
Ti piacerebbe avere una personalità davvero forte? Lo so questo titolo non ha molto senso perché dovrei dirti cosa intendo per “personalità” prima di parlare di forza. Per questo motivo nell’episodio di oggi sono partito dal suo etimo antico “come maschera”, cosa che molte persone ricorderanno dai tempi della scuola. Tuttavia non si tratta di qualcosa che ci nasconde, come oggi viene interpretata questa parola, per fingersi qualcosa d’altro, ma come interfaccia per avere a che fare con l’altro… Una Maschera “forte” è quella di chi è consapevole di indossarla…
Temperamento, personalità e carattere
Noi siamo animali sociali e in quanto tali, oltre al non poter sopravvivere da soli (intendo in totale isolamento) formiamo noi stessi attraverso le relazioni. In realtà quasi tutti gli animali hanno una forma di co-regolazione reciproca simile alla nostra ma meno complicata. Ti sei mai accorto che quando parli con alcune persone ti comporti in un certo modo e quando parli con altre in modo molto diverso? Certo non così diverso da diventare qualcun altro ma di certo ognuno di noi si adatta al proprio interlocutore, anche se non ce ne accorgiamo.
Questo significa che quando parli con una persona che ha una certa prosodia, un certo modo di muoversi, un certo modo di mettere in fila le frasi, tendi a fare qualcosa di simile per poterlo comprendere. E lui fa la stessa identica cosa nei tuoi confronti. Questa cosa accade anche silenziosamente, gli sguardi, i movimenti, le posture delle persone intorno a noi influenzano come ci muoviamo e anche le nostre decisioni. Se sei alla stazione dei treni e stai aspettando il tuo, di colpo arrivano dei ragazzini chiassosi e visibilmente molesti, scommetto che non resti lì immobile ma probabilmente ti sposti. (Oppure resti lì in allerta ecc.).
In psicologia si fa distinzione tra personalità, temperamento e carattere. Per indicare i lati più biologici ed ereditati, come quelli del temperamento, il quale quando incontra l’ambiente sviluppa dei tratti che formano il carattere. L’unione di natura (temperamento) e cultura (carattere) viene spesso definita identità, la quale per l’appunto è un concetto ampio che richiama ogni aspetto di noi stessi (innati e appresi). Se ti stai chiedendo quanto tu possa influenzare questi aspetti sappi che la ricerca è vastissima e in generale potremmo dire: 50 e 50, anche se la maggior parte degli esperti propende più per un 60 e 40 in favore dell’ambiente.
In altre parole hai il 60% di possibilità di modellare la tua personalità. Purtroppo le cose non sono così facili perché per ambiente si intendono anche le relazioni di quando eravamo piccoli, dove nasciamo, il nostro status sociale ecc. Questo era solo per sottolineare che la questione è molto complessa ma noi ovviamente ci riferiamo a quelle parti su cui abbiamo ancora una qualche partecipazione. E anche se fosse solo il 25% ti assicuro che sarebbe tantissimo, pensaci, se guadagnassi il 25% in più al mese? Se avessi una casa il 25% più grande? (forse è ancora più potente al contrario: il 25% in meno di stipendio? ecc.).
Ciò che capita nella nostra vita contribuisce alla formazione della nostra personalità? Si esattamente ma in modo particolare non è tanto ciò che capita ma cosa poi noi ci facciamo con ciò che capita. Lo so suona molto stoico, ma non si tratta di essere stoici si tratta di cercare di tenere a mente che su questo pianeta o le cose ci capitano oppure cerchiamo di farle capitare. Se stai leggendo queste parole probabilmente la pensi come me, cioè che tu possa attraverso la giusta attenzione e dedizione fare quel percorso di consapevolezza che può rendere la tua vita più ricca e appagante.
Il trip del miglioramento
Attenzione quando dico che possiamo lavorare su noi stessi vorrei stare molto lontano da quello che mi piace chiamare: il trip del miglioramento. Cioè l’idea che sia necessario cercare sempre di migliorarsi in un qualsiasi ambito e in qualsiasi momento. Non è questo ciò che intendo, questa sarebbe una bella maschera rigida come quelle accennate nella puntata. Allo stesso tempo però ciò che ho appena detto lo ritengo sacro santo: puoi decidere intenzionalmente di migliorare te stesso, non tanto per una smania di controllo o di potere ma per vivere modo maggiormente equilibrato con te stesso e con gli altri.
In realtà se ci pensi bene questa è una spinta naturale, già naturalmente siamo portati a migliorare il nostro modo di relazionarci con il mondo. Da questo punto di vista sono d’accordo con Maslow quando affermava che tutti abbiamo non il desiderio (e basta) ma il bisogno di auto-realizzazione. Il che non significa necessariamente diventare ricchi, famosi e fisicamente bellissimi. Il semplice sentirti competente in ciò che fai, anche nella tua piccola passione domenicale è già qualcosa che ti porta verso il miglioramento. Siamo in continuo cambiamento e mutamento, solitamente questa freccia non va verso l’alto ma verso il basso, cercare di notare cosa può renderci appagati e sereni, seppur piccola, può fare una grande differenza.
Quindi torniamo al tema della personalità, la quale, come spero di essermi spiegato per bene è possibile migliorare. Sei sempre stata una persona molto impulsiva? Se ti dedichi a questo aspetto di certo non diventerai Gandhi in 3 settimane ma il tuo semplice impegno in questa direzione ti aiuterà a migliorare. Questo tema è davvero centrale in tutta la psicologia, purtroppo la crescita personale vecchio stampo l’ha rovinato trasformandolo in un “se vuoi puoi” e soprattutto “se vuoi puoi tutto”, in una formula quasi magica. La verità è che se ti dedichi puoi migliorare e apprendere qualsiasi cosa ma ovviamente in base alla tua età, predisposizione e estrazione sociale (non viviamo nel vuoto).
Se mi segui sai che questo è il famoso tema del mindset di crescita, ecco puoi applicarlo anche alla tua personalità. Lo so, anche in questo ambito siamo ormai spacciati dato che ormai questo termine “mindset” è appannaggio di fuffaguru che vogliono insegnarti come diventare ricco a 20 anni e del mitico Maicol Pirozzi (ci voleva finalmente della sana ironia in questo ambito). Tu che mi segui e non sei un “Babbano” probabilmente sai a cosa mi riferisco, presto farò un contenuto su questa differenza ma essenzialmente è quella che c’è nei libri e nei film di Harry Potter. Immagino che quasi tutti sappiano la differenza ma è bene ricordarlo.
I babbani sono tutte le persone, che nella narrazione di Harry Potter, non sono maghi e che, solitamente sono ignari dell’esistenza della magia (non è esattamente così, in realtà alcuni di loro lo sanno ma facciamo finta che…). Allo stesso modo il mondo si divide in due tipi di persone: chi sa che esiste la psicologia, che si tratta di una materia seria e che esistono professionisti a cui rivolgersi in tal senso e chi, al contrario, magari sa che esiste la psicologia come materia ma non ci crede, pensa che siano tutte fandonie, convinti che la ricerca sia ferma alla “interpretazione dei sogni” o cose del genere.
Se vuoi lavorare sulla tua personalità devi abbracciare il mondo dei “maghi”, cioè della psicologia. Non sono io ad affermare che tu possa cambiare te stesso, ci sono gli studi che indicano che già lo facciamo naturalmente nel corso della vita, sia a causa dello scorrere del tempo e sia a causa di eventi che ci capitano o che facciamo capitare. Scegliere di leggere un libro che ti arricchisce invece che spippolare con il cellulare sotto l’ombrellone è una piccola cosa che però, nel lungo andare può cambiare il tuo modo di vedere te stesso e gli altri… ti cambia, sempre senza cascare nel trip del miglioramento.
Gli altri saranno gli ultimi
Ti è mai capitato di non notare quando tua moglie o tuo marito hanno tagliato i capelli o la barba? Ti capita di non notare che un tuo amico o partner stia prendendo o perdendo peso? E’ del tutto normale, le persone che frequentiamo più spesso sono anche quelle di cui ci rendiamo conto tardi dei cambiamenti, ne abbiamo parlato approfonditamente in questo episodio nel quale abbiamo analizzato i bias e le euristiche che guidano tale tendenza della nostra mente. Ecco la triste notizia: perché vogliamo migliorare la nostra personalità? Di solito per sentirci meglio con noi stessi e con gli altri, purtroppo la personalità non dipende solo da noi ma anche da chi ci sta intorno… mi raccomando seguimi…
Chi ci sta intorno ci influenza e solitamente lo fa in modo omeostatico, cioè desidera che noi restiamo identici ai suoi occhi, perché ogni nostro cambiamento potrebbe mettere in ballo anche un suo cambiamento. Facciamo un esempio, immagina di avere un caro amico ed entrambi siete un po’ in sovrappeso, di colpo tu ti metti a dieta, inizi ad allenarti ecc. E’ possibile che il tuo esempio spinga il tuo amico a fare altrettanto ma è anche probabile che il tuo amico inizi a comportarsi in modo un po’ strano, a volte addirittura ostacolante, non è cattivo semplicemente vuole mantenere l’equilibrio tra di voi. Lo so questo era un esempio del cavolo, se un tuo amico ti vuole bene ti sta accanto anche se non si mette a dieta ecc.
Tuttavia è un esempio reale e molto più frequente di quanto ci piaccia pensare, nel caso dei tratti di personalità gli altri, anche se migliori tenderanno a vederti sempre nello stesso modo. Ti faccio un esempio, immagina di essere una persona incline alla rabbia (come il sottoscritto), diciamo che da 0 a 10 tendi ad arrabbiarti 8, inizi un percorso di crescita personale, mediti, segui i nostri splendidi percorsi e ti fai guidare da un esperto professionista. Dopo un po’ di tempo passi da 8 a 5, addirittura 4 o 3, non conta, quel giorno che ti arrabbierai di fronte al tuo amico che ti conosce da una vita devi essere pronto a sentirti dire qualcosa del genere:
“Eccolo medita da anni, si fa aiutare e si incazza ancora come prima, queste cose sono tutte cavolate” in realtà se avesse tenuto conto di quante volte ti sei davvero arrabbiato, di come lo hai fatto e di quanto tempo ci hai messo a tranquilizzarti non avrebbe mai detto qualcosa del genere. Tuttavia, spesso non lo fanno apposta (anzi quasi mai) lo fanno per mantenere quell’equilibrio confrotante e perchè per loro è davvero più saliente la rabbia che non il fatto che tu riesca ad essere più calmo. Questo non significa che tu debba allontanare le persone, smettiamola con quella cavolata di tagliare via i rami secchi, questo lo si fa solo in caso estremo…
…la verità è che la gente intorno a noi difficile la troveremo sempre, impariamo piuttosto a comunicare in modo assertivo con queste persone e a sfruttare il loro atteggiamento per migliorarci, se esagerano possiamo poi anche fare qualcosa ma stai certo che loro saranno gli ultimi a rendersi conto dei tuoi cambiamenti. Stupidscili, ti assicuro che è forse una delle cose più piacevoli che esistano: “Cavolo però devo ammetterlo, come fai a restare così calmo in quel contesto?”…. seguo Psinel! 😉
A presto
Genna