Dalla saggezza più antica alla recente ricerca in psicologia in questi ultimi anni abbiamo scoperto diversi principi del cambiamento personale. Questi sono ormai così tanti da confondere, per questo ho deciso di fare un po’ di chiarezza.

Se sei appassionato di crescita personale probabilmente sono anni che cerchi di fare chiarezza tra i diversi principi che i vari “pseudo-guru” cercano di inculcarti, molti di questi fondamenti non sono davvero fondamentali.

Oggi scopriremo insieme quali sono 7 reali capi saldi del cambiamento personale, cose che funzionano sia con i pazienti, con i clienti e anche con chiunque voglia migliorare la propria vita… buon ascolto:

La crescita personale scientifica

Tra il 2009 e il 2010 ero sorpreso nel constatare che la maggior parte delle informazioni sul cambiamento personale presenti in rete derivassero dal mondo della psicologia ma che allo stesso tempo, nessuno lo rivendicasse!

C’erano pochi colleghi in rete che alzavano la mano per dire: “secondo le ricerche fatte in questo ambito abbiamo scoperto che” mentre al contrario era zeppo di pseudo-guru-coach che dicevano di aver “scoperto la formula magica”.

Quando questi personaggi erano bravi riuscivano a dare nomi diversi a cose che si conoscono da molto tempo, ti faccio un esempio che sicuramente conosci: uscire dalla zona di comfort! Quante volte lo hai sentito nella tua vita?

Scommetto moltissime perché si tratta di una osservazione che ci tramandiamo da molto tempo e non solo nei libri di Tony Robbins, ma sono cose che già dicevano educatori, filosofi e psicologi del passato. Ed è anche uno di quei principi facilmente intuibili se ci si ferma un attimo a pensare.

Oggi sappiamo che la nostra mente risparmia energia ed adora le cose conosciute, sappiamo anche quali sono i meccanismi mentali che ci stanno dietro e come promuoverli adeguatamente. Per questo negli anni ho iniziato a parlare di “sviluppo personale scientifico”.

Ricerca ed esperienza

Ma dire che esiste una ricerca dietro molti quei principi non significa che sia stata la psicologia ad inventarli, almeno non tutti, perché gli esseri umani sono su questo pianeta da moltissimo tempo ed abbiamo tracce di meravigliosi pensatori che avevano già pensato “quasi tutto”.

Tuttavia se si scava nella saggezza popolare, nella religione e nella filosofia in realtà riusciamo trovare tutto ed il contrario di tutto. Pensa solo ai proverbi che hanno proprio lo scopo di veicolare informazioni importanti attraverso massime di vita.

“Chi fa da se fa per tre”, wow fantastico allora significa che devo diventare maggiormente autonomo e lavorare da solo! Si, ma c’è anche “l’unione fa la forza” e potrei proseguire per ore perché la storia è zeppa di consigli intelligenti contrastanti.

Questa faccenda non vale solo per la psicologia ed il comportamento umano ma fino a qualche secolo fa valeva anche per la medicina, la chimica e la fisica. Fino a quando i pensatori non hanno iniziato ad immaginare dei metodi per indagare la realtà in modo “scientifico”.

Il termine “scienza” esiste da moltissimo tempo ma non ha sempre significato ciò che intendiamo oggi. Attualmente quando diciamo che una cosa è scientifica intendiamo che è stata vagliata dal metodo scientifico, cioè è stata messa alla prova secondo determinati criteri ripetibili.

Perché con le scienze umane è più difficile?

Perché con gli esseri umani è stato così difficile cercare di trovare dei capi saldi, delle “leggi psicologiche” come per le altre scienze? I motivi sono molti ma il principale è legato alla complessità dell’essere umano, il quale è realmente l’animale più complesso del creato.

E come abbiamo visto più volte quando si entra nell’ambito della vita le cose diventano sempre più complicate e meno prevedibili. Mentre puoi prevedere alla perfezione il decadimento di un materiale, l’accelerazione di un corpo se hai a disposizione tutte le variabili che intervengono ecc.

Puoi quindi prevedere dove cadrà un pallone da calcio se lo lanci dalla finestra o un’astronave spaziale lanciata dalla terra verso la luna, non puoi prevedere con la stessa precisione quanto vivrà un gatto, come reagirà ad un certo stimolo ecc.

Quando le molecole si aggregano sino a diventare cellule, dal momento che le cose “diventano vive” non si possono più determinare come accade per le cose inanimate. Il problema è l’estrema complessità degli esseri viventi, la nota imprevedibilità umana è data dalla nostra grande complessità.

Tutto sommato tale ostacolo ci ha portati a sviluppare nuovi metodi di ricerca molto efficaci e i principi che hai ascoltato derivano da tali metodi. Ancora una volta mi tocca difendere la nostra cara ricerca in psicologia da chi cerca di dire: “sono cose che si sanno da sempre, cose scontate”… No non è così!

L’esperienza clinica

La mia esperienza clinica mi ha mostrato moltissime volte quando la crescita personale sia meravigliosa e a tratti pericolosa. Negli ultimi anni la maggior parte di richieste di consulenza mi arrivano dal lavoro di divulgazione, cioè da queste cose che stai leggendo.

Per tanto i miei clienti/pazienti sono persone che già conoscono questo mondo e che magari hanno già fatto diversi percorsi. Visto che il mio approccio è di “natura strategica” parto sempre dall’analisi di ciò che una persona sta già facendo “per rimettersi in forma”.

Tecnicamente si dice: “andare alla ricerca delle tentate soluzioni disfunzionali” e guarda caso molte di questi tentativi personali derivano da una cattiva interpretazione di ciò che la gente ha letto o ascoltato sulla crescita personale.

A volte sono cattive interpretazioni, altre volte sono semplici assunti che uno ha sviluppato nel tempo. Cose che sembrano apparentemente funzionali ma che nel tempo diventano disfunzionali. Un esempio molto semplice è quello legato all’idea di doversi “controllare”.

Chi non vorrebbe avere il pieno controllo sul mondo? Tutti vorremmo averlo peccato che sia davvero molto difficile e quando trattiamo il nostro “pensiero” come se fosse una cosa rischiamo di applicare tale controllo anche sui nostri contenuti interiori, facendo spesso dei danni.

Sono cose che già conosco

Quando parli alle persone che non conoscono l’approccio scientifico al cambiamento personale la gente è convinta di sapere già tutto, e in parte è vero! Lascia che mi spieghi meglio: noi siamo esseri umani identici da migliaia di anni.

Per tanto la cultura che i nostri antenati ci hanno tramandato non è stupida solo perché non è stata vagliata dalla ricerca. Anzi, la ricerca va proprio a cercare di capire perché alcuni principi del passato funzionano, la ricerca descrive e non prescrive, si dice in gergo.

Quindi se ascoltando uno di questi 7 principi pensi: “ma io questa cosa l’ho sempre saputa” in parte è vero. Perché da essere umano hai sperimentato anche tu ciò che i tuoi predecessori hanno sperimentato prima di te. E nella filosofia, nella letteratura e nella saggezza popolare molte di queste cose sono già state scoperte e comprese.

Tuttavia la ricerca ha di bello di riuscire a fare maggiore chiarezza, ed è per questo che le scoperte più affascinanti della psicologia sono contro intuitive, cioè vanno contro il senso comune. Se una cosa è tramandata da millenni non significa che sia necessariamente “giusta”… ma lo è probabilisticamente.

Quindi la “saggezza popolare” non è da buttare via ma semplicemente da rianalizzare alla luce delle scienze del comportamento umano. Per cercare di comprendere se si tratta di “convinzioni culturali” o di osservazioni culturali tramandate per motivi evoluzionistici.

Ne resteranno pochi

Sono convinto che in poche persone saranno arrivate a leggere fino a questo punto, in parte perché è naturale che la gente sia pigra e dopo aver letto due righe creda di aver capito tutto e dall’altro lato perché come al mio solito non ho voluto fare i “motivatore”.

Sarebbe stato facile ripetere alcuni concetti in chiave motivazionale per farti sentire più forte ed intelligente della media (tecnica usata più o meno consapevolmente dalla maggior parte dei motivatori) ma io sono che TU, caro psinellino sia una persona diversa.

Una persona curiosa ed interessata a comprendere realmente come funzionano le cose, una di quelle persone che non si accontentano del “sentito dire” per andare oltre le apparenze. Per fortuna non sono l’unico divulgatore che ha questo approccio ma siamo ancora pochi.

Pochi a cercare di allenare la nostra mente alla complessità del mondo che sta la fuori. E allo stesso tempo non sto puntando il dito verso chi è in grado di semplificare bene le cose, anche rendere semplici i concetti è un lavoro difficile.

E per fortuna per poter applicare i 7 principi esposti nella puntata di oggi non è necessario comprenderne le origini ed il funzionamento, di certo potrebbe essere utile ma non è necessario.

Resto fermamente convinto che in un mondo dove tutto è semplice e a portata di mano l’unica cosa che non dobbiamo lasciare “semplice” è il nostro modo di pensare il mondo. La realtà è complessa c’è poco da fare e dobbiamo diventarne sempre più consapevoli… con leggerezza 😉

Ci vediamo sul Qde
Genna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.