di innescare, io inizio a cercare tutti quegli indizi di menzogna, ed il fatto stesso di cercarli potrebbe indurli nell’interlocutore. Lo so che sembra pazzesco ma prova tu stesso. Immagina di voler cercare le prove di qualcosa su qualcuno…
…ad esempio: di voler sapere se le parole che stai leggendo sono scritte bene, con una buona grammatica oppure no. Ed ecco che ponendoti questa semplice domanda, i piccoli errori di scrittura (che sicuramente sono qui e là, per non parlare del tono colloquiale e della punteggiatura da web) iniziano a diventare sempre più evidenti.
Lo stesso accade con le bugie, soprattutto perché li, essendo qualcosa che accade con un’altro essere umano di fronte, sicuramente avviene uno scambio sistemico. Dove più cerchiamo di svelare una bugia e più mettiamo il nostro interlocutore sulla difensiva, spingendolo paradossalmente a mentire. Ecco la nostraprofezia che si auto-avvera.
Un semplice concetto di psicologia che ogni bravo “analista della credibilità” dovrebbe tenere presente. La situazione funziona più o meno nello stesso modo in cui vanno i corsi di altre cose legate alla psicologia. Magari ti fai un corsetto di due o tre giorni e all’inizio credi di aver la “chiave dell’Universo”…
…poi, continuando ad applicare e studiare arrivi ad un certo punto dove ti rendi conto che “non sai un bel niente” 🙂 O meglio che hai bisogno di più informazioni psicologiche per svolgere una buona analisi. Poi, se lo studio ti appassiona ed inizia a diventare la tua professione scopri ancora un livello successivo…
…che hai bisogno di lavorare su te stesso, perché sei tu lo strumento principale con cui lavori. Ancora prima delle teorie di Ekman o delle tecnologie connesse, sei sempre tu che alla fine interpreti quei dati. Nessuna macchina o teoria ti dirà mai con certezza se una persona mente oppure no (almeno fino ad ora)…
…ed essendo tu ad interpretare, il livello successivo è il “lavoro personale”. Proprio come in ogni abilità psicologica, servono studio e pratica continui. Quindi la “verità sulle bugie” non esiste ma esistono tante metodiche e tecniche per analizzare la credibilità di ciò che diciamo…
…se fai parte di questo mondo e sei alle prime armi forse questi concetti ti hanno “urtato”. Perché insisto su una preparazione continua che sgorga addirittura in un lavoro personale. Ma tranquillo, non mi credere e prosegui con i tuoi studi, torna fra qualche anno e fai un confronto con la tua esperienza personale…
…ti renderai conto da solo “quanto è profonda la tana del bianco coniglio” Sei un esperto?fammi sapere la tua opinione lasciando un commento qui sotto…ovviamente puoi farlo anche se non sei esperto.
A presto
Genna