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E’ davvero possibile sviluppare l’intuizione? Accrescere l’intuito? Gli studi sull’intuito sono recentissimi perché per secoli è stato visto, o come il “semplice opposto della razionalità” o come “un tratto genetico”, quindi non migliorabile.

Oggi sappiamo che le cose non stanno proprio così ma anzi  sappiamo che l’intuito ha enormi “margini di miglioramento”…

 

Come hai ascoltato nel podcast ho pensato a come sviluppare l’intuito dopo aver fatto un piccolo intervento per la rivista “For Men Magazine“, l’intervento uscirà con il numero di Dicembre 2015 (nel caso ascoltassi questo podcast in un’altra era).

Durante questa breve intervista mi hanno chiesto che cosa è l’intuito ed alcuni esempi che indicassero il suo utilizzo. Una delle cose più contro intuitive di tutta l’intervista è stato dover ammettere che in realtà, anche se non lo sappiamo fino in fondo:

Utilizzi il tuo intuito molto più spesso di quanto tu non creda!

 

Intuire qualcosa significa “avere una percezione degli eventi al di la del classico ragionamento”. Ragionare in “modo classico” significa fare dei calcoli costi/benefici, pro e contro, di una certa situazione per poter prendere una “buona decisione”.

Ed è proprio nella decisione che utilizziamo il nostro intuito! Nel momento in cui siamo chiamati a scegliere, per piccole o grandi decisioni, ci affidiamo al nostro “intuito”. A questa “sensazione” particolare che per alcune persone sfiora il paranormale.

Immagina di essere un commerciante, hai la tua bottega dove vendi e proponi i tuoi prodotti. Dopo un tot di anni inizierai a sviluppare alcune abilità, ad esempio, il riuscire ad intuire se un cliente è li per comprare o semplicemente “per farsi un giro”.

Se hai delle “credenze mistiche” è facile che si inizi a pensare di poter “leggere nel pensiero delle persone”, ma in realtà si tratta di una capacità che abbiamo tutti. Quella di riuscire a cogliere dei pattern di regolarità in un certo comportamento ed utilizzarli per analizzare la realtà!

E’ un po’ come se osservassi due persone che stanno giocando a dama ma senza conoscerne le regole. Se stai li per un tempo sufficiente, dopo un po’ inizierai a cogliere delle regolarità…ad esempio noterai che i pezzi tendono a muoversi in avanti e ad eliminarsi in un modo specifico.

Dopo qualche tempo di osservazione avrai acquisito la maggior parte delle regole, anche ad un livello inconsapevole…anzi soprattutto inconsapevole. Questo è quell’aspetto dell’intuito derivato dall’esperienza e che in psicologia delle decisioni viene chiamata “expertise”.

Chiaramente esiste tutta una parte di intuito che ereditiamo, non solo dai nostri genitori, ma in generale dalla nostra specie umana. Come ad esempio la capacità di cogliere le emozioni distruttive nel volto del prossimo ad una velocità sorprendente.

 

Quindi vediamo in sintesi quali sono gli aspetti dell’intuito:

 

  1. L’intuito è un tipo di “pensiero veloce” che ti permette di cogliere l’insieme delle cose senza fare ragionamenti analitici. La percezione è completa ed istantanea.
  2. L’intuito è quella parte che ti permette di prendere decisioni sagge molto rapidamente
  3. L’intuito è legato alla esperienza e può essere quindi sviluppato attraverso la pratica
  4. L’intuito non serve per vincere al gratta e vinci;)

Non ho inserito a caso l’ultimo punto, perché ogni volta che mi viene chiesto che cosa sia “l’intuito” molte persone vorrebbero una risposta psico-magica, che magari li aiuti a vincere al gioco. Ma qui su psinel il gioco d’azzardo “non ci piace”, molto meglio lanciare i soldi dalla finestra!

Quindi intuire qualche cosa non significa “divinarlo”. Non significa carpire un segreto connettendosi all’inconscio collettivo o a qualche “dimensione strana che ci circonda”. Ma significa connettersi con una parte che tutti possediamo e che utilizziamo più di quanto ci piace pensare.

Ad un livello puramente pratico, fare qualche cosa ad intuito significa “farlo senza ragionare“. E se ci pensi bene fai un sacco di cose bene “senza ragionare”. Anche il semplice mettere insieme queste parole o queste lettere non è qualcosa che fai “consciamente”.

Se ricevessimo una botta in testa che per qualche giorno ci impedisse di leggere correttamente forse ci renderemmo conto di quanto è complessa la lettura. Così se ti rompi le gambe e devi stare fermo per mesi ti accorgi quanto è difficile fare una cosa semplice come “il camminare”.

Quindi l’intuito è prima di tutto una fiducia inconscia in ciò che facciamo. Fiducia che si può sviluppare solo attraverso l’esperienza. Si di certo puoi “sentirti portato per una certa cosa” ma fino a quando non la fai non potrai mai iniziare a sviluppare “quella fiducia”!

Ed è proprio attraverso l’esperienza che un bravo medico impara a fidarsi del proprio intuito, così come un bravo meccanico riesce a capire che quel suono “arriva dal carburatore della tua vespa”. Insomma sviluppare l’intuito significa sia avere “le percezioni aperte” e sia avere “fiducia” in ciò che sappiamo di saper fare.

Avere “le percezioni aperte” significa lasciare spazio a quegli apprendimenti. Se ad esempio non hai mai mangiato una pizza (cosa alquanto strana se vivi in Italia) è difficile che tu possa sceglierne una in modo intuitivo.

Ovviamente anche l’esperienza e la conoscenza possono bloccare l’intuito, quando iniziamo ad osservare una certa scelta in modo analitico. E più ne sappiamo analiticamente e più rischiamo di bloccarci, per questo serve sia la fiducia e sia l’apertura.

Per apertura intendo la capacità di fidarsi di quelle percezioni istantanee. Più hai esperienza in un certo campo e più puoi fidarti di quelle “percezioni immediate”… la cosa vale anche al contrario: meno ne sai e meno dovresti fidarti.

Nonostante questa riflessione devi sapere che non possiamo mai sapere tutto prima di prendere una decisione, a meno che non si tratti di una decisione facile facile. Per questo ad un certo punto è sempre l’intuito che la fa da padrone.

Ora potresti prendere la parola intuito come l’ho utilizzata in questo post e cambiarla con “percezione emotiva” e scoprirai che si tratta della stessa cosa. Infatti il nostro intuito ci parla attraverso le emozioni e le emozioni ci parlano attraverso il corpo.

Ecco perché alla fine del podcast, fra i vari stratagemmi per sviluppare l’intuito ho inserito ancora una volta la nostra meditazione. Perché è proprio quella mente giudicante a bloccare il nostro intuito, a farci fare un sacco di “seghe mentali” prima di prendere una decisione.

Per oggi ti ho detto anche fin troppo sull’intuito. Sono convinto di non aver esaurito il discorso e di non aver chiarito tutto tutto. Fammi sapere se ti piace questo argomento ed i tuoi dubbi in merito lasciando un commento qui sotto.

Clicca su mi piace e sentiti libero di condividere questo materiale con chi pensi possa esserne interessato… fallo intuitivamente 😉

A presto
Genna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.