Noi esseri umani siamo terribilmente attratti dalle cose “misteriose”, i motivi sono molti ma i principali sono “sempre gli stessi”:

E’ bene essere “attratti dal mistero” per motivi legati alla sopravvivenza, se conosci le zone dove solitamente ti muovi puoi diminuire la possibilità di incappare in spiacevoli sorprese.

Siamo attratti dal mistero anche perché siamo in fondo consapevoli di non sapere tutto ciò che potremmo sapere su noi stessi, il mondo e gli eventi della vita. Insomma è una dinamica molto sottile che può spingerci a confondere le cose…

Il mistero e i segreti

Per prima cosa devo dirti che la differenza tra “mistero e segreto” in senso etimologico non esiste, perché la parola mistero significa letteralmente: “cosa segreta” o “cosa chiusa”. Per tanto si tratta di una sorta di ripetizione a livello filologico.

Tuttavia la sottile differenza che separa questi due termini può essere un ottimo spunto per parlare di una tendenza umana poco produttiva: quella di confondere l’inconoscibilità completa del mondo circostante con l’idea che vi siano dei “segreti” intenzionalmente celati da qualcuno.

In questa mia personale distinzione il mondo è per sua natura misteriosa, nel senso che non siamo ancora riusciti a scoprirne tutte le sfaccettature e forse non ci riusciremo mai. Mentre quando parliamo di “segreti” alludo a specifici comportamenti umani agiti intenzionalmente.

Ti nascondo determinate informazioni per avere un vantaggio su di te o su altre persone; mantengo un segreto per evitare di ferire le persone che mi circondano; mantengo segreti per motivi professionali, ecc. I segreti fanno parte della nostra cultura da sempre, così come i misteri.

Da sempre immaginiamo l’esistenza di misteri che se rivelati possono cambiare la vita dell’uomo per sempre, come: la fonte dell’eterna giovinezza, la panacea di tutti i mali, il sacro Grall, la pietra filosofale ecc.

Modi diversi di concepire il mistero

Nell’arco della storia i modi di concepire il “mistero” sono profondamente cambiati, fino a qualche secolo fa la maggior parte dei fenomeni elettrici naturali: fulmini, energia elettrostatica, incendi spontanei ecc. Erano tutti spiegati con fenomeni più o meno metafisici.

Forse non a caso siamo soliti parlare di “scintilla divina” come se ogni fenomeno elettrico fosse una derivazione di una qualche divinità. Le varie religioni poi si sono occupate di attribuire a quei misteri una certa valenza sul piano spirituale.

Fino a quando non sono arrivati gli “scienziati brutti e cattivi” che hanno iniziato a rovinare i “misteri” cercando di rivelarne la struttura sottostante. Non sono riusciti a spiegare tutto ma moltissime cose si, anche a dispetto di chi, di fronte alle prove concrete del disvelamento negava la possibilità di poter rivelare determinate questioni.

Abbiamo così una lunga sequela di persone perseguitate per la loro curiosità rivolta a cercare di comprendere determinati misteri senza fare appello a cause metafisiche. Mi riferisco alla nascita del metodo scientifico e alla sua ormai lunga storia ben conosciuta.

Tuttavia anche gli scienziati si rendono conto che la realtà è più complessa di come l’avevano immaginata i primi deterministi, dalla meccanica quantistica che ha scompaginato secoli di fisica classica alle leggi dell’ottica ecc. Ma dall’avvento della scienza tutto è cambiato!

La causa principale

Secoli di filosofia hanno cercato di dirimere queste questione e per millenni la risposta era una sola: esistono forze divine a noi sconosciute che dobbiamo dare per scontate per poter spiegare i fenomeni che ci appartengono.

Da Platone a Cartesio si è dovuto costantemente postulare l’esistenza di qualcosa di mistico per poter spiegare da dove derivano le cose. Ora poteri andare avanti per ore nel raccontarti questa dicotomia tra chi ha dato spiegazioni metafisiche e chi invece ha cercato le risposte “fisiche”.

Il punto è che se all’inizio della nostra storia avevamo molte più conoscenze mentafisiche oggi è quasi il contrario, abbiamo molte più conoscenze fisiche della realtà che metafisiche. Questo non significa che sappiamo tutto sulla natura che ci circonda ma posso assicurarti che ne sappiamo tantissimo.

Un esempio nel campo della nostra cara psicologia è dato dalle neuroscienze: ci sono un sacco di persone convinte che conosciamo pochissimo il funzionamento del cervello. In parte è vero, abbiamo ancora un sacco di cose da scoprire, ma ne sappiamo davvero davvero tante.

Ci sono ancora persone convinte che utilizziamo il cervello al 10% delle nostre potenzialità, leggenda tra l’altro tirata fuori dal padre della psicologia americana: William James e oggi smontata dalle ricerche su questo tema.

La realtà è misteriosa

Che sia un’indagine filosofica e religiosa o scientifico razionale la cosa è certa: la realtà che ci circonda è complessa e zeppa di misteri. Cioè di cose che non abbiamo ancora compreso, ma a differenza di qualche secolo fa non spieghiamo il tutto affermando: “mistero della fede”.

Ma al contrario costruiamo ipotesi e cerchiamo di verificarle attraverso il metodo scientifico, quando è possibile applicarlo. O semplicemente attraverso la ragione, cioè la messa in pratica della logica, senza accontentarci di spiegazioni pseudo-razionali.

Ora, dopo aver fatto questa lunga panoramica sulla dinamica “mistero-segreto” torniamo alla nostra cara crescita personale, al fatto che individualmente siamo attratti dalle cose misteriose. E’ naturale ed anche evolutivo esserlo!

Tuttavia questo fa si che alcuni individui possano sfruttare tale tendenza cercando di farvi leva magari affermando di conoscere dei segreti (dei misteri) che una volta rivelati potrebbero cambiarti la vita. Segreti che i “poteri forti” ti hanno celato perché se tu li sapessi… guai!

Un tempo questo concetto era “quasi vero”: nel senso che per poter parlare di ipotesi cosmologiche alternative era necessario agire con il favore delle tenebre, perché se i credenti di una certa religione lo avessero saputo avrebbero subito cercato di interrompere tali discussioni.

I segreti strategici

Oggi i segreti sono “strategici” nel senso che servono per ottenere un qualche vantaggio su altre persone: piani aziendali che solo in pochi conoscono, movimenti geopolitici per mantenere equilibri in zone particolari del mondo ecc.

Ma affermare che nella scienza vi siano tali segreti per motivi economici non solo è un modo sbagliato di vedere la ricerca ma è anche decisamente offensivo per chi studia queste cose e vi dedica la vita. Lo abbiamo visto in questa recente puntata del podcast.

I famosi “trucchi del mestiere” esistono ma sono relegati ad aspetti sociali e strategici non sono veri “trucchi” che nessuno conosce, sono spesso il frutto di anni e anni di lavoro. Si tratta di una concezione antica ma non così tanto come immaginiamo:

Circa una ventina di anni fa sono andato a fare alcune lezioni private da un grande maestro di batteria: la prima cosa che mi ha sorpreso è stato che quando suonava si nascondeva dietro un parapetto. Ho pensato: “ma come faccio chilometri, pago un sacco di soldi e questo si nasconde?”.

Quando ho preso il coraggio di chiedergli perché si nascondesse mi ha risposto qualcosa del genere: “io sono un professionista, ci mangio con la musica e di certo non puoi rubarmi il cibo dal piatto”. Un’affermazione assurda al giorno d’oggi.

Secondo me una delle svolte è arrivata con il web

Quel maestro era un po’ paranoico ma in fin dei conti riscontravo la stessa cosa in alcuni corsi di psicologia, soprattutto quelli extra-universitari di PNL e di ipnosi. Alcuni affermavano chiaramente che ciò che veniva detto durante il corso non potesse essere rivelato all’esterno.

Ti facevano firmare fogli dove dichiaravi di non registrare in alcun modo il corso, cosa che accade ancora oggi in alcuni contesti. Poi però è arrivato internet e devi sapere che i primi anni di divulgazione di questo blog alcuni espertoni mi scrivevano dicendomi di smetterla di rivelare i segreti del mestiere.

Poi però i video di Bandler, di Erickson e di qualsiasi altro esperto moderno iniziavano ad apparire online e gratuitamente. Lo racconto spesso ma nei primi anni del 2000 per farmi arrivare una videocassetta di questo genere dagli USA pagai ben oltre i 500€ per vedere un seminario che oggi è presente su Youtube.

Era bello poter fare il figo e dire: “io ho visto quel seminario e quell’altro, io ho pagato tot soldi e oggi so molte più cose di chi invece non ha pagato ecc”. E la fortuna della maggior parte dei trainer italiani in quel periodo non era la competenza psicologica ma il fatto di conoscere l’inglese e saper tradurre quei contenuti.

Il web e la divulgazione, come quella che cerco di fare da anni, hanno spazzato via tutti questi personaggi improvvisati che erano solo capaci di fare una sorta di interscambio di “contenuti segreti di altre lingue”. Oggi non abbiamo più bisogno “dell’esegeta biblico della psicologia”.

I segreti moderni

I veri segreti moderni sono relegati al campo della conoscenza, nel senso che esistono ma solo perché non possiamo materialmente sapere tutto. Per quanto intelligenti e studiosi possiamo essere nessuno potrà mai conoscere ogni dettaglio della medicina, della fisica, della psicologia ecc.

Per questo esiste lo specialismo, cioè il fatto che alcune persone siano iper specializzate in alcune cose, come i “chirurghi della mano”. Una cosa che spesso fa arrabbiare chi non conosce bene questi temi e si arriva a pensieri assurdi del tipo:

“Oggi la medicina ha perso di vista l’essere umano al punto tale che esistono persone talmente specializzate da non conoscere altri campi della medicina” e sai una cosa? E’ del tutto normale! Questo non significa vedere l’uomo come “a pezzi” ma significa che è necessario specializzarsi.

Pensare di poter “capire tutto” e sapere tutto non solo è irrealistico ma è anche un profondo atto di boria che può nuocere gravemente. Tanti anni fa un mio paziente con problemi di ansia mi disse che il suo gastroenerologo aveva capito tutto sul suo problema e che dovevamo interrompere le sedute.

Il tuttologo

Secondo questo “tuttologo” l’ansia del mio paziente derivava da un batterio nel suo intestino: cosa possibile ma ovviamente i sintomi erano chiaramente psicologici. Ad esempio? Non riusciva a fare 2 chilometri a piedi per paura di farsi la “popò addosso”, per tanto girava sempre in auto.

Abitava a 200 metri dallo studio e prendeva la macchina! Così un giorno decisi di andare a trovare questo noto medico, presi appuntamento con lui ed entrai nel suo studio. Con poca sorpresa mi resi conto di essere entrato in un luogo molto diverso da un ambulatorio medico.

Intorno a me c’erano mappe di meridiani, pubblicità di rimedi naturali, incenso e cose del genere. Entrai e dissi al medico che il paziente aveva chiare manifestazioni di un disturbo d’ansia e lui mi disse: “Si ma non è psicologico è uno squilibrio energetico”.

Al che abbassai le mani e me ne andai. Circa 5 anni dopo il paziente tornò nel mio studio, messo molto peggio di prima, si era infatti illuso che quel medico potesse curargli l’ansia dandogli dei fermenti lattici. Ok sono andato un po’ fuori tema ma questo è l’effetto di chi crede di poter fare tutto da solo.

Di chi pensa che lo specialismo sia una cazzata perché spezzetta l’uomo: ma davvero pensate che chi ha studiato per 10 anni e più creda che l’essere umano sia un composto deterministico di pezzetti indipendenti?

Allora fate così, tenetevi i vostri segreti e la prossima volta che si rompe lo sciaquone in casa o l’impianto elettrico non chiamate “lo specialista” ma fatelo da soli, non vorreste mica ridurre la vostra casa a singole componenti è necessaria una visione olistica 😉

Ok per oggi abbiamo parlato abbastanza, continuiamo questo affascinante dibattito nel Qde di oggi.

A presto
Genna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.