Ognuno di noi ha un organo deputato alla “connessione con il mondo”… lo sapevi? E magari in questo modo sviluppare le tue abilità di comunicatore?
Esiste una funzione cerebrale che ci mette sullo stesso piano degli animali e prende il nome di “mimesi”.
Cioè il comportamento che ci fa imitare le azioni altrui, da tempo sappiamo che i responsabili di questa interazione sono i famosi (ed italiani) neuroni specchio.
Nel podcast di oggi vedremo come allenare questo bagaglio biologico per fare “cose incredibili”…
Sei riuscito ad ascoltarlo? Gli appassionati di new-age urlano sul web “il mondo vibra” ed in fin dei conti hanno ragione. Tutto vibra e noi (insieme ad altre specie animali) possediamo delle antenne nate per captare e decifrare questa vibrazione e in modo particolare…antenne che entrano in risonanza.
Non si tratta di magia (lettura nel pensiero) anche se un tempo sarebbe stata ritenuta tale. Il fatto di riuscire a prevedere le azioni di qualcuno sarebbero state identificate come una sorta di “lettura nel pensiero”
Hai sentito l’esempio dell’automobilista che guida in autostrada?
Se non riuscissimo a prevedere le azioni altrui andremmo in contro a diversi inconvenienti,primo fra tutti il non riuscire a guidare nel traffico.
Dove il tuo sé si espande a tutto il mezzo che guidi, non per nulla quando sfioriamo un ostacolo ci sembra quasi di averlo sfiorato fisicamente. Non solo questo accade anche nelle comunicazioni che affronti tutti i giorni…
…come ti dicevo infatti questo sistema è multi-modale in altre parole si attiva con tutti i sensi. Ti basta vedere un’auto che sbanda per capire di stargli alla larga, così come ti basta sentire il tono di voce al telefono per comprendere se il tuo interlocutore desidera parlare con te o meno.
Non solo, a volte sono gli odori e di gusti a darci delle impressioni simili a dirci che non dobbiamo entrare in un certo luogo ecc.
Tutti questi meccanismi hanno in comune lo stesso sistema “il sistema specchio” scoperto in Italia negli anni 90. In caso tu vivessi su Marte clicca qui per saperne di più, in quanto lettore di psinel mi aspetto che tu sappia di cosa stiamo parlando.
A quanto pare questo meccanismo mimetico non è proprio una copia di ciò che fa l’altro ma una “interpretazione soggettiva ed inconscia” fatta da noi…
Il sistema specchio simula le azioni che vede interpretandole sulla propria esperienza
Se vedi una persona che soffre per amore ma tu non hai mai provato nulla di simile, difficilmente la tua simulazione (per quanto forte e profonda ti possa sembrare) sarà simile a quella che vedi.
Ma non succede, per fortuna, neanche quando ne hai una profonda esperienza…
…il nostro cervello è perfettamente in grado di distinguere ciò che provi in prima persona da ciò che gli altri ti fanno provare. Questo è uno dei punti cardine di questo podcast, come faccio a distinguere questi due modi diversi di provare?
Lo sai già fare benissimo perché la natura ti ha dotato di questi meccanismi. Se ad esempio guardi una persona in bilico su un filo, il tuo sistema specchio ti fa sentire un po’ come lui…
…ci si sente “fuori equilibrio e precari” tuttavia sei perfettamente in grado di staccarti da quelle sensazioni.
Un primo modo è quello di evitare di guardare l’equilibrista, ma ti assicuro che sei in grado di farlo anche guardandolo.
Sei in grado di capire che quelle sensazioni sono “trasmesse” a te e che non ti appartengono direttamente
Quindi i due scopi di questo podcast sono:
a) Renderti sempre più consapevole di come tendi ad identificarti con ciò che vedi. Questo ti allena a comprendere cosa gli altri “lanciano su di te”…
b) Allenarti notando le loro intenzioni
Se sono nel mio studio e voglio segnalare al mio paziente che l’incontro è terminato cosa faccio?Esatto inizio tutte quelle procedure non verbali che danno quel segnale, come prendere l’agenda o addirittura iniziare ad alzarmi dalla sedia.
Se la persone che ho davanti è in una situazione di buona ricettività, coglierà al volo i miei segnali ed inizierà anch’essa la procedura di chiusura del nostro incontro.
Sei costantemente immerso in questo genere di predizioni del comportamento altrui. Ed anche tu,a volte senza saperlo, le utilizzi per segnalare le tue “d’intenzioni”.
Esattamente come nell’esempio dell’autostrada, siamo costantemente vigili (ma non coscienti del tutto) dei segnali d’intenzione che gli altri ci inviano. Perché? Probabilmente perché in passato ci ha salvato la vita.
Se vedi uno che d’improvviso si mette a correre non hai bisogno di chiedergli perché corre, ma con molta probabilità ti metterai a correre anche tu e a volte, senza neanche vedere il probabile pericolo.
Se non sbaglio c’era un candid camera che si basava proprio su questo principio, un gruppo di persone che camminava nella stessa direzione, iniziava di colpo a correre nella direzione opposta e tutte le persone che avevano accanto facevano lo stesso.
Scherzando nell’audio ti ho detto “che se fossimo davvero allenati probabilmente non avremmo più bisogno delle frecce”.
Scherzavo perché questo ci costringerebbe a stare troppo attenti a questo tipo di segnali. La cosa più divertente è vedere come le persone come me si arrabbino ancora di più nel NON vedere le frecce di chi guida.
Succede proprio questo…
…vedi uno che sembra voler svoltare ma non ha ancora messo la freccia, nel momento in cui lo fa pensi “eccoti brutto bastardo lo sapevo che giravi!”ed è simile al gioco transazionale del “ti ho beccato brutto bastardo”.
Dove il fatto di aspettarci una certa cosa ci fa arrabbiare ancora di più (oltre che nelle relazioni diventa una profezia che si auto-avvera)…ma questo è un’altro discorso.
Gli studi condotti sul sistema specchio hanno provato che siamo davvero interconnessi. Mentre leggi queste lettere anche tu le stai scrivendo, esattamente così.
C’è una parte del tuo cervello che simula come si dovrebbero scrivere queste lettere… per me questo è iper affascinante e vale la pensa esplorarne gli effetti pratici.
…allenati con gli esercizi del podcast e fammi sapere come va, se riesci ad entrare in contatto maggiore con questo sistema interno che tutti abbiamo.
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A presto
Genna
Ps. questo argomento è gigantesco parte da uno psicologo antico e poco conosciuto Theodor Lipps che conia il termine empatia e passa dai vari concetti di relazione e di rapport…per arrivare ai neuroni specchio. Se vuoi saperne di più clicca su mi piace o fammelo sapere fra i commenti.