Se c’è una parola che ha girato fra le orecchie di chi si occupa di crescita personale nel 2016 questa è sicuramente consistenza. In Italia non tantissimo ma all’estero moltissimi ne parlano.
Qui da noi c’è un autore che c’entra poco con la psicologia ma che ne ha parlato tanto, è Marco Montemagno imprenditore digitale che forse conosci.
Oggi parliamo di questo e di molto altro per l’ultimo podcast del 2016! Buon ascolto e buone feste 🙂
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“Il ragazzo è bravo ma non si applica“, se avessi 1€ per ogni volta che ho sentito ripetere questa frase potrei forse candidarmi come presidente degli Stati Uniti (spero si capisca l’ironia).
Si perché in fin dei conti quel “non si applica” o “non s’impegna” mi ha sempre dato un po’ fastidio, soprattutto perché l’ambiente in cui accadeva raramente era realmente formativo.
E mi riferisco alla scuola, la prima vera responsabile della nostra allergia endemica all’impegno e allo sforzo personale. Ok sto un po’ esagerando sappiamo entrambi che la vera causa è…
La innata tendenza umana a prediligere la comodità e le scorciatoie
Lo abbiamo detto un mucchio di volte, il nostro cervello cerca una sorta di “economia energetica” cerca di risparmiare il più possibile.
Ma a parte questo dato indiscutibile è altrettanto indiscutibile che la scuola non è stata disegnata per motivare gli studenti, ma per portare avanti dei “programmi ministeriali”.
E questi programmi vengono portati avanti a discapito della comprensione del singolo alunno, se capisci bene altrimenti resti indietro. Almeno così era ai miei tempi e dubito sia cambiato più di tanto.
Questa tendenza scolastica ha creato un danno secondario…quello della motivazione!
Si, perché se il problema è l’impegno allora la soluzione è la motivazione, giusto? Direi di si, ma fino ad un certo punto. Perché la motivazione è qualcosa che dovrebbe sgorgare naturalmente!
In altre parole non si dovrebbe motivare con esortazioni (uno studente o anche un lavoratore) ma attraverso accorgimenti relazionali, come ad esempio accertarsi che la persona abbia capito.
Si perché hai voglia a motivare un giovane studente, se non ha capito come si risolve “quel problema” è inutile motivarlo nella speranza che ci arrivi da solo.
(A meno che non si utilizzi una intelligente maieutica come ben descritto da Platone nel Convivio, ma anche questo richiederebbe troppo tempo, ci sono i programmi ministeriali da portare a termine!).
La motivazione è una spinta propulsiva ed incostante!
Uno dei mantra di quest’anno è proprio il fatto che la motivazione è una spinta incostante. Secondo me questo capita per diversi motivi, il primo è legato alla competenza.
Praticamente ciò che ti ho detto prima, è inutile motivare se prima non si sono create certe competenze utili a favorire il processo successivo alla motivazione (di cui parliamo tra un attimo).
La seconda motivazione è legata alla “spinta propulsiva” che come ogni propulsione è intensa ma breve. Ci aiuta a decollare ma poi difficilmente ci mantiene in aria, fino a quando non raggiungiamo l’orbita!
Se tieni davvero a qualcosa devi “spingere fino all’orbita”
Come sanno praticamente tutti, se vuoi davvero imparare a fare qualcosa di complesso, devi necessariamente creare delle buone abitudini di addestramento.
Tutto ciò che è complesso come, suonare uno strumento, padroneggiare una materia, gestire situazioni difficili, necessita di una continua preparazione.
Se fai il libero professionista come me scommetto che passi molto tempo (o almeno dovresti passarlo) a formarti e vedere quanto velocemente oggi …tutto cambia!
Si tratta di uno sforzo continuativo, un rinnovamento giornaliero dei propri intenti che passa per la motivazione, arriva all’abitudine e diventa uno stile di vita.
L’esempio della dieta
Fino a soli pochi anni fa il web e gli scaffali delle librerie traboccavano di testi pieni di scorciatoie “dimagrisci in 7 giorni mangiando ciò che vuoi”. Zeppo di “sparate” commerciali!
Ovviamente le sparate ci sono ancora ma sempre meno, perché la gente ha sempre più accesso alle informazioni e sta imparando a muoversi tra di esse.
Il campo dove tutto ciò è molto evidente è la dieta, che significa “stile di vita alimentare” ma che si era trasformato in “tortura alimentare per dimagrire”.
Oggi chiunque sa che la dieta è “uno stile di vita”…
Ma ovviamente la nostra attrazione per le scorciatoie resta
Infatti la dieta “mordi e fuggi” di una volta si è trasformata in “alimentazione detossificante” che consente di eliminare scorie dal corpo ecc.
Ok è ovvio che un po’ di verità c’è, così come fa bene frequentare dei corsi “mordi e fuggi”, anche solo per tenersi ispirati ed aggiornati.
Ma la vera chiave di volta per ogni crescita personale passa dalla pratica e non una “pratichetta” ma un impegno costante rivolto verso se stessi.
Questo ha poco appeal e so che invece ti piacerebbe sentirmi dire che ho scoperto un esercizio, che puoi fare in 2 minuti, 1 volta al mese e che risolve tutti i tuoi problemi.
Come dicevamo questa tendenza a “sprecare poca energia” è evolutiva, e di certo anche se leggi queste parole il tuo corpo, dopo 100000 anni di evoluzione non dirà: “ok ho capito smetto di cercare la via facile”.
Per questo un podcast non basta!
Questo podcast fa parte di una serie di puntate in cui abbiamo discusso dell’impegno, della dedizione e della consistenza.
A partire dalle 10000 ore di qualche anno fa, dove ti raccontavo che per eccellere in un qualsiasi campo sono necessarie circa diecimila ore di pratica deliberata.
Fino al podcast dedicato all’impegno, che legava insieme la soddisfazione della vita con la qualità dell’impegno che tu profondi in ciò che fai. Ti stra consiglio di ascoltarlo se non lo hai ancora fatto.
Errare è umano persistere è diabolico
Che dire di questo saggio detto? Che è assolutamente vero, essere consistenti implica avere anche consapevolezza di ciò che stai facendo, devi osservare ed ascoltare ciò che succede.
Evita di nasconderti gli errori ed i piccoli e grandi problemi che puoi incontrare nel tuo percorso, ti ricordi la puntata dedicata alla felicità, li ci trovi un sacco di cose di questo tipoxxx
Però questo detto ha bisogno di una buona interpretazione, infatti qualcuno potrebbe usarlo come scusa, come alibi per non insistere su un certo percorso.
Come ormai hai capito siamo spesso più pigri che laboriosi, più reattivi che proattivi… per questo dobbiamo diventare spudoratamente onesti con noi stessi nella persistenza.
Si spudoratamente onesto con te stesso!
L’unico modo affinché la consistenza e l’impegno non ci si ritorcano contro è essere onesti con se stessi. E per farlo serve la capacità di aprirci agli eventuali feedback negativi.
Lo psicologo premio Nobel Daniel Kahenmanxx ha provato che le persone tendono a voler evitare le perdite, e questo spesso le conduce ha fare pessime scelte.
Ad esempio, fra il continuare a portare avanti un’azienda fallimentare ed il chiuderla, un imprenditore tenderà (evitando la perdita) a perseguire nell’errore.
Ecco perché devi essere…ripeto ancora… spudoratamente onesto con te stesso. Quindi la consistenza non è solo fare le cose “a testa bassa” ma è farle con la testa!
Se hai un progetto per il 2017… spruzzaci sopra un po’ di consistenza
Per farlo davvero bene ti lascio con un video del “succitato” Marco Montemagno, un video dedicato a “chi si sbatte”:
“Dedicato a chi si sbatte”
Spero ti sia piaciuto il video, purtroppo non è quello che cercavo con precisione, ti consiglio di dare un’occhiata ai video di Marco Montemagno anche se non ti occupi di “digital” o tecnologie.
Perché Marco dice molto chiaramente quello che altri non ti dicono: che se vuoi avere successo in ciò che fai ti devi semplicemente “sbattere” ci devi mettere impegno e “non mollare”.
Che è la versione “meno psicologica” di ciò che ti dico da anni contro tutti i “fuffa coach” di turno che invece cercano di venderti la formuletta magica per la motivazione.
La dedica a chi “si sbatte” è fondamentale al giorno d’oggi, dove tutti cerchiamo la migliore scorciatoia per vivere meglio. Il mondo da questo punto di vista non è mai cambiato!
La regola dell’impegno è valida da sempre
Nonostante il mondo continui a cambiare a rapidità elevatissima la regola dell’impegnarsi in ciò che stai facendo è sempre la stessa… è senza tempo!
Nei prossimi anni vederemo un incremento di “assistenza virtuale” mai visto prima, l’intelligenza artificiale ha stupito tutti i suoi creatori ed ha fatto un salto enorme nel futuro.
Presto avremo il cellulare che decide per noi, la macchina che guida da sola (non vedo l’ora) ed un robot invece che una colf.
Ma sono pronto a scommettere che chi otterrà grandi risultati sarà ancora chi si rimbocca le maniche e cerca di fare qualcosa attivamente, con impegno e passione.
Se mi stai leggendo nel giorno di pubblicazione di questo post… ti auguro delle buone feste e che il 2017 sia un anno zeppo di impegno, consistenza e passione!
Ci sentiamo nel 2017 😉
Genna