Ciao,

nel delirio di questo venerdì voglio parlartidi alcune cosette che ho notato in questi anninel mio lavoro di consulenza psicologica edi psicoterapia. Come forse sai utilizzo comestrumento principale l’ ipnosi o meglio la”psicoterapia ipnotica”…quindi quando unomi contatta cosa si aspetta dal nostroincontro…secondo te?

Esatto, si aspetta di cadere letteralmente intrance e di risvegliarsi bello e “libero daisuoi mali”. Ovviamente questo preconcettodell’ipnosi e in particolare dell’ ipnosi cometerapia sta gradualmente svanendo in chi siinteressa realmente alla questione. Così hofortunatamente sempre più pazienti checonoscono come vanno le cose tuttavia…

…negli anni ho notato un fatto bizzarro che potreiriassumere così: “la percezione di benesseresoggettiva del paziente non correla con il reale effetto della metodica utilizzata nella terapia“…in parole più semplici, che tu ti senta benissimodopo una sessione ipnotica o che tu ti senta pocobene, questo non predice i reali effetti terapeuticidella seduta.

Ok, ora qualche “esperto di ipnosi” potrebbedire che è una osservazione ovvia visto che inalcuni casi capitano delle “abreazioni” cioè lafuoriuscita di materiale affettivo (spesso partedel rimosso) che irrompe nella coscienzafacendo soffrire a volte lacrimare chi stapercorrendo “il cammino ipnotico”.

Ma non è neanche questo “effetto catartico”ciò che capita, credo che l’umore post lavoroipnotico sia dovuto a quel continuo associaree ri-associare che permette la trance e checontinua anche dopo la sessione. Infatti èun po’ da ingenui pensare che in accadatutto in quell’istante…

…tutto il lavoro di Erickson ha avuto a chefare con il concetto di “disseminazione” nonsolo come tecnica ma anche come concettochiave della sua terapia. Cioè del “piantarequei semi”…attivare quelle risorse che comesemi crescono o riprendono a crescere. Eper fare questo “ci vuole il suo tempo”.

Ovviamente questo non significa che nonesistano casi da “una seduta e via…” per mesono stati molto rari, ma ci sono e il casovuole che sia ancora in contatto con loro econ molta probabilità stanno leggendo questopost 😉 Quindi parte del mio lavoro stanel rassicurare i miei pazienti/clienti…

(Faccio una netta distinzione fra pazienti e clienti,i primi sono quelli che soffrono…i secondi sonoquelli che devono apprendere qualcosa oraggiungere un obiettivo personale…hanno moltecose in comune ma sono allo stesso tempoprofondamente diversi e per me meritano due nomi diversi)

Così non conta neanche la fantomatica edormai sdoganata “profondità della trance“.L’ho provata sulla mia pelle un sacco divolte, persone che andavano in una trancecosì profonda da rispondere con ogni tipodi fenomenologia ipnotica…persone ingrado di rispondere a complessesuggestioni post-ipnotiche…

…ma nonostante questo pochi risultati terapeutici,magari un piccolo effetto di breve durata eprobabilmente di “sola suggestione”. Inveceparadossalmente spesso accade che la personami dica “dottore io ho sempre ascoltato la suavoce, di tanto in tanto mi perdevo…non sento di essere stato in trance“…

…e la seduta seguente risposta progressistraordinari. Se come me fai questo mestieresai a cosa mi riferisco e come al solito miscuso per il pressapochismo con cui parlo diquesta materia. Si, perché ci sono molti fattorisu cui dovrei puntare il dito, come:

a) Il fatto che non è la tecnica a cambiare lepersone e quindi non può essere un effetto”tecnico visibile” – b) Se il cambiamentoavviene nell’inconscio non vedo perchétutti i pazienti dovrebbero accorgersene –c) si sa da anni che la profondità dellatrance non predice la sua efficacia.

Insomma non volevo parlarti di tutti questiargomenti ma semplicemente condividerecon te alcune osservazioni sul mio lavoroche possiamo generalizzare alla crescitapersonale. Ad esempio esistono alcuniesercizi di PNL che sono in grado difarti sentire “un drago in 10 secondi”…

…una spuntatina qui e là alle sottomodalitàe puoi realmente creare degli stati ultrapotenzianti dove “ti senti davvero bene”.Prova a farli per anni ed avranno semprelo stesso effetto, un cambiamento di statoche perdura per un po’ e se non vienerinforzato decade.

Invece pensa alla meditazione, una cosacosì semplice che non ti da alcun realebeneficio a volte per mesi. E anche dopoanni di pratica ci sono giorni dove èdavvero pesante essere disciplinati esvolgere la pratica quotidiana…unavera tortura no?

No 🙂 perché ti da dei benefici reali chepuoi vedere giorno dopo giorno, mesedopo mese…benefici che non sembranocollegati direttamente alla pratica ma chesai esserne parte. Insomma la stessaidentica cosa che ti dicevo con i mieipazienti…

il benessere e la comodità delle cosenon sempre sono il segnale che sono cose”buone” e che fanno bene. Spesso quandofai davvero bene una cosa la gente non sene rende conto. Immagina di vedere unchitarrista alle prime armi che si stasforzando visibilmente per eseguireun brano difficile.

Sia che tu sappia suonarlo o meno i tuoineuroni specchio si attiveranno ed anchetu soffrirai insieme a lui. Se proprio nonsai suonare penserai che, “visto che sista sforzando molto significa che è ilpezzo è difficile e lui deve essere perforza molto bravo”.

Viceversa può capitare di incontrare deichitarristi fenomenali che sembra non stianoneanche toccando le corde. E se tu non seiesperto del campo ed il chitarrista non stafacendo nulla di virtuoso o magari staeseguendo lo stesso pezzo del primochitarrista non lo troveresti cosìeccezionale…perché?

Forse apprezziamo di più lo sforzo di chiè meno dotato? può essere, oppure piùsemplicemente perché le cose fatte benesono spesso invisibili ai più. Così comeil fatto che per scrivere questo blog,utilizzi un certo modo di rivolgermi ate o di grassettare le parole…

…sono piccole banalità ma che permettonouna migliore lettura ed a quanto pare dagliultimi studi, un ricordo migliore. Sonocose piccole, purtroppo queste le faccioancora male per cui si notano 😉

Concludo chiedendo scusa alla PNL perchéil fatto che non abbia la stessa forza dellameditazione così come te l’ho descrittapoco fa, non significa che non funzioni eche sia da buttare. La PNL ha aperto diversestrade al mondo della crescita personalee penso che ne siamo debitori…

…anche “noi andiamo avanti”… per andare oltre e mettere insieme gli studi moderni sul comportamento umano…insomma PsiNeL 😉

Ovviamente, come titola il post mi restanoancora un sacco di domande come:

“lo stato soggettivo di piacere predice gli effettiterapeutici?”. Quando vedi sul placo Bandler chefa provare ondate di profondo benessere, questoè terapeutico? Come una persona si sente, dopoaver ricevuto un certo trattamento (come laclassica SUD da 1 a 10) può predire realmentel’andamento dell’incontro?

Insomma credo che questo post delirio facciavenire in mente più domande che risposte ecredo che questo sia un bene 🙂 Fammi saperecosa ne pensi lasciando un commento qui sottoe se ti sei iscritto al corso di Sabato, ci vediamo a Padova 🙂

A prestoGenna


Gennaro Romagnoli
Gennaro Romagnoli

Mi chiamo Gennaro Romagnoli e sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed esperto di Meditazione. Autore e divulgatore di PsiNel, il podcast di psicologia più ascoltato in Italia. Se desideri sapere di più clicca qui.