Ti mangi le unghie? tranquillo/a sei in un buona compagnia, infatti pare che il 50% degli adulti inglesi se le mangino. Io di tanto in tanto, in base al periodo, mi faccio una bella mangiata 🙂 Ed è anche per questo che ho deciso di dedicare la ANL di questa settimana alla onicofagia…o meglio a come smetterla di mangiarsi le unghie. Un argomento che abbiamo già toccato, ma i consigli che ascolterai oggi sono validi per modificare qualsiasi tipo di abitudine limitante.

 

 

Sei riuscito ad ascoltarla? hai mai notato che non ho mai nominato il termine “onicofagia” nell’audio? l’ho fatto apposta, per evitare di dare troppo peso a qualcosa che può nascere come un apprendimento.

“E’ possibile che il mangiarsi le unghie nasconda qualcosa d’altro?”, quasi sicuramente si, ma questo non significa che non si possa smettere di farlo senza alcuna conseguenza negativa…lascia che mi spieghi meglio.

Alcune correnti della psicologia sono convinte che l’eliminazione di un sintomo, come l’onicofagia, possa determinare la ricomparsa di questo stesso sintomo da un’altra parte. Come se fossi un tubetto di dentifricio, se tappo un buco, non è detto che alla prossima pressione non se ne crei un secondo. Ma noi fortunatamente siamo un po’ più complessi di questa semplice causazione. Nella mia esperienza non c’è niente di male a correggere il mangiarsi le unghie.

Ok, messe le mani avanti possiamo continuare a parlare di abitudini. Ti sei mai chiesto che cosa è un’abitudine? è un comportamento appreso. Questo può essere sia conscio, come quando sappiamo il perché abbiamo iniziato a mangiarci le unghie e sia inconscio…quando non sappiamo il perché. Sarebbe bene saperlo? sicuramente si, ma non è indispensabile per cambiare l’abitudine a cui facciamo riferimento.

Ricordo perfettamente quando ho iniziato a farlo. Frequentavo le scuole medie, ed un amico si mangiava le unghie. E sembrava così piacevole  che ho deciso di imitarlo… lo so è pazzesco eppure ti assicuro che è andata proprio così.

Ero li che mi annoiavo a scuola e vedevo che questo mio amico aveva un passatempo speciale, ed ho deciso di impararlo 🙂 Ci sono “abitudini e abitudini”…il confine fra una abitudine ed una dipendenza patologica è molto sottile.

L’abitudine a mangiarsi le unghie può essere qualcosa che riesci a gestire, oppure qualcosa di ingestibile. Nel senso che limita la tua vita per qualsiasi motivo (ti fai troppo male oppure ti vergogni a tal punto da non uscire di casa ecc.).

Qui parliamo delle abitudini che puoi gestire…altro disclaimer…se invece pensi che siano limitanti rivolgiti ad un professionista. Esistono abitudini buone e cattive, le buone ti aiutano e facilitano nel perseguimento dei tuoi obiettivi personali, mentre quelle cattive fanno il contrario, cioè ti limitano.

Qui parliamo solo di questa distinzione evitando le estremizzazioni patologiche, cioè le dipendenze. So che perdonerai tutte queste “mani avanti” ma  sono necessarie quando si parla di queste cose. Per cui, se come me ti mangi le unghie e “non è un problema”, allora “il primo consiglio di 8″ sarà  duro da mettere in pratica

1) Devi volerlo: se come me “non ti da fastidio” mangiarti le unghie allora sarà dura mettersi li e pensare…perché dovrei farlo? semplice, perché apprendere questo processo potrà aiutarti a superare anche altre “cattive abitudini”.

Spesso le persone entrano nel mio studio e mi chiedono di convincerle a fare qualcosa “contro la loro volontà”. Anche se puoi smettere qualsiasi cosa per un evento fortuito (come l’esempio del tossicodipendente della ANL) è più facile iniziare a decidere di volerlo.

2) Evita di sopprimerlo: sopprimere il desiderio di mangiarsi le unghie non funziona. Come puoi facilmente intuire pensare di non fare qualcosa ci spinge a farla. Se un tuo amico ha un enorme brufolo sul naso e tu ti imponi di non guardarlo, probabilmente i tuoi occhi cadranno ripetutamente sul brufolo 🙂 Tempo fa ci abbiamo dedicato un post che si chiamava “non pensarci è peggio“… invece di sopprimere il tuo desiderio di mangiarti le unghie è utile pensare ad una “abitudine sostitutiva”…

3) Nuova scelta: …il modo più facile di modificare un’abitudine è sostituirla con una più produttiva. Se ad esempio si ha l’abitudine di mangiare un panino al prosciutto per merenda, si può sostituire o il gesto (andare a fare una passeggiata) o il contenuto dell’abitudine, in questo caso, si potrebbe mangiare una mela. Scegliere un’abitudine sostituiva “buona” non è difficile, è applicarla la questione “spinosa”.

Per questo ti consiglio di usare il famoso swish della PNL, che può essere riassunto più o meno in questo modo: immaginati quando stai per mangiarti le unghie, proprio quel momento in cui senti che DEVI iniziare a mangiarle.

Guarda la scena in prima persona e sostituisci quella scena con un’altra, dove ti vedi in seconda persona, cioè come se ti stessi guardando dall’esterno mentre fai qualcosa d’altro, ad esempio, metterti le mani in tasca.

Ripetilo più volte, insieme al vero e proprio atto che puoi rinforzare facendo un piccolo sorriso. Ogni volta  che riesci a metterti le mani in tasca sorridi.

4) Usa segnali visivi: la ricerca ha provato che utilizzare segnali visivi può aiutarci a smetterla di mangiarci le unghie. C’è chi consiglia di fare una buna manicure, se sei una donna, utilizzare smalti colorati che ti ricordino il tuo intento. Ma basta anche solo un braccialetto al polso che ci ricordi costantemente che vogliamo smetterla di mangiarci le unghie.

Simile a questo consiglio, alcuni comportamentisti, invece che usare ancore visive, si avvalgono del dolore. In pratica consigliano di mettere un elastico al polso, ogni volta che ti scopri a mangiarti le unghie, dovresti punirti tirando l’elastico e dandoti una piccola botta sul polso. 

Associando in questo modo il dolore all’azione che desideri cambiare. Io non l’ho mai provato e consigliato, tuttavia mi piacerebbe sapere se tu l’hai mai provato. Forse mescolare insieme, l’ancoraggio visivo dell’elastico ed il piccolo dolore si può ottenere un risultato ancora migliore…ma chissà…sperimenterò e ti farò sapere 🙂

5) Attenzione ai contesti: in vecchio post ti mostravo che se hai il contesto giusto puoi arrivare a mangiare quasi il doppio. Lo stesso vale per il mangiarsi le unghie. Inizia a notare in quali luoghi e momenti lo fai. Spesso lo facciamo quando siamo davanti alla TV o in situazioni simili.

Notalo e se vuoi, puoi chiedere ad un amico o al tuo partner di fartelo notare. Ma stai attento, perché se è già oggetto di discussione fra di voi, evita di chiedere supporto, potrebbe avere l’effetto contrario.

6) Consapevolezza: riuscire a fermarsi un attimo diventando consapevole dei tuoi pensieri… è un modo efficace per inserire una nuova azione. Se ti mangi le unghie forse ti sarà già capitato, stai per mangiartele e ti rendi conto che non è ciò che desideri fare…ecco in quel momento osserva i tuoi pensieri, come ormai dovresti saper fare se segui i miei consigli da un po’ di tempo 😉

Attraverso la pratica della mindfulness è possibile disidentificarti dai pensieri che generano il mangiarsi le unghie e de-automatizzano il gesto.

7) Persistere: hai pensato ad una nuova risposta? Come metterti le mani in tasca, oppure fare un qualsiasi altro gesto? Bene, anche se hai seguito bene I passi precedenti è possibile che la vecchia risposta di mangiarsi le unghie competa con la nuova.

Insisti, avvalendoti di tutti i consigli precedenti, condizionati con lo swish e con il dolore, premiati quando riesci a dare la risposta alternativa, usa riferimenti visivi che ti ricordino il tuo intento… come  detto prima… fallo sino a quando la nuova risposta non ha più bisogno di competere con la vecchia.

8) Monitorare i progressi: secondo uno studio interessante i nostri cari smartphone possono esserci utili per smetterla di mangiarci le unghie, facendoci delle foto alle unghie. Magari una alla settimana per vedere I progressi. Un po’ come il diario alimentare, poter rivedere le foto pare abbia un effetto molto incisivo.

9) Rompere la struttura: vedi che a leggere il post, oltre che ascoltare l’audio c’è sempre da guadagnare? 🙂 in caso tu non sia riuscito ad ascoltare l’audio questo punto non è presente nella registrazione, perché viene incisa prima che scriva il post. Un modo efficace per smetterla di mangiarsi le unghie è farlo in modo sistematico:

Imponiti di iniziare dal mignolo della mano destra per poi mangiartele con ordine. Prima il mignolo, anulare, medio, indice e pollice…o viceversa. Più ti sembrerà strano ed inusuale seguire questa prassi, meglio è 🙂 Inserendo una struttura in qualcosa che non è strutturato (in caso lo sia, evita di seguire questi consigli) la facciamo “implodere”.

E’ una tattica strategica che ha funzionato varie volte, provala… puoi mangiarti le unghie, ma solo seguendo questa nuova struttura.Quest’ultimo suggerimento può funzionare solo se si è molto motivati. Infatti è difficile darsi un ordine nella esecuzione di un’abitudine, nel momento in cui lo fai stai già minando la sua struttura caotica.

Per cui, data la complessità di questo ultimo punto, ti consiglio di provarlo, ma in caso non ci riuscissi dopo qualche tentativo, affidati esclusivamente agli altri consigli. Ci tengo a ripetere che i primi 8 passi possono essere declinati su qualsiasi altra abitudine da cui vuoi liberarti.

Sperimenta questi passi e fammi sapere come sono andati i tuoi progressi, magari inviandoci un link alle foto di questi progressi. Ecco la mia mano;)

 

Non si vede benissimo, ma cliccandoci sopra dovrebbe allargarsi e dovresti poter vedere, che anche io mi mangio le unghie 🙂 non è forse il periodo in cui lo faccio con più frequenza, ma il solo fatto di scrivere questo post, mi ha fatto alzare di poco la asticella 😉
Sarebbe carino se anche tu mi inviassi le tue foto “prima e dopo” aver provato questi consigli. Se ti è piaciuto il post clicca su Mi piace e/o sul +1 di google, mi aiuterai a far crescere questo blog 🙂

A presto
Genna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.