Sei stressato? Alzi la mano chi al giorni d’oggi nonsi sente un po’ “stressato”. Per anni abbiamo sentito parlare di questo terribile stress come una delle fonti più importanti di disagio psicofisico. Infatti lo stress sembra essere una delle cause principali dell’infarto e di altri 1000 disagi che da ormai decenni affliggono la nostra società. E se fosse “una sega mentale” cioè una semplice e banale convinzione a farci stare male?

Sei riuscito a vederlo? La affascinante psicologa Kelly Mcgonigal ci mostra alcuni studi sullo stress dimostrandoci in poche parole che più pensiamo che lo stress sia dannoso e più lo diventerà. Nulla di strano per chi conosce i meccanismi della nostra mente, in modo particolare quel meccanismo che i medici chiamano “danno iatrogeno” cioè causato dalle cure mediche stesse.

Ma non solo qui entra in gioco il famoso discorsosulla profezia che ai auto-avvera. Dove più crediche una cosa sia reale e più metterai in motomeccanismi che la rendano tale. Bisogna però ammettere che gli studi della collega hanno un che di inquietante, visto che si basano su dati di “mortalità” legata alla percezione dello stress.

Ed infatti come ci racconta lo stress dovrebbe rappresentare la 15° causa di morte negli USA. Mica male se consideri che ci sono centinaia di cause che possono ucciderci, asteroidi e fulmini compresi:) suvvia sto scherzando…però il dato è davvero impressionante. E noi psicologi ce ne siamo vantati per anni, quasi a dire “visto chela psicologia non è tutta fuffa”;)

Eppure dagli studi straordinari della collega emerge un dato inquietante, che sarebbe la convinzione di base a farci reagire in modo positivo o negativo allo stress. Qualcosa che in fondo in fondo si sa da sempre, visto quanto tempo passiamo a fare attenzione alle convinzioni altrui. Tuttavia non è di molto fa la legge sullo stress da lavoro correlato.

Nuovamente non c’è nulla di male anzi, per la prima volta il ministero si è accorto che lo stress può essere una forma invalidante anche sul lavoro. Ambiente dove le persone registrano i più alti livelli di stress. Ed in fin dei conti gli psicologi non possono andare nelle aziende a dire: “ragazzi se pensate positivo lo stress vi farà crescere” altrimenti sai cosa ti dicono?

Voi formatori pensate sempre di indorare la pillola“cioè di farli lavorare di più perché il padrone vuole che sia così e non per il loro vero benessere. Ed infatti chi fa il formatore nelle aziende non viene pagato dai dipendenti ma dai loro capi. Per cui, anche se la Kelly Mcgonigal avesse scopertola formula matematica per evitare lo stress e trasformarlo in qualcosa che aumenta la nostra resilienza…

…sarebbe di difficile applicazione. Ma non solo ci sono di mezzo anche le industrie farmaceutiche, non mi credi? Fatti un giro in farmacia e guarda quanti prodotti ci sono per “controllare lo stress” sono sempre di più. Fiutato il business le farmacie invece di proporre consulenze psicologiche (cosa che a me sembra nettamente più saggia visti i dati di chi ha provato a farlo) hanno aumentato la presenza nei loro scaffali di “pillole anti-stress”.

Non ti ho ancor parlato della ricerca perché, primo la puoi vedere da te nel video e secondo ci dedicherò tutta la ANL della prossima settimana, per cui se hai domande su questo tema sentiti libero di farmele sia qui sotto fra i commenti che privatamente o sui social da cui mi segui. Cercherò di creare un bel esercizio per implementare nella vita quotidiana queste affascinanti scoperte…

sono certo che ti piaceranno un sacco 😉 Uniremo assieme le vecchie concezioni dello stress con le ricerche riportate nel video…e ti mostrerò un facile esercizio per poter trasformare ogni stressor della tua vita in un momento di crescita personale 😉 Per cui, come sempre, se ti è piaciuto il post clicca su mi piace e condividilo.

A presto
Genna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.