Ciao,

e se anche i premi Nobel parlassero dei benefici della meditazione?

E’ proprio ciò che sta accadendo ormai da decadi sotto i nostri occhi. Fior fior di scienziati di tutto il mondo parlano della nostra cara meditazione.

In particolare una equipe di biochimici che hanno visto il Nobel si sono fatti un bel po’ di domande interessante sugli effetti che la meditazione ha sull’invecchiamento delle cellule. Uno studio davvero sorprendente su come la meditazione sia in grado di farci stare meglio…

…sappiamo ormai da tempo che la meditazione è  in grado di ridurre lo stress, migliorare la concentrazione, ridurre le “ruminazioni”, alzare le difese immunitarie ecc.

Gli studi di Richard Davidson, che ho citato più volte, ci mostrano chiaramente che la meditazione mindfulness è in grado di modificare il funzionamento e a volte la anatomia del cervello.

Per cui non dovremmo stupirci quando qualcuno scopre che la meditazione ha un effetto diretto sulla struttura ed il funzionamento cellulare. Se a scuola hai studiato un po’ di biologia forse ricorderai che la crescita cellulare (e la sua riproduzione – mitosi e meiosi) sono guidate da una serie di fattori, fra questi c’è la lunghezza dei telomeri (si una scuola un po’ avanzata).

 

Questi telomeri sono le parti finali dei cromosomi, parti che sembravano non servire a nulla ma che via via si è scoperto essere molto importanti per la conservazione dei dati che vengono trasmessi dal DNA. Senza di essi,ad ogni nuova replicazione cellulare vi sarebbe la perdita di informazioni. Ed infatti via via che invecchiamo i nostri telomeri si accorciano. Lo studio che sto citando si è chiesto se gli stressor della vita avessero un qualche effetto sulla lunghezza di questi filamenti…

…ed ha scoperto che lo stress li rende più corti, qualsiasi fonte di stress, dalle più generali condizioni socio-economiche ad un pesante lutto familiare. La misura di questi telomeri sembra essere una buona fonte di informazioni sulla salute e soprattutto sulla “età biologica della cellula”. Alla luce di queste scoperte i ricercatori sono chiesti…

ma se lo stress accorcia i telomeri una pratica anti-stress potrebbe preservarne la lunghezza? e a quanto pare semplici pratiche di meditazione, anche svolte per pochi mesi(le classiche 8 settimane) hanno un effetto fisioanatomico sui telomeri…in altre parole si accorciano meno nel tempo, cioè rendono più longeva la cellula e di conseguenza l’intero organismo.

La pioniera nonché Nobel per la medicina nel2009 Elizabeth Blakburn. La quale insieme al suo team hanno vinto il Nobel studiando proprio i cromosomi ed i telomeri. La cosa interessante è notare che sulla descrizione di Wikipedia è si citato lo studio sullo stress psicologico e la lunghezza dei telomeri, ma non si fa cenno alla meditazione. Come infatti dice la stessa Blackburn:

le persone non sono a loro agio nel parlare dimeditazione“… il tutto è nato dalle osservazionidi una collega psichiatra Elissa Epel la quale,leggendo gli studi della Blackburn si è chiestase la lunghezza dei telomeri potesse essere unmisura indiretta della “debolezza psichica allo stress dei suoi pazienti“. E dopo 10 anni dicollaborazione hanno tirato fuori questi datiche si possono riassumere velocemente in…

…la lunghezza dei telomeri è indirettamente proporzionale alla quantità di stress subito. In altre parole, più riusciamo a far fronte allo stress e più lunghi restano i telomeri. E più lunghi sono questi telomeri  e più è longeva la forma biologica che li trasporta…cioè i meditanti. Abbiamo quindi una nuova evidenza scientifica dei benefici della meditazione e a darcela è un premio Nobel (e non è il Dalai Lama;))…

…resta da chiedersi quante altre pratiche siano in grado di “mantenere la lunghezza di questi telomeri“. Sarebbe interessante analizzare non solo le condizioni di vita, ma anche altri tipi di pratiche, magari confrontando stili di meditazione o pratiche di crescita personale e psicoterapiche.

Questa è solo una delle tante misure indirette di quanto facciano bene determinate pratiche psicologiche fortunatamente gli indici dei benefici di queste metodiche sono sempre di più: frequenza cardiaca,pressione sanguigna, conduttanza cutanea, ecc.

Da quando il comportamento umano è anche indagato a livello scientifico nascono ogni giorno macchinari diversi per studiare come”siamo fatti”.  Ma la cosa che più interessano i lettori si psinel è avere l’ennesima riprova che meditare fa bene!

Fammi sapere cosa ne pensi, magari hai già la tua età e mediti da tempo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di questo collegamento fra età e meditazione.

A presto
Genna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.