A volte basta poco per indurre un cambiamento nelle persone che ti circondano, anche una semplice frase ma non una frase semplice.
Alcune di queste diventano aforismi in grado di penetrare la coltre della coscienza lasciando in noi un seme di crescita. Metafore e aneddoti sono utilizzate dalla notte dei tempi per evocare e formare.
E’ uno degli argomenti che abbiamo toccato nell’intervista di oggi al dott. Efrem Sabatti, psicologo psicoterapeuta e formatore.
Un’intervista zeppa di spunti riflessivi sul cambiamento, sulla psicologia e sulla crescita personale… buon ascolto:
Se hai ascoltato l’audio sai perché ho iniziato parlando di “frasi e aforismi”, e mi sono fermato li perché avrei potuto citare anche le metafore ecc.
Tutte quelle forme della comunicazione umana che sono maggiormente rivolte a toccare il “cuore” piuttosto che la “mente”.
Ma in realtà Efrem ha fatto una carrellata enorme di tecniche, metodi e approcci alla crescita personale.
E’ partito citando la PNL, l’ipnosi, la bioenergetica e l’approccio strategico breve di Nardone.
La PNL
Io ed Efrem ci siamo conosciuti durante i primi anni dell’Università, e sebbene fossimo entrambi appassionati di PNL non ne abbiamo mai parlato.
Ci siamo conosciuti per festa e divertimento, non per quello che abbiamo fatto oggi, ed è quindi ancora più piacevole presentartelo sotto questa veste.
La PNL ha colpito tutta una generazione di appassionati di crescita personale quando ancora questo termine non esisteva.
La PNL è stata (in Italia) fra le metodologie più conosciute ed apprezzate per la crescita personale.
Come hai sentito nell’intervista con Claudio Belotti, la PNL precede anche tutto quel movimento che oggi chiamiamo “coaching”.
L’Ipnosi
E’ praticamente impossibile imbattersi nella PNL e non innamorarsi di conseguenza dell’ipnosi. Una ipnosi che a me piace chiamare “piennellosa”.
Si perché sebbene la PNL s’ispiri direttamente a Milton Erickson ciò che fa dello stato ipnotico (o trance) non è esttamente ciò che faceva il grande maestro.
Ti ricordi perché è famoso Erickson? Esatto il suo approccio è “indiretto” mentre la PNL lo ha reso semi-indiretto.
Perché se ti dico che devi spostare delle immagini non sto facendo delle elegante metafore, come quelle che ha usato Efrem 😉 Ok se continuo di questo passo ti confondo solo le idee, prima o poi riprenderò questo tema.
PNL e approccio strategico
Anche in questo caso il passo è “breve”, nel senso che la PNL aveva tratto spunto (modellato) anche la pragamatica della comunicazione umana.
Una leggenda racconta che Bandler fosse amico di Bateson perché gli portava di nascosto sigari e whisky.
Questo lo ha portato a trascorre diverse ore con il maestro ed è per questo che leggendo la PNL ti imbatti nella “strategica”.
Scusa se uso tutti questi termini tecnici, ma è importante anche conoscere questi passaggi storici per capire “lo stato dell’arte della crescita personale” in Italia.
Lo scalatore e “il peggiorare”
Efrem cita due tecniche specifiche dell’approccio strategico di Giorgio Nardone: la tecnica dello scalatore e “il come peggiorare”.
Abbiamo parlato di entrambe diverse volte, soprattutto della seconda. Qui sotto puoi trovare un breve video che ti spiega tutto chiaramente del prof. Nardone.
La bioenergetica
In realtà siamo andati indietro nel tempo perché la bioenergetica è più antica degli altri approcci (tranne dell’ipnosi classica).
Un approccio molto affascinante perché, come hai sentito dalle parole di Efrem, da particolare risalto all’aspetto corporeo.
E oggi sono moltissimi gli approcci che hanno rivalutato il corpo, non solo in psicoterapia ma in ogni disciplina “legata alla mente”.
E come per gli altri approcci citati, anche la bioenergetica è stata insegnata in modo trasversale. Anche per la bioenergetica ho “alcuni video”.
Così come puoi trovarne molti su tutti gli approcci di cui abbiamo parlato, ma sulla bioenergetica ne trovi intere lezioni tenute dal dott. Luciano Marchino, qui sotto ti metto la prima ma ce ne sono molte di più.
Storie che cambiano
Quando racconto alle persone che un aneddoto, una metafora o una storiella, possono cambiarle… poche mi credono!
Nonostante si abbiano le prove quotidiane sotto agli occhi. Se frequenti certi ambienti impari da quegli ambienti.
Il famoso se “vai con lo zoppo impari a zoppicare” ma non solo “se vai con i maestri impari la maestria”.
E’ lo stesso processo di influenza, fare finta che non esista è stupido. Ma anche averne paura lo è… ne parliamo approfonditamente nel Qde.
Le risorse interiori
Tutto ciò che ci ha raccontato Efrem può essere ridotto in: “fai in modo che le persone accedano alle proprie risorse interiori”.
PNL, ipnosi, bioergetica, sono approcci (chi più chi meno) rivolti a far scoprire le risorse interne delle persone.
Inutile ricordarti che sono approcci squisitamente psicologici, nel senso che nascono dalla psicologia anche se vengono usati anche in altri campi.
E a volte, come ci ha insegnato Milton Erickson, basta davvero una buona storia, come quella che hai ascoltato oggi.
I “maestri narrativi”
I maestri insegnano da millenni attraverso 2 vie specifiche: l’esempio (azione) e le storie. E’ chiaro a tutti che l’esempio, cioè l’azione che dimostra, sia nettamente più efficace.
Ma anche le storie sono veicoli importantissimi, senza di esse verrebbe a mancare il “tessuto semantico” che connette ciò che vediamo (gli esempi) alla nostra vita personale.
Quando ascolti una storia avvincente, tu diventi il protagonista di quella storia, vivendo realmente dentro di te emozioni e stati d’animo. Simulando di continuo soluzioni e scenari alternativi.
E’ un vero e proprio allenamento. Ma non solo, le storie sono usate dalla notte dei tempi per tramandare informazioni su come sopravvivere al meglio.
Non so se ti è mai capitato di leggere un bel libro e restarne profondamente colpito. A me tantissime volte, e devo tanto alle storie di cui mi sono circondato in questi anni.
Il marinaio
Efrem ha condiviso con noi un pezzetto della sua storia personale, momenti difficili che tutti dobbiamo affrontare.
Lui ci ha detto che quando la barca affonda bisogna che si inizi a nuotare, invece che fare finta di niente.
Io aggiungo la mia massima preferita sui marinai, forse perché credo che derivi dalla cultura partenopea che mi scorre nel sangue:
”Tutti gli ingenui sono dei marinai quando il mare è calmo”… in quella vera la parola “ingenui” è sostituita con una parolaccia.
Aforismi e metafore
Perché poeti e letterati di tutti i tempi hanno usato un lingauggio metaforico, cioè immaginifico che evoca più che informare?
Proprio per questo loro potere “evocativo”, che super la ragione per attivare tutta una serie di rappresentazioni interiori, che possono anche cambiarci.
Pensa alla differenza fra queste due frasi: “Sei molto bravo a seguire psinel, potrai imparare molte cose da applicare nella tua vita”.
Oppure: “Se segui psinel è perché sei come un esploratore che ha deciso di sondare il terreno più impervio e ricco, il tuo animo”.
La retorica “politica e marchettara” ci fa perdere la magia
Se ogni volta che ascolti un aforisma o una metafora ti viene “il latte alle ginocchia” tranquillo non sei il solo!
Purtroppo sono sempre più convinto che la retorica politica e quella pubblicitaria ci abbia sensibilizzati a questo linguaggio.
Da un lato è un bene, così non ci facciamo fregare da politici che usano frasi ad effetto ma senza agire, senza “fare i fatti”.
Ma dall’altra o è un male perché tutta la comunicazione è in parte evocativa e non potremmo comunicare come farebbe “spok” di Strar Trek.
Il contesto “terapeutico”
In un contesto clinico “tutto vale”, per fare stare meglio le persone qualsiasi approccio funzioni “ben venga”, nei limiti del sensato.
Si perché per quanto sia affascinante un approccio psicomagico alla Jodorowsky per intenderci, ecco gli esempi in stile Mereu, ecco non vale proprio tutto tutto.
Però in questo contesto, chi come me ed Efrem vede quotidianamente dei clienti/pazienti, sa quanto potente possa essere l’effetto di una parola “giusta al momento giusto”.
Perché? Perchè in quel contesto le persone vengono volontariamente per cambiare. Mentre quando guardi un politico non vuoi necessariamente andarci d’accordo. (A meno che non sia il tuo capo ;-)).
La paura guardata in faccia diventa coraggio
Efrem cita il prof. Giorgio Nardone con questa frase che, da bravo psinellino dovresti conoscere bene!
E non hai bisogno di incorrere in situazioni di crisi per renderti conto che “se fai lo struzzo” non hai molte possibilità di sopravvivenza.
Contiuando su una linea metaforica: se metti la testa sotto la sabbia ogni volta che devi affrontare qualcosa, prima o poi qualcuno “ti mangia”.
Se arriva un leone non credo che mettere la testa sotto la sabbia ti garantisca la sopravvivenza. Qui trovi una recente puntata su come superare le paure e “sviluppare coraggio”.
Non hai bisogno di aspettare il leone, puoi allenarti con “animali più piccoli” e meno feroci. Ok ora mi fermo con le metafore perché prima di salutarti devo dirti alcune cosine riguardanti le interviste…
Lo scopo è darti valore
Lo scopo principale di queste interviste non è dare “valore a l’intervistato” (come qualcuno ha commentato) ma è darlo a te, caro psinellino amante della crescita personale.
Ti dico questo perché la maggior parte delle interviste vengono fatte per “promuovere qualcosa” dando valore a l’intervistato.
Si lo facciamo anche qui, ma per me è un modo carino di ringraziare chi mi dedica del tempo gratuitamente, sono cose che solitamente vengono dette “a pagamento”.
Quindi non c’è alcun accordo commerciale fra me e gli ospiti delle interviste, tranne quando è assolutamente esplicito, come quando ti propongo corsi che facciamo insieme ecc.
Le interviste su Psinel non sono una novità, avevo già provato a farle qualche annetto fa, ti ricordi quella a Tesei (era del 2012)?
Come proporre le interviste?
Siete sempre di più a proporvi come “intervistati” la cosa mi fa davvero molto piacere.
Raramente scelgo persone che non conosco, anche questo potrà sembrarti del “nepotismo” ma perché intervistare uno sconosciuto?
E per sconosciuto non intendo “non conosciuto dal grande pubblico” ma semplicemente non conosciuto da me.
Come faccio ad intervistarti se non so chi sei? Se non ti ho mai incontrato neanche virtualmente per i miei interessi personali e professionali?
Se vuoi che “ti conosca” fatti conoscere, interagisci, commenta, condividi, mandami i tuoi lavori ecc.
No non voglio il tuo curriculum, preferisco 1000 volte di più il tuo blog, la tua opinione personale sul mio lavoro qualsiasi cosa mi faccia capire cosa fai e come lo fai.
Ad esempio? Efrem mi ha spedito il suo libro a casa!
Nonostante conosca il dott. Sabatti da quasi 20 anni, si è preso l’onere di spedirmi uno dei suoi libri direttamente a casa e senza pretendere nulla in cambio se non un feedback.
Non mi ha “stolkerato” per giorni e mesi nel tentativo di farmi leggere il suo libro, ha semplicemente aspettato. Io con i miei tempi da bradipo ho iniziato a leggerlo ed ho deciso di chiamarlo.
Credo che questo atteggiamento possa essere utile non solo per farti “intervistare su psinel” ma in qualsiasi altro contesto professionale.
Dove sei tu per primo a dare valore, sei tu per primo a seminare e ad attendere pazientemente che questa semina porti dei frutti, senza cercare di “spremere il seme” nel tentativo che spunti fuori una quercia.
Altra piccola perla che saprai solo tu ed una altra piccola percentuale di lettori che arriva a leggere fino a questo punto… bravo 😉
A presto
Genna