Il titolo della puntata 303 del podcast è ironico e spero che si capisca, se non hai ancora ascoltato la puntata (che è uscita ieri sera alle 21:30) potresti fraintendere.
Chiaramente posso parlare adeguatamente solo della mia “professione sanitaria” ma vedrai che si adatta bene a qualsiasi tipo di attività umana “di aiuto”.
Quindi per evitare fraintendimenti ti lascio subito alla puntata di oggi… ma ti avviso è bella arzigogolata, così tanto da essere un bel “delirio”. Vedrai sarà utile per capire come orientarti nel percorso di crescita personale.
Tutti ciarlatani
In giro ci sono un sacco di personaggi che raccontano di essere in grado di fare cose portentose, cose che solitamente i professionisti della salute non sanno fare.
Se hai ascoltato la puntata sai che mi sto riferendo agli ipnotisti, ma in realtà il discorso può essere allargato a qualsiasi tipo di “terapeuta” convenzionale o meno.
Perché siamo persone orribili? Perché non andiamo alla ricerca di quelle conoscenze che loro possiedono o più semplicemente sono innate e quindi irriproducibili.
Nei casi di abilità innate non possiamo farci niente ma se invece sono “tecniche segrete” che apprendiamo ma non insegniamo allora la cosa è davvero sospetta.
Sicuramente ci saranno sotto le case farmaceutiche. Ok spero si intuisca che sto scherzando ma non tantissimo perché spesso le persone vedono chi si occupa di salute in questo modo.
Non tutte le professioni sanitarie
Sicuramente quando parlo di operatori della salute includo fin troppe categorie e dovrei parlare solo per quella che conosco meglio, cioè gli psicologi.
Nel nostro campo queste affermazioni sono parecchio offensive e lo sono anche nei confronti di chi, magari come te, segue metodiche lente e macchinose come la meditazione.
Quando magari potrebbe semplicemente fare l’ultima visualizzazione quantica con suoni ipnotici per qualche settimana, e avrebbe gli stessi risultati, proprio come dicono sul sito X e Y.
Sicuramente esistono tantissime tecniche e pratiche che dobbiamo ancora scoprire e che cambieranno per sempre questo campo però, ciò che funziona prima o poi emerge e diventa oggetto di studio.
Proprio come è successo con l’ipnosi, la meditazione e tante altre forme ritualistiche antiche. Viviamo in un’epoca straordinaria dove se ti va di fare ricerca su qualcosa di strano, puoi farlo.
I ricercatori sono tutti dei “gonzi”
Se è vero che un ipnotista da palcoscenico cura gli attacchi di panico in pochi minuti, chiunque faccia ricerca in ambito clinico, utilizzando l’ipnosi come strumento terapeutico, è un gonzo e un ciarlatano.
Si perché nonostante la mole gigantesca di ricerche sull’ipnosi in terapia nessuno ha mai parlato di “cura istantanea degli attacchi di panico attraverso l’ipnosi”. Forse perché sotto sotto ci sono le case farmaceutiche che vogliono vendere i farmaci.
Come ti dicevo viviamo in un’epoca bellissima dove la gente fa ricerca su qualsiasi cosa, non mi credi? Vai a vederlo tu stesso su google scholar, puoi cerca in inglese le tecniche più strane e con un po’ d’impegno le trovi.
Questo discorso diventa ancora più importante se parliamo di medicina e in particolare di malattie importanti che spaventano. E’ vero possiamo fare tanto con pratiche alternative, meditare, mangiare bene, muoverci correttamente.
Ma purtroppo se non si utilizza la medicina allopatica, quella classica che conosciamo tutti, quella bistrattata dai complottisti, si rischia davvero grosso.
Le cause principali e come evitarle
Esistono alcune “cause principali” che ci hanno portato dal pensare al medico come ad una sorta di “super eroe” ad una specie di aguzzino al soldo dei potenti. La prima causa da ragione a chi vede male queste professioni.
Molti operatori sanitari mancano di umanità, vedendo l’essere umano solo come una sorta di “provetta in cui inserire delle sostanze chimiche”. Questo è particolarmente evidente nella sanità pubblica, questo è un tema ancora più complesso.
Assumersi la responsabilità della salute delle persone è una cosa molto difficile, o ci si impegna con anima e cuore oppure si rischia di chiudersi in una visione meccanicistica, chiudendo tra virgolette la porta dell’empatia. Altrimenti si soffrirebbe troppo.
Se a questo ci aggiungi che oggi i medici sono responsabili in prima persona, e che quindi tu non denunci l’ospedale ma loro. Ecco dopo tanti anni di studi, fatica, rischio di burnout e una paga mediocre (si non tutti i medici prendono tanti soldi) è comprensibile che si difendano.
Purtroppo tale “medicina difensiva” fa male alla salute pubblica, perché si rischiano molti più danni iatrogeni (dando prognosi nefaste per evitare di sbagliare e non solo).
Seconda causa “la pillola magica”
Potremmo dire che la seconda causa è legata al web, al fatto che ci sono persone poco oneste che cercano di vendere la “pillola magica” ma la verità è che tali ciarlatani esistono da sempre, dalla notte dei tempi.
In alcuni casi sono persone che si convincono di aver scoperto qualcosa di eccezionale, quindi è solo ignoranza, ma in tanti altri casi sono persone che sanno bene di vendere fuffa. Non so come facciano ma la cronaca è zeppa di storie del genere.
Il web ha potenziato il loro messaggio, sapessi quante volte ho letto frasi del genere nelle pubblicità online: “ecco il segreto sleale che il tuo medico non vuole farti conoscere per la tua salute”… ma ci rendiamo conto?
Ti assicuro che se tu avessi a che fare con pazienti veri, che soffrono per davvero e che hanno bisogno di aiuto tutti i giorni (come per chi fa la professione sanitaria) non ti sogneresti mai di scrivere una cosa del genere.
Eppure devi sapere che purtroppo tali tecniche funzionano, perché siamo terribilmente attratti dalla pillola magica, dalla soluzione sconosciuta che può risolvere tutto facilmente, velocemente e senza preoccupazioni.
Le case farmaceutiche
Una volta qui su Psinel un ragazzo ha iniziato ad inveire contro gli psicologi perché sono al soldo della case farmaceutiche. Ora ci tengo a ricordarlo a chi non è del mestiere: ma io e i miei colleghi non possiamo somministrare farmaci.
Si ci sono alcuni miei colleghi che ti mandano subito dallo psichiatra, ma sappi che se lo fanno è perché o davvero ne hai bisogno oppure perché non sono troppo sicuri delle proprie competenze e per “aiutarsi” ti mandano dal medico.
Ma non ho mai sentito di un mio collega che abbia stretto un patto con il medico che a sua volta lo ha stretto con la casa farmaceutica. Magari esiste qualcosa del genere, purtroppo siamo capaci di fare molte cose brutte.
Ora purtroppo devo dire che da quanto ho letto e sentito in questi anni devo ammettere che le logiche di denaro e potere possono realmente aver creato degli enormi danni nel campo della sanità. E spesso tali danni sono causati dalle industrie farmaceutiche.
Che in caso non lo sapessi sono tra le aziende più ricche al mondo. Ora potresti pensare che sono tali perché ci ingannano e avvelenano, non credo, credo piuttosto che sia perché l’età media continua (fortunatamente) ad aumentare e con essa aumenta la richiesta di farmaci.
Elité e popolo
Mentre qualche anno fa la distinzione principale della società moderna era tra “destra e sinistra” oggi è tra “elitè e popolo”. Una distinzione ancora più fallace della precedente che si basa sull’idea che vi sia una Elitè di persone da scalciare per dare potere al popolo.
Così se uno oggi ha studiato fa subito parte dell’elitè. Se parlo delle mie cose senza dire che sono uno psicologo la gente applaude ma se racconto che faccio il mio mestiere c’è sempre qualuno che alza la mano e dice stupidaggini.
Ovviamente sto parlando di situazioni informali non ad un convegno dove uno paga per venire ad ascoltarmi. C’è sempre chi dice: “ma sai io non credo nella psicologia”, per questo ti rimando ad una recente puntata.
E c’è chi dice: “mah un mio amico che conosce l’ipnosi e la PNL dice che lui cura le persone in pochi minuti mentre voi gli spillate soldi per anni” e potrei andare avanti per molto perché nella mia piccola carriera ne ho sentite molte.
L’Elité sanno qualcosa che non vogliono rivelare al “popolo”, questo è l’unico modo per sottometterlo e mantenere lo svantaggio sleale che hanno rubato ai giovani (sto scherzando ;-))
Immagina di fare il mio mestiere
Entra il tuo paziente ti dice che è depresso, al che tu hai due possibilità: o gli dici che servirà un po’ di tempo, che sarà dura ma che con impegno si può migliorare tantissimo.
Sarete costretti a vedervi per mesi se non per anni. Tu dovrai ascoltare tutte le sue paturnie per ore e ore, occupando spazi del tuo prezioso tempo. Oppure potresti usare la tecnica segreta che lo aiuta in una singola seduta!
Ora ci tengo a dirti che a volte si può davvero fare una sola seduta, però è molto difficile che con un incontro si risolva tutto. Ti invito per approfondire a vedere il lavoro del mio amico e collega dott. Flavio Cannistrà.
Ora immagina di avere la certezza di poter curare chiunque con una tecnica come quella descritta dall’ipnotista protagonista inconsapevole di questa puntata. Non sarebbe meglio un seduta e vita?
Ti assicuro che la risposta è si! Il cliente sarebbe pienamente soddisfatto, tu altrettanto avendo più tempo per nuovi clienti e altri progetti. E i soldi? Beh se sei sicuro di curarlo in un colpo solo non gli chiedi 50€ ma molto di più… e fidati sareste entrambi più contenti.
I rimedi miracolosi sono senza tempo
La storia è zeppa di rimedi miracolosi che non hanno mai funzionato, e quando invece facevano il proprio dovere diventavano di fatto oggetto di studio della scienza e si trasformavano in “normalissimi farmaci”.
Per saperne di più ti lascio un video di Massimo Polidoro su una questione scottante “Life 120” e sugli “Elisir di lunga vita”. Alla fine del video trovi anche alcune indicazioni per proteggerti dai ciaralatani:
Ci tengo a dirti che sono stato socio CICAP per diverso tempo ma che da quando mi hanno attaccato pubblicamente in questo articolo ho smesso di seguirli.
Ho notato per fortuna che i commenti sono stati eliminati ma c’erano un sacco di persone che mi attaccavano perché avevo intervistato Francesco Tesei, il mentalista, ti ricordi?
Ritengo ancora il CICAP un’ottima associazione in grado di aprire gli occhi, mi spaventa il passaggio dal “paranormale” alle “pseudo-scienze” perché ci sarebbero tante cosine da dire in proposito.
Ma il lavoro di Massimo Polidori è ottimo e ti consiglio di seguirlo, tra le altre cose lui è un collega laureato in psicologia ed ho avuto anche il piacere di averlo come “ospite” in una lezione di psicologia sociale nel corso del prof. Luciano Arcuri (ormai 1500 anni fa ;-)).
Continuiamo questo interessante discorso nel nostro QDE… ci vediamo nella nostra area riservata.
A presto
Genna
Ps. Per quanto riguarda l’ipnotista da palcoscenico citato nell’episodio, ci tengo a dire che non l’ho visto con i miei occhi, quanto riportato è frutto di due o tre testimonianze dirette.
Ci tengo a dirti che ci sono “ipnotisti da palcoscenico” in gamba, consapevoli dei propri limiti e profondi estimatori di chi utilizza davvero questo strumento per aiutare gli altri.