Sei mai stato “preso dall’invidia”? Hai mai invidiato qualcuno per ciò che possedeva?

Scommetto di si… infatti l’invidia è uno dei sentimenti più presenti nella nostra società.

I motivi sono molti, ma devi sapere che si tratta di una questione molto antica, di cui hanno discusso filosofi e psicologi di ogni tempo… oggi ti mostro 5 passi per gestirla.

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Sei riuscito ad ascoltarlo? Dopo averi parlato della “gelosia” e di altre emozioni negative oggi parliamo di “invidia”. Scommetto che c’è chi ha letto la mia prima domanda ed ha detto: “ma io non sono invidioso“.

Di certo,come per tutte le emozioni esiste un grado di pervasività. Cioè ci sono persone chela provano con forza e chi non sembra “provare nulla”…

…la verità è l’essere umano è attrezzato per provare ogni gamma di emozione, dalla più sublime a quella più tetra.

Le emozioni sono dei segnali che ci aiutano ad orientarci nel mondo, esserne consapevoli è il primo passo verso una maggiore “intelligenza emotiva”.

“Quindi Genna vuoi dirmi che siamo tutti un po’ invidiosi?”

No, voglio dire che provare invidia così come provare qualsiasi altra emozione è qualcosa di assolutamente normale.

Se pensiamo in termini evolutivi possiamo immaginare che l’invidia si sia evoluta per un motivo.

Se ad esempio la rabbia sembra essersi evoluta per raggiungerei nostri obiettivi più facilmente (se ci pensile cose che fanno più arrabbiare sono gli ostacoli verso ciò che desideriamo)…

…possiamo vedere l’invidia come una modalità di acquisizione di qualcosa che non abbiamo e che, presumibilmente è utile per la nostra sopravvivenza. Come ti raccontavo nel podcast:vediamo una persona che ha un certo tipo di vantaggio ed iniziamo a volerlo anche noi. 

Detta così sembra avere poco a che fare con la sopravvivenza, ma se ci pensi bene…

…mentre oggi puoi vedere il nuovo iPhone e sentirti invidioso, perché lo desideri, un tempo le cose desiderate erano cose che garantivano la sopravvivenza più che uno “status sociale”.

Oddio, in realtà anche lo “status” garantiva una certa capacità di sopravvivere, ed è anche forse per questo che si è evoluta l’invidia.

“In che senso lo status è utile per sopravvivere? “Per due motivi importanti:

Il primo deriva da ciò che stiamo dicendo, cioè che chi ha uno statuto sociale più alto a meno probabilità di essere“attaccato” e quindi “ucciso” (mi riferisco sempre ai nostri antenati).

Ma lo “status” ha un qualcosa di ancora più subdolo alla base, il fatto che se non hai “uno status” nel gruppo rischi di essere estromesso (il famoso ostracismo)e questo, secoli fa, poteva determinare la tua sopravvivenza.

Infatti se venivi messo ai margini di una società antica, probabilmente saresti stato vittima di attacchi esterni, non essendo più protetto dagli stessi membri del tuo gruppo.

Questi meccanismi evolutivi sono ancora dentro di te!

Lo so che la cosa può spaventare ma è in realtà una presa di coscienza molto interessante.Sapere che le tue emozioni si sono evolute perfarti sopravvivere meglio…e se ci pensi bene quelle regole valgono ancora. Se ad esempio hai un alto status sociale è molto probabile che tu abbia più probabilità di vivere e riprodurti.

Insomma l’invidia è un sentimento che ancora oggi ci è utile, ma non più come prima. Ed uno dei motivi per cui è bene imparare a gestirla è che oggi “siamo spinti all’invidia”.

Mentre un tempo l’invidia era un meccanismo volto al raggiungimento di una qualità di vita, oggi(soprattutto a causa del consumismo sfrenato)l’invidia serve alle aziende per vendere più cellulari e auto.

Guarda questo video: 

Quando dice “come mai una vecchia vuole il profumo di Charlize Theron? Perché in fondo infondo, vorrebbe sentirsi figa come lei”.

Oppure è ancora più illuminante quando dice che siamo “fottutamente terrorizzati dal giudizio degli altri”.

Insomma che ti piaccia o meno Balasso il mio consiglio è di guardarti tutti i suoi video, ci sono enormi perle di saggezza (altro che psinel ;))

Ragazzi passeri tutto il tempo a commentare i video di Balasso, davvero, se hai 10 minuti guardatelo tutto fino in fondo. Perché c’è più saggezza li sull’invidia che in qualsiasi altro posto sul web.

Ok, è leggermente irriverente ma è un concentrato di saggezza…ecco posso dirti che ammiro e stimo Balasso non perché”vorrei essere come lui” ma perché dice cose che penso anche io.

Quindi l’ammirazione e la stima è qualcosa di diverso dall’invidia… Kierkegaard fa una netta differenza fra “invidia e ammirazione” e ci mette al centro l’orgoglio: “mentre l’invidia è un’infelice affermazione si sé, l’ammirazione è una felice perdita di sé”.

Con questo vuole dire semplicemente che:

Se guardi una persona che sa fare o possiede qualcosa che tu non hai, immaginando un meccanismo evolutivo sano, tu dovresti andare da quella persone e diventare un”suo allievo”, per farti spiegare come ha fatto a raggiungere X. In altre parole stai ammettendo che ti manca qualcosa che“lui” può darti.

Mentre l’invidia non ti permette di andare dal tizio e chiedergli “come hai fatto”, anzi è un sentimento che può portarti (come ti dicevo nel podcast con la storia del “mal comune mezzo gaudio”) a desiderare che neanche lui abbia quel vantaggio, ed il motivo è semplice…

…perché quel vantaggio (nella testa di chi prova invidia) è qualcosa che indica che tu”non sei come lui”.

Che “ti manca qualcosa”che dovresti fare per “essere così”. Secondo te, quale di questi due meccanismi è maggiormente vantaggioso per la tua crescita personale?

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A presto
Genna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.