L’estate si avvicina e sempre più persone mi chiedono se esiste qualche “trucco mentale”per poter dimagrire… la verità è che ce ne sono tantissimi, molti dei quali li abbiamo già visti in passato. Oggi ne radunerò 7 e scopriremo insieme “perché” le persone non riescono a mantenere una “dieta” e tanti altri “buoni propositi”…

 

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Sei riuscito ad ascoltarlo? Lo so è scontato che il vero ostacolo per “fare una dieta” non è mai programmarla o andare dal “medico”ma è mantenerla! Come per ogni “obiettivo a lungo termine” ciò che conta è una sorta di motivazione che porti alla costruzione di nuove abitudini. Tutto qui 😉

“Genna tutto qui sti ca….” per la maggior parte delle persone è davvero difficile mantenere una buona dieta, considerando che non si dovrebbe trattare di una “dieta dimagrante” ma di un vero e proprio “nuovo modo di mangiare“. Ed è per questo che prima parlavo di “abitudini”! E come ormai dovresti sapere ciò che serve per creare una “nuova abitudine” è la costanza.

Le ricerche ci hanno indicato che questo tipo di”costanza” dovrebbe superare i 60 giorni perdiventare una abitudine. In pratica devi dare un”colpo di reni” proprio alla partenza di questa corsa, ricordandoti che si tratta (come ti dico spesso) di “una lunga maratona” e non di uno scatto. Meglio partire un po’ più lentamente piuttosto che partire con un digiuno forzato.

E’ come se la motivazione seguisse un principio fisico che tutti abbiamo imparato a scuola e che risale ad Archimede. Più spingi con forza un corpo immerso nell’acqua e più darà una spinta di uguale valore nella direzione opposta, un “rimbalzo”.Con più forza inizi un proposito e con maggiore forza sentirai “il contraccolpo” quando si presenteranno i primi “ostacoli”.

Si lo so, non ho citato davvero il famoso “principio di Archimede”… ho usato una metafora che spesso si presenta nel mondo psichico. Dove più spingi in una certa direzione e più ti senti attratto dal lato“opposto”. Immaginarlo come “principio fisico”permette di capire velocemente che cosa s’intende per “iniziare per piccoli passi”. Attenzione però…

questi “piccoli passi” devono essere consistenti e garantire un effetto reale, che tu possa vedere con i tuoi occhi. Un feedback chiaro che ti dica che stai facendo la cosa giusta e allo stesso tempo che ti motivi a perseguire la dieta, per almeno i primi 60 giorni. Poi, si spera, che si siano create quelle specifiche abitudini che ti porteranno a raggiungere i tuoi “obiettivi alimentari”.

Questa dinamica è la stessa per ogni tipologia di abitudine che si desideri acquisire. Ma per il cibo e l’alimentazione le cose sono ancora più sottili, perché esistono moltissime variabili legate a questo comportamento. Fortunatamente, negli ultimi anni, la psicologia ha studiato a fondo come e perché manteniamo un proposito e ci ha dato tutta una serie di consigli preziosi per farlo.

Molti di questi riguardano l’ambiente, cioè come predisponi i luoghi dove desideri apportare quelle modifiche. Hai mai visto quel programma dove la gente perde un sacco di chili? Extreme makeover diet edition, dove un noto preparatore fa dei veri e propri miracoli. Se hai ascoltato il podcast devi sapere che abbiamo ricalcato un po’ la logica del programma.

Durante la puntata si vede quasi tutta la vera procedura: per prima cosa il tizio viene preso e portato in un centro dove gli fanno tutti i dovuti controlli sulla salute. Durante quel periodo, che se non sbaglio dura 3 mesi, viene seguito da una equipe di esperti che cercano di modificare le sue abitudini. E come dicevamo prima, 3 mesi è un tempo adatto a modificarle.

Poi i protagonisti tornano a casa loro, e che cosa  trovano? Il loro ambiente domestico totalmente modificato. Invece della salta trovano una specie di palestra, invece dei vecchi cibi trovano cose salutari che hanno imparato a cucinare. Insomma c’è una vera e propria rivoluzione delle vecchie abitudini, è l’ambiente (come hanno provato molti studi) è fondamentale.

Durante i primi 3 mesi i protagonisti sono spinti a perdere il maggior numero di chili possibili… perché? Semplice, perché così si auto motivano ed iniziano ad acquisire fiducia nel fatto che sia possibile. Ma come sappiamo tutti i primi chili sono anche i più facili da perdere, la vera sfida inizia più tardi, quando devono continuare e portare avanti quelle routine.

E’ chiaro che stiamo parlando di situazioni al limite, si tratta di persone che devono fare un vero e proprio miracolo. Come ad esempio perdere la metà della loro massa corporea nel giro di 12 mesi. Lo fanno perché così è più”televisivo” e più spettacolare. Ma nonostante lo spettacolo in quello show si vedono messe in pratica la maggior parte delle metodologie che hai ascoltato nel podcast

…in realtà non l’ho fatto apposta, me ne sono reso conto solo dopo. Forse non lo sai ma prima registro l’audio del podcast e poi scrivo questo post. Per questo ti stra consiglio di venire sempre qui sul blog per approfondire, perché magari mi viene in mente “qualcosa di ancora più carino”da raccontarti. Come ad esempio il parallelo con questo programma televisivo che credo abbia dato motivazione e speranza a molte persone.

Sai non amo troppo la TV però quando una cosa è fatta bene bisogna notarlo. Un po’ come nella scorsa puntata ti ho mostrato che noi italiani con il programma “non è mai troppo tardi” abbiamo fatto il primo esperimento di formazione a distanza ante litteram. Insomma “non è il mezzo ad essere cattivo ma come lo utilizziamo”.

Nei 7 consigli trovi delle piccole strategie per poter acquisire nuove “abitudini”. Questo è un punto abbastanza controverso, da un lato ti chiedo di portare attenzione consapevole mentre mangi e dall’altro ti chiedo di farlo in modo “presente”. Due aspetti che sembrano confutarsi, infatti se ci pensi quando agisci un’abitudine non sei presente ma lo fai con “il pilota automatico”…

…Ma esiste anche la possibilità di far diventare la “presenza sul cibo” una specie di abitudine!Secondo molti studiosi la forza di volontà non è sufficiente per portare avanti i buoni propositi.Perché al nostro cervello piacciono “le strade già battute” e la motivazione è troppo influenzata dalle emozioni contingenti (di quel momento).

Ecco perché è più utile applicare delle “tecniche”e delle “strategie” che diventino dei rituali che, a poco a poco, sostituiscano i “rituali disfunzionali“.Ok, questo però è un discorsone, lo riservo per un podcast futuro.

Se vuoi rivedere tutti i passaggi descritti nella 73°puntata del podcast scarica il Qde (quaderno degli esercizi) che trovi nella email che ti è arrivata questa mattina. Al termine troverai tutte le risorse esterne per aiutarti a trovare con maggiore facilità la tua “abitudine alimentare corretta”.

NB. La prossima settimana sarò in giro per l’Europa, per cui può darsi che abbia qualche piccolo problema con la pubblicazione della prossima puntata. Evita di preoccuparti, la 74° puntata arriverà 😉

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A presto
Genna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.