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Hai mai sentito parlare di “suoni binaurali”? O “battiti binaurali”? Se ne sente parlare quasi da anni… infatti nel 2008 avevo già pubblicato qualcosa a riguardo. Credevo che nel tempo la mia opinione sarebbe cambiata ed invece:

Pochi sanno che questo termine, quello di “toni bineruali” ha una storia davvero lunga. Infatti pare che sia comparso per la prima volta intorno agli inizi del 900′, in quel periodo iper positivistico, sembrava che tutto sarebbe finito nel “microscopio della scienza”.

Nonostante siano passati così tanti anni, le ricerche in quel campo sono state poche ed infruttuose, per quanto ci vogliano far credere quelli che li propongono come una sorta di “santo grall della crescita personale”.

Occupandomi da anni di stati modificati di coscienza e di meditazione, continuo a ricevere le stesse domande che suonano più o meno in questo modo:

“Come posso creare i miei suoni binaurali? Come posso approfondire la mia meditazione attraverso questa tecnologia? Posso usarla per lenire il mal di testa? Aiuta davvero nella meditazione?”

Se hai ascoltato il podcast sai che la mia risposta è un “secco NO!”. Questo “no” non è frutto di una sterile ricerca sull’efficacia dello strumento a livello sperimentale, ma perché li ho utilizzati per anni giungendo alla conclusione, che servono a poco o a nulla!

Ok, se parliamo di “modificazione dello stato di coscienza” forse a qualcosa servono (dopo tutto ogni stimolo esterno è in grado di modificare la coscienza, anche queste parole)… ma se parliamo di aumentare le abilità nella meditazione, assolutamente no, anzi!

Sono pericolosi? Probabilmente ne più ne meno di una dolce musica di sottofondo, la ricerca ha solo provato che hanno degli effetti benefici perché ci consentono di entrare in stati profondi di rilassamento. Ma voglio rasserenarti, quegli stessi stati sarebbero comparsi anche in assenza di questi suoni!

Si, hai capito bene, infatti basta far chiudere gli occhi ad una persona e dopo pochi istanti compaiono le famose onde Alpha, se poi si attende qualche minuto, vediamo arrivare le onde Theta. E tutto questo perché il nostro cervello ha una naturale tendenza a “riposarsi”, e mentre si riposa…

…secerne tutte quelle sostanze benefiche che vengono riportate nella varie ricerche sperimentali. Dai un’occhiata tu stesso a wikipedia per vedere che le ricerche sono poche, poco precise e davvero datate, per un mezzo così innovativo!

“Genna ma stai distruggendo tutte le mie convinzioni sulla crescita personale, sul fatto di potermi migliorare attraverso questi strumenti tecnologici!”

(Nota su Wikipedia: per usare bene Wikipedia non bisogna fermarsi a leggere la pagina principale, ma la cosa più importante è andare in basso a leggere i riferimenti. Cioè da dove si è preso ciò che si dice… segui questo consiglio quando leggi di psicologia, molte voci sono scorrette e poco curate)

Se hai ascoltato il podcast sai che questa opera di “distruzione” è in realtà un’opera di “decostruzione” di leggende che da anni circolano in questo campo. Ed essendo da anni con i piedi in questa “melma… ho deciso di dare una ripulita alle mie scarpe”. Non tanto per fare “quello che ne sa di più degli altri”…

…ma per dare alle persone dei chiari riferimenti su come praticare tecnologie straordinarie come la meditazione, l’auto-ipnosi ed il rilassamento. Non si tratta di scoraggiare i neofiti, ma di dargli dei riferimenti concreti per poter scegliere in modo maggiormente consapevole.

Come ti raccontavo, anche Rilassamento Dinamico (il mio primo ebook del 2007) conteneva i “toni binaurali” ma era più per moda, per marketing, che per una reale efficacia. Si lo devo ammettere, ho seguito la moda ed il marketing, ma cosa vuoi ero giovane ed ambizioso 😉

Oggi, dopo averti parlato di queste cose in lungo ed in largo (fin dal 2008) mi sembrava pesante riprendere questo argomento. Ma la gente continua a ripropormi, ogni anni e ciclicamente la stessa domanda:

“Come faccio ad usare i toni bineruali per la meditazione?”

La mia schietta risposta è: “non li devi usare!”. C’è poco da aggiungere a tutto questo, se non il fatto che chiaramente… più una persona farà parte del mondo del “fuffa coaching” e più proverà ad abbindolarti con strani “apparecchi”, toni binaurali compresi.

Questo per non parlare del fatto che questi suoni non c’entrano una mazza con lo scopo di tutti i tipi di meditazione che abbiamo oggi. Come dici… “che neanche la mindfulness c’entra con la meditazione tradizionale e anche lei una forma di tecnologia che migliora quella di base”.

Si ma la mindfulness non solo parte da un modello millenario, meditazione vipassana, ma è stata studiata per più di 20 anni in tutte le sue componenti e sotto componenti. E non è stata studiata per questioni di marketing, come molti credono…

…ma è stata studiata perché ha dato da subito dei risultati! E perché questi risultati hanno portato, via via negli anni a nuove scoperte sul funzionamento del cervello e sui metodi di intervento. Completamente un’altra cosa rispetto a questi “giochini da markettari”.

Come ti dicevo nell’audio, anche io come te sono alla ricerca di tecnologie che possano migliorare la mia “psicologia“, come ti ho anche raccontato più volte attraverso le varie app e “aggeggi strani” che negli anni ti ho presentato. Ma questo non significa dover “credere a tutto”!

Quindi, se avevi intenzione di chiedermi informazioni sui “battimenti binaurali” (altro modo con cui sono conosciuti) adesso sai già la mia risposta. Se invece volevi chiedermi se fosse bene oppure no, acquistare quel certo prodotto fatto con i suoni bineruali chiediti:

“Questo tizio che li propone potrebbe rientrare nella categoria del fuffa coach?” se la risposta è si… e continuano a proporre le cose che “vendono” non quelle che “funzionano”.

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Prima di concludere voglio lasciarti un “piccolo cimelio“. Riconosci l’immagine qui accanto? Se la risposta è si, significa che sei un vero pioniere di queste tecnologie. Si tratta di uno dei primi programmi basati sui “suoni binaurali”…

…questo programma esiste ancora oggi, ha cambiato nome e aspetto ma è sempre lo stesso. So che molti lo esaltano come se fosse la quinta essenza della “meditazione”. Non è così!

Se allarghi l’immagine puoi vedere la data di spedizione “2008”, un vero e proprio cimelio della crescita personale che, se non sbaglio davano in regalo. Era già una super ed efficacissima operazione di marketing 😉

 

ATTENZIONE: Come ripetuto più volte nel podcast, non voglio dire che i “battiti binaurali” siano inutili, ci sono studi anche molto recenti che dimostrano la loro efficacia nel modulare le onde cerebrali (studi come questo) tuttavia, ripeto per l’ultima volta:

Non sono utili per imparare o migliorare la meditazione!

Prima di salutarti guardati questo esperimento di acustica, che ci mostra come funziona il fenomeno della “risonanza” ed anche quello della “interferenza”… aspetto essenziale per la creazione del “battito binaurale”:

Ringrazio tutte le persone che mi hanno aiutato in questi giorni a far riprendere il mio blog che è rimasto per 2 giorni offline…grazie!

Una delle questioni che gli appassionati di binaurali mettono sul tavolo sono gli esperimenti di Christiaan Huygens un matematico olandese che per primo scopri alcuni fenomeni di “apparente risonanza”.

Huygens mise due orologi a pendolo attaccati tra loro, e vide che i due pendoli tendevano a sincronizzarsi l’uno con l’altro (come nell’esempio dei metronomi). Tuttavia, nei diversi siti che ne parlano in lingua inglese manca un pezzetto.

Manca il fatto che il matematico, all’inizio entusiasta di questo effetto, ci rimase male nello scoprire che se allontanava anche di poco i pendoli, senza che questi potessero toccarsi (e quindi trasmettere la vibrazione) smettevano di sincronizzarci.

Insomma tutto si può sincronizzare con tutto!

Ormai dietro i binaurali ci sono talmente tanti soldi che girano che queste ricerche vengono occultate o reinterpretate per dare luce al proprio prodotto.

Se ti fidi di una persona che ci ha speso, tempo, denaro ed impegno prima di te… ogni volta che vedi che sono inclusi in un training sappi che sono il marchio dell’ignoranza e non quello della moderna pratica della meditazione 😉

A presto
Genna

 

Ps. Ripeto che fra gli ignoranti ci sono anche io, o almeno c’ero, quando nel 2007 ho inserito quei suoni nel mio “rilassamento dinamico”. Ero giovane, curioso ed ignorante… oggi resto ignorante ma sempre curioso, curioso anche di rivedere le mie posizioni nel tempo.


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.