Sei mai stato “manipolato” da qualcuno? Anche se forse non te sei reso conto, la risposta è “Si”! Tutti noi, nel bene e nel male, siamo stati manipolati ed abbiamo manipolato per i nostri “loschi scopi”. Nel podcast di oggi troverai quella che, secondo me, è una delle “manipolazioni” più comuni e allo stesso tempo pericolose, quella “relazionale”, cioè che sfrutta la relazione fra due o più persone.
Scommetto che molti si saranno rivisti nelle descrizioni che ho appena fatto. Tranquilli, si tratta di qualcosa di cui siamo tutti vittime e carnefici. Negli esempio ho un po’ calcato la mano ma posso assicurarti che non siamo così lontani dalla realtà!
“E’ impossibile non manipolare” avevo detto qualche anno fa, storpiando il famoso assioma della pragmatica della comunicazione “è impossibile non comunicare” … ci credo ancora, ma con le dovute “accortezze”.
La “manipolazione dipende dall’intenzione”! Altra frase da “baci” (nel senso di quelli perugina) che ha diversi significati: il primo e più importante è che se si hanno “cattive intenzioni” si avrà una “manipolazione cattiva”… …viceversa, se hai “buone intenzioni” si avrà una “manipolazione buona”.
Ecco questo è il modo di pensare della maggior parte della gente, purtroppo le cose a volte, non vanno così! Carl Marx affermò che “le vie dell’inferno sono lastricate da buone intenzioni” e questo la dice lunga. In altre parole, si può pensare di “manipolare/influenzare” con buone intenzioni ottenendo pessimi risultati…
“Ma allora è davvero possibile evitare questo genere di manipolazione?”
La risposta è No! Sia perché ogni volta che apriamo bocca stiamo in una qualche misura “influenzando il prossimo” e sia perché le relazioni si nutrono di paradossi. Il paradosso, come hanno scoperto quasi 40 anni fa i ricercatori di Palo Alto, è la quinta essenza della relazione. Posso mostrartelo davvero in pochi istanti: ogni volta che crei un legame stretto con una persona questo diventa “una forza e insieme un limite”.
Torniamo all’esempio di “Antonio” che ti facevo nel podcast. Più la relazione con lui è stretta e più vivrai in modo forte la sua manipolazione! Viceversa se non lo conoscessi, non t’importerebbe di sapere che ti ha manipolato (o almeno t’importerebbe molto poco). Il legame ti lega e ti slega contemporaneamente, ecco il paradosso della relazione.
Per vivere bene una relazione dobbiamo sottostare a certi “vincoli” ed apprezzare i vantaggi di questi stessi vincoli. Più conosciamo una certa persona e più è facile che possa manipolarci in questo modo. E più la conosciamo e più ci restiamo male del fatto che non ci siano state dichiarate esplicitamente le sue vere intenzioni.
Purtroppo però, quando ci sono di mezzo le emozioni negative. Quando quella persona ne è esageratamente vittima, avrà una grande difficoltà ad esporle… a volte perché non è del tutto consapevole e a volte per un “evitamento emotivo“. E’ giusto quindi che noi le aiutiamo a renderle consapevole? Se non fai il mio mestiere la risposta è NO!
Se Antonio è “terrorizzato dall’acqua” tu puoi farci poco… …di certo, se sei un amico stretto, se ti ha confessato la sua paura ecc. puoi provare a consigliargli un aiuto. Ma evita come la peste di fare il “bravo consigliere”… perché?
Perché gli “aiuti non richiesti”, quando si tratta di gestione di emozioni negative, diventano spesso dei boomerang, che rendono più debole lui e ti mettono in cattiva luce. Quindi la soluzione? Forse la migliore è quella legata al concetto di “responsabilità” di cui ti ho parlato nel podcast… e sono certo che hai afferrato al volo la questione no?
Allora fammi sapere che cosa ne pensi lasciando un commento qui sotto e/o cliccando su mi piace per farmi sapere che “sono sulla strada giusta”! Nei prossimi podcast (dedicati alle relazioni e alla manipolazione) ti parlerò dei “paradossi relazionali” e di come “offrire aiuto” senza indebolire il prossimo e/o fare errori di comunicazione grossolani.
A presto
Genna