Utilizzi molto il tuo smartphone per dare risposta alle tue domande? Una recente ricerca ha cercato di dimostrare che chi utilizza maggiormente la tecnologia per “trovare risposte” è mediamente meno intelligente. Questo dato non stupisce chiconosce il cervello umano e la famosissimamassima “se non lo usi lo perdi”. E tu, quantoutilizzi il tuo smartphone? Buona ascolto 😉
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Lo studio che ho citato è stato condotto da Barr e dai suoicolleghi della Università di Waterloo in Canda. I quali hanno reclutato 660 soggetti a cui sono state poste alcune domande sulla loro dipendenza dal cellulare. Prima di queste domande tutti i partecipanti sono stati sottoposti a diversi test per valutarne le abilità verbali e analitiche.
In breve: i soggetti che ricorrevano maggiormente al cellulare per “avere risposte” avevano anche meno abilità psicologiche (verbali e analitiche).Per comprendere questo effetto è utile pensare al cervello come ad una sorta di macchina che ha come obiettivo primario il “risparmio energetico“.
Se “il cervello” deve scegliere fra due strade, una facile ed una difficile tenderà a scegliere la prima, quella facile!
E’ un concetto evolutivo, risparmiare energia serve per sopravvivere, per farne “scorta” da utilizzare nei momenti di emergenza. Questa tendenza non ha solo lo svantaggio di farti scegliere “la via facile” ma ha anche molti vantaggi, come ad esempio, il fidarti del tuo “intuito” ecc.
L’esempio più vicino a noi, con cui molti di noi hanno fatto “i conti”, è appunto il calcolo mentale. I nostri nonni non potevano usare le calcolatrici a scuola, anche se avessero avuto i soldi per comprarne una e la competenza per utilizzarla, i professori erano convinti chela calcolatrice li avrebbe resi più stupidi e non in grado di fare i calcoli a mente…
…ed avevano ragione 😉 Infatti meno ti sforzi a fare qualcosa e meno diventi abile in quella cosa. Un principio chiarissimo in ogni tipo di attività umana. Tuttavia però, per il famoso risparmio energetico la calcolatrice è più che utile, ci fa risparmiare tempo e fa calcoli più precisi di come potremmo farli a mente. Il prezzo è stato “perdere il calcolo a mente”…
…e la domanda seguente è: “ci è ancora utile avere grandi abilità di calcolo mentale? “forse un professore di matematica risponderebbe che “ovviamente è utile”. Si ma fino a che punto? Fino al punto da far calcolare i nostri interessi in banca a mente? cosa impossibile o meglio lungae davvero macchinosa?
Prima di rispondere (in parte a queste) domande voglio mostrarti un video per “recuperare un po’il famoso calcolo” ed aiutare anche i tuoi figli a non perdere questa abilità…
L’hai visto? meraviglioso, non potevo resistere a ripresentarti questo video… non c’entra troppo con il tema del podcast, ma contiene preziose informazioni che dimostrano come si possa,attraverso i “giusti metodi” allenare “domini di competenza” (citando la prof.) minati dalla tecnologia.
Come ti raccontavo nel podcast questo tipo didiatriba è millenaria. Infatti lo stesso Socrate (che continua a ritornare da un po’ di tempo qui su psinel) era contrario alla scrittura. Sia lui che il suo allievo più noto, Platone, erano del tutto convinti che la divulgazione della parola scritta e della scrittura in se, avrebbe resto la gente più stupida e smemorata.
Potremmo immaginare un mondo moderno senza la scrittura? Chiaramente no, si di certoavremmo inventato altre cose, ma tutto ciò checi circonda in questo momento, web compresonon esisterebbe. La scrittura ha permesso alle persone di scambiarsi informazioni e questo ha permesso lo sviluppo delle società e delle diverse culture.
Il potere di questi “artefatti umani” non sta nell’artefatto in se… se ad esempio ti scrivi un post-it per ricordarti qualcosa di importante e poi, magari te ne ricordi solo grazie a questo tuo appunto, di chi è il merito? E’ tuo o delpost-it? Questa domanda è molto interessante (non è mia l’ho presa dall’Elefante invisibile di Mantovani, che ho studiato con piacere per un esame di tanti anni fa).
In poche parole il merito sta nel tipo di utilizzoche fai di quell’oggetto. Il “merito” è tuo che lo hai utilizzato al meglio per ottimizzare le tue”cose”. Se il post-it ti ha permesso di arrivare all’appuntamento e nei giorni precedenti di non pensare continuamente all’orario di quell’appuntamento, allora è grazie a te che questo artefatto è stato utile.
Potremmo pensare che il “merito” stia in una zona di mezzo che si crea fra te e l’oggetto che hai scelto per “appuntare l’orario”. Ma sei stato tu a farlo, a scegliere di utilizzare attivamente quello strumento che avevi a disposizione.
Quindi il discorso è sempre lo stesso, non ètanto lo strumento in se ma come lo usiamo econ quali intenzioni. “Si però Genna in questomodo perdiamo delle abilità mentali preziose”si in parte è vero, ma se usiamo bene questetecnologie ne apprendiamo di nuove. Tuttala storia del pensiero umano è un continuo perdere e ritrovare abilità mentali…
…il nostro cervello ha una qualità incredibileche solo negli ultimi decenni è stata studiatae comprovata: la plasticità cerebrale. E’ colpa sua se perdiamo “ciò che non usiamo” ma è anche grazie a lei che ci possiamo adattare in ogni situazione. Oggi non utilizzare internet per avere risposte e magari allenarsi ad avere una memoria enciclopedica…
…non serve a un bel niente! Si magari puoi andare a fare il fenomeno in qualche show televisivo, ma nei fatti avere una conoscenza enciclopedica basata di quelle in stile “idiot_savant” non è utile…forse lo era ai tempi di Pico della Mirandola, ma non oggi. Lo soche questo sconvolge gli intellettuali ditutto il mondo, ma le cose sonocambiate!
E se nel futuro dovessi assumere qualcuno per una mia attività, di certo sceglierei uno bravo a fare ricerche sul web piuttosto di uno con una memoria da elefante. Attenzione però, non sceglierei mai un candidato che non è in grado di pensare e che ha costantemente bisogno della tecnologia per farlo…
…se vuoi tenere allenato il cervello, segui iconsigli del podcast e fammi sapere che cosane pensi lasciando un tuo commento qui sotto.
A presto
Genna